Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi
Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi Arcivescovo | |
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Età alla morte | 62 anni |
Nascita | Macerata 22 settembre 1757 |
Morte | Rio de Janeiro 17 settembre 1820 |
Ordinazione presbiterale | 9 giugno 1816 |
Nominato arcivescovo | 29 aprile 1816 da Pio VII |
Consacrazione vescovile | 23 giugno 1816 dal card. Cesare Brancadoro |
Incarichi ricoperti | |
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Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi (Macerata, 22 settembre 1757; † Rio de Janeiro, 17 settembre 1820) è stato un arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Giovan Francesco o Giovanni Francesco nacque a Macerata il 22 settembre 1757 dal conte Camillo Compagnoni Marefoschi e dalla moglie Margarita nata Carleni di Amelia. Compagnoni Marefoschi era una famiglia registrata nel patriziato della città: a quel casato appartennero i cardinali Prospero Marefoschi e Mario Marefoschi.
Compì gli studi presso l'Università della sua città dove il 23 novembre 1778 si addottorò in utroque iure. Si trasferì a Roma e ricevette gli ordini minori e completò la sua formazione al Collegio Clementino. A Roma fu attivo presso gli avvocati Sensale, Riganti, Francesco Mazzei e Antonio Maria Gasparri.
Nel 1781 entrò in prelatura e due anni dopo fu nominato prelato domestico e protonotario apostolico non partecipante. Papa Pio VI lo fece consulente della congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie e ponente della congregazione del buon governo.
Nel 1800 dopo la restaurazione, fu governatore provvisorio di Loreto dal 2 gennaio al 21 luglio quando rinunciò alla carica. Fu promosso a cancelliere della Camera Apostolica il 23 febbraio dell'anno successivo. Nel 1808 fu nominato prelato della Congregazione di Loreto e presidente dell'Archivio della Camera Apostolica.
Si rifugiò presso la famiglia durante l'occupazione napoleonica e accolse Pio VII - di rientro dalla prigionia - nel Palazzo Marefoschi a Macerata la notte tra il 16 e il 17 maggio 1814. Tornò poi a Roma come cancelliere della Camera Apostolica e fu confermato presidente dell'archivio camerale il 23 settembre 1814.
Preconizzato per la carriera diplomatica fu eletto arcivescovo di Damiata in partibus infidelium il 29 aprile 1816. Ricevette gli ordini sacri in rapida successione e il 23 giugno ricevette l'ordinazione vescovile dalle mani del cardinal Cesare Brancadoro coadiuvato da mons. Gabriel Cortois de Pressigny(ch), arcivescovo di Besançon, presente a Roma per i negoziati sul concordato tra la Santa Sede e Luigi XVIII di Francia e padre Vincenzo Paccaroni (Ch), O.S.B., vescovo titolare di Costanza di Arabia. Il 20 dicembre gli fu assegnata la nunziatura presso il re del Portogallo, in esilio in Brasile. Lasciò Roma il 3 marzo, giunse a Rio de Janeiro il 27 ottobre seguente e presentò le credenziali al re il 1° novembre.
Morì tre anni dopo a Rio de Janeiro, il 17 settembre 1820 e fu sepolto nel monastero benedettino della città.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Giorgio Doria
- Arcivescovo Andrea Antonio Silverio Minucci
- Cardinale Cesare Brancadoro
- Arcivescovo Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Damiata | Successore: | |
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Bartolomeo Pacca | 29 aprile 1816 - 17 settembre 1820 | Giovanni Giacomo Sinibaldi |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Portogallo | Successore: | |
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Lorenzo Caleppi | 20 dicembre 1816 - 17 settembre 1820 | Giacomo Filippo Fransoni |
Bibliografia | |
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