Angelo Massarelli
Angelo Massarelli Vescovo | |
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Età alla morte | 56 anni |
Nascita | San Severino Marche 1510 |
Morte | Roma 17 luglio 1566 |
Consacrazione vescovile | 21 dicembre 1557 da mons. Giovanni Giacomo Barba |
Incarichi ricoperti | |
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Angelo Massarelli (San Severino Marche, 1510; † Roma, 17 luglio 1566) è stato un vescovo italiano, noto per essere stato il segretario del concilio di Trento.
Cenni biografici
Nacque a San Severino (Marca di Ancona) nel 1510, figlio di Sebastiano.
Dopo una prima educazione sotto la guida dello zio paterno Benedetto, priore della collegiata di san Severino, studiò diritto all'Università di Siena, dove si addottorò in utroque iure, rimanendovi per circa sette anni durante i quali ricoprì per qualche tempo la carica di rettore degli studenti.
Tornato in patria fu preso sotto la protezione di Girolamo Boccadoro, che lo introdusse nei circoli dell'Urbe, prima di diventare vescovo di Accia (Corsica) nel 1545.
A Roma Massarelli frequentò le case dei cardinali Pompeo Colonna e Agostino Trivulzio, per poi entrare al servizio del neoeletto cardinale Girolamo Aleandro, designato da Paolo III legato al concilio in procinto di aprirsi a Vicenza. Annullata la convocazione, Aleandro fu inviato legato in Germania e il Massarelli lo accompagnò come segretario.
Dopo la morte di Aleandro, Massarelli entrò a servizio del cardinale Marcello Cervini, che lo impiegò nella sua biblioteca personale con il compito di copiare i codici latini, mentre Guglielmo Sirleto si occupava dei testi greci. In quell'ambiente affinò i suoi interessi in campo storico e iniziò a scrivere le vite dei pontefici e dei cardinali.
Il 19 novembre 1544 Paolo III convocò il concilio a Trento per la quarta domenica di Quaresima del 1545. Il 6 febbraio 1545 Cervini fu designato legato al concilio con i cardinali Giovan Maria Ciocchi Del Monte e Reginald Pole. Il 23 febbraio Cervini partì per Trento con il suo segretario Massarelli.
La carica di segretario del concilio fu creata per la prima volta in occasione del concilio Lateranense V. A Trento per questa carica si fecero da prima i nomi di umanisti come Ludovico Beccadelli, Marcantonio Flaminio e Alvise Priuli ma vista la loro indisponibilità, nel corso del tempo le mansioni furono assolte dal Massarelli. Dopo tre mesi i legati avvertirono la necessità di un verbale ufficiale delle congregazioni generali, per cui, su proposta del card. Cristoforo Madruzzo, il 1° aprile 1546 il Massarelli fu nominato segretario del concilio.
Durante gli intervalli delle sedute del Concilio svolse l'importante mansione di Segretario di Stato del pontefice, e nel breve pontificato di papa Marcello II il Massarelli fu suo consigliere.
È incerta la data in cui accedette allo stato clericale. Nel concistoro del 15 dicembre 1557 papa Paolo IV lo nominò vescovo di Telese o Cerreto. Sabato 18 dicembre ricevette tutti gli ordini sacri successivi alla tonsura, domenica 19 per la prima volta assistette come vescovo eletto alla messa e martedì 21 ricevette la consacrazione episcopale da Giovanni Giacomo Barba[1], sacrista apostolico. Mons. Massarelli non si allontanò da Roma e amministrò la sua diocesi mediante un vicario.
Con il nuovo pontefice Pio IV si prospettò la ripresa del concilio, di cui il 2 febbraio 1561 fu nominato per la terza volta segretario mons. Massarelli. Il concilio iniziò i lavori il 18 gennaio 1562. Il Massarelli era coadiuvato dallo scrivano Astolfo Servanzio[2], che risiedeva nella sua casa. Quel periodo non fu felice per lui: problemi di salute, il senso di indipendenza che gli proveniva dalla sua esperienza precedente e dall'essere vescovo, l'accresciuto lavoro dovuto ai numerosi partecipanti, gli procurarono non pochi problemi. All'inizio del giugno si ammalò e il suo lavoro fu svolto da Bartolomeo Sirigo[3], vescovo di Castellaneta. I lavori conciliari proseguirono con la partecipazione a fasi alterne del prelato. Il Massarelli lasciò Trento l'11 dicembre 1563, portando con sé i verbali del concilio con le sottoscrizioni dei partecipanti, e giunse a Roma l'8 gennaio 1564. Nel concistoro segreto del 26 gennaio il papa confermò in forma solenne tutti i decreti conciliari. Il Massarelli, che si era stabilito in una casa nei pressi di porta Pia, si dedicò alla compilazione degli atti del concilio che la Curia voleva pubblicare.
Di grande importanza per la storia del concilio di Trento, oltre che per la vicenda personale del prelato, sono i sette diari: i primi quattro coprono gli anni dalla sua partenza da Roma fino alla morte di Paolo III, mentre i restanti tre abbracciano il periodo dall'elezione di Giulio III al 1561.
Morì a Roma il 16 luglio 1566, dopo aver fatto testamento, nel quale aveva nominato erede universale il fratello Michelangelo. Fu sepolto, come da lui disposto, nella chiesa di santa Maria in Aracoeli.
Predecessore: | Vescovo di Telese o Cerreto | Successore: | |
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Giovanni Beroaldo | 15 dicembre 1557- 17 luglio 1566 | Cherubino Lavosio |
Note | |
Bibliografia | |
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