François d'Escoubleau de Sourdis
François d'Escoubleau de Sourdis Cardinale | |
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Età alla morte | 53 anni |
Nascita | Thouars 25 ottobre 1574 |
Morte | Bordeaux 8 febbraio 1628 |
Sepoltura | Monastero certosino di Bordeaux |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato arcivescovo | 5 luglio 1599 da papa Clemente VIII |
Consacrazione vescovile | St-Germain des Près (Parigi), 21 dicembre 1599 dal card. arc. François de Joyeuse |
Creato Cardinale |
3 marzo 1599 da Clemente VIII (vedi) |
Cardinale per | 28 anni, 11 mesi e 5 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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François d'Escoubleau de Sourdis (Thouars, 25 ottobre 1574; † Bordeaux, 8 febbraio 1628) è stato un cardinale e arcivescovo francese.
Cenni biografici
Nacque a Thouars, Francia, primogenito dei sette figli di François d'Escoubleau, signore di Jouy, Aunau e Montdoubleau, marchese d'Alluye, governatore di Chartres e della moglie Isabeau Babou de la Bourdasière. Gli altri fratelli furono: Alluye; Henri[1] (1593-1645) che gli succedette nell'arcivescovato di Bordeaux e fu comandante della flotta reale conto gli spagnoli; demoiselle de Sourdis che diverrà badessa dell'abbazia di Saint-Paul presso Beauvais; Virginal, marchese d'Alluye e Charles d'Escoubleau, che ne ereditò le fortune paterne.
Formazione e sacerdozio
François studiò umanistica presso le Collège de Navarre di Parigi, ma le vicende politiche e religiose che travagliarono la Francia e Parigi in quel periodo non gli permisero di completare gli studi. Come primogenito gli fu preconizzata una carriera militare; fu luogotenente generale nell'assedio di Chartres del 1591. La famiglia gli aveva procurato un fidanzamento con Catherine Hurault de Cheverny, figlia del cancelliere reale, ma essendo la fidanzata ancora molto giovane, fu mandato in Italia per completare la sua formazione.
A Roma entrò in contatto con gli ambienti curiali ottenendo la stima di papa Clemente VIII che cercava un riavvicinamento della Santa Sede alla Francia. Ebbe anche modo di conoscere personalmente lo storico e cardinale Cesare Baronio. Decise di abbracciare lo stato religioso e rientrò a Parigi per comunicare che intendeva rompere il fidanzamento e prendere gli ordini religiosi. Ricevette la tonsura e l'ordinazione sacerdotale, ma non si hanno informazioni su di essa. Ottenne la commenda delle abbazie di Preuilly, di Montréal; e di Aubrac, 1597-1600.
Cardinalato ed episcopato
Papa Clemente VIII lo creò cardinale nel Concistoro del 3 marzo 1599. Lo stesso anno fu eletto arcivescovo di Bordeaux e primate di Aquitania, con dispensa per non aver ancora raggiunto l'età canonica. Fu consacrato vescovo, il 21 dicembre di quell'anno, a St-Germain des Près, Parigi, dal cardinale François de Joyeuse, arcivescovo di Tolosa, assistito da mons. Henri d'Escoubleau de Sourdis,[2] vescovo di Mallezais e mons. Charles de Balzac,[3] vescovo di Noyon. L'anno seguente ritornò a Roma dove il 20 dicembre ricevette il pallio e la berretta rossa con il titolo presbiterale dei santi XII Apostoli.
A Bordeaux intraprese un certo numero di miglioramenti della città come la bonifica degli acquitrini, il restauro del palazzo arcivescovile, l'abbellimento della cappella della basilica di Saint Michael, la costruzione del chiostro dei Cordeliers nella città di Saint-André-de-Cubzac e la chiesa di San Bruno di Bordeaux (1611-1620).
Nel 1603 accolse il reverendo Dermoth de Maccarthy, un sacerdote della diocesi di Cork e quaranta suoi compagni. Con l'appoggio dell'arcivescovo, che mise a disposizione la chiesa locale di sant'Eutropio e una casa per ospitare i rifugiati, poco tempo dopo, furono stese le costituzioni della congregazione, che diede origine al Collegio Irlandese di Bordeaux, rimasto in vita fino alla rivoluzione francese.[4]
Partecipò al primo conclave del 1605, che elesse papa Leone XI e al secondo di quell'anno, che vide l'elezione di Paolo V. Ancora in quell'anno divenne vescovo coadiutore, con diritto di successione, di suo zio Henri d'Escoubleau de Sourdis, vescovo di Mallezais.
Nel 1606 optò per il titolo di san Marcello. Nel 1607 battezzò il duca d'Orléans, secondogenito del re Enrico IV di Francia. Nel 1615 officiò la cerimonia del matrimonio di Elisabetta di Francia e del principe Filippo, futuro re Filippo IV di Spagna.
Non partecipò al conclave del 1621 che elesse papa Gregorio XV. Optò in quell'anno per il titolo di san Pietro in Vincoli che mutò, ancora in quell'anno, in quello di santa Prassede. Nel 1621 fu ascritto tra i membri della Congregazione del Sant'Uffizio e giurò come cardinale inquisitore il 14 luglio.
Non era presente al conclave del 1623 che elesse papa Urbano VIII. Celebrò un sinodo arcidiocesano nel 1624. Partecipò all'Assemblea del Clero del 1625 a Parigi.
Morte
Morì l'8 febbraio 1628 nella sua sede vescovile e fu sepolto nella chiesa della Certosa di Bordeaux.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale François de Joyeuse
- Cardinale François d'Escoubleau de Sourdis
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Bordeaux | Successore: | |
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Antoine Prévost de Sansac[5] | 5 luglio 1599-8 febbraio 1628 | Henri d'Escoubleau de Sourdis[6] |
Predecessore: | Abate commendatario di La Roë | Successore: | |
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Jean Rousseau | 12 luglio 1599-16 maggio 1604 | Isaac de Lartigue |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli | Successore: | |
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Rodrigo de Castro Osorio | 20 dicembre 1600-30 gennaio 1606 | Domenico Ginnasi |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marcello | Successore: | |
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Innocenzo Del Bufalo-Cancellieri | 30 gennaio 1606-29 marzo 1621 | Francesco Cennini de' Salamandri |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini | 29 marzo - 13 ottobre 1621 | Michelangelo Tonti |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prassede | Successore: | |
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Roberto Bellarmino, S.J. | 13 ottobre 1621-8 febbraio 1628 | Marcello Lante della Rovere |
Note | |
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Bibbliografia | |
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