Girolamo Aleandro
Girolamo Aleandro Cardinale | |
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Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Motta di Livenza 13 febbraio 1480 |
Morte | Roma 1º febbraio 1542 |
Ordinazione presbiterale | 9 ottobre 1524 |
Nominato arcivescovo | 8 agosto 1524 da papa Clemente VII |
Consacrazione vescovile | 28 febbraio 1528 dall'arc. Giovanni Pietro Carafa |
Creato Cardinale in pectore |
22 dicembre 1536 da Paolo III (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
13 marzo 1538 da Paolo III (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 10 mesi e 19 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Girolamo Aleandro (Motta di Livenza, 13 febbraio 1480; † Roma, 1º febbraio 1542) è stato un cardinale, arcivescovo e umanista italiano.
Biografia
Nascita e formazione
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbraio 1480, figlio di Francesco, medico e di Bartolomea Antonelli, della famiglia dei Bonfigli di nobiltà veneziana. La famiglia aveva origini nobili. Le origini nobili furono difese dal cardinale soprattutto contro le accuse dei protestanti, che sostenevano l'Aleandro di non essere un nobile, ma neppure battezzato, essendo di discendenza ebrea. La critica è oggi sostanzialmente concorde nel riconoscere negli Aleandro i discendenti dei conti di Antro (Friuli) e dei marchesi di Pietrapiosa (Istria).
Studiò a Padova, dotto in greco e lingue orientali, fece parte del circolo dell'editore veneziano Aldo Manuzio. A Venezia ebbe modo di conoscere Erasmo. Dal 1508 al 1513 fu professore di latino e greco nell'università di Parigi. Divenne poi segretario del principe vescovo di Liegi, Eberhard von der Mark e da lui fu mandato a Roma nel 1516.
Carriera ecclesiastica
Nell'Urbe ebbe modo di consolidare da tutti i punti di vista la propria posizione. Nel 1519 fu, da papa Leone X, nominato successore di Zanobi Acciaiuoli come bibliotecario della Palatina, l'antica biblioteca vaticana. Passione umanistica e uffici curiali si fondevano così in un modo molto conveniente. Durante questo primo periodo di soggiorno romano l'Aleandro allacciò anche relazioni moralmente sconvenienti per un ecclesiastico, dalle quali ebbe vari figli. Di essi gli sopravvisse uno solo, Claudio, nato nel 1521, mentre il padre era in Germania. Claudio fu riconosciuto dal padre e ne divenne erede.
Nel 1520 fu nunzio in Germania con l'incarico di pubblicare e far eseguire la bolla Exsurge Domine. Alla dieta di Worms del 1521 ottenne la messa al bando di Martin Lutero. Nei confronti della Riforma assunse subito un atteggiamento rigidamente negativo. Da Clemente VII fu inviato nunzio presso Francesco I, col quale venne preso prigioniero nella battaglia di Pavia nel 1525.
Ministero episcopale
L'8 agosto 1524 fu nominato arcivescovo di Brindisi, il 9 ottobre di quello stesso anno ricevette gli ordini maggiori, ottenendo una proroga per l'ordinazione vescovile che ottenne dal suo successore Giovan Pietro Carafa il 28 febbraio 1538. Anche a causa delle peste non fu praticamente mai presente nella sede vescovile di Brindisi, che fu retta dal suo vicario Antonio Beccari, O.P. (Ch), vescovo di Scutari.
Fu di nuovo nunzio in Germania dal 1531 al 1532 e in seguito fino al 1535 nunzio a Venezia. Assisté Paolo III e fece parte della commissione incaricata di redigere il Consilium de emendanda Ecclesia[1].
Cardinalato
Fu creato cardinale in pectore nel 1536 e pubblicato nel concistoro del 13 marzo 1538. Fu inviato a Vienna nel 1538 per sorvegliare e impedire i tentativi imperiali di pacificazione con i protestanti.
Quando si profilò la convocazione della dieta di Ratisbona si fu incerti se inviarvi il Contarini o l'Aleando, poi si decise per il primo, anche a causa delle cattive condizioni di salute dell'altro. Poco dopo l'Aaleandro fu preposto, col Carafa, all'Inquisizione romana che si voleva rendere più efficiente e severa.
Morte
Il 30 gennaio 1541 si ritirò dalla carica di arcivescovo di Brindisi a favore del nipote Francesco. Un anno dopo sopravvenne la morte, il 1º febbraio 1542 a Roma.
Lasciò numerosi manoscritti e una copiosa corrispondenza. Larga diffusione ebbe il suo Lexicon graeco-latinum (1512).
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Vescovo Leone de Simone
- Cardinale Oliviero Carafa
- Papa Paolo IV
- Cardinale Girolamo Aleandro
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Brindisi e Oria | Successore: | |
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Giovan Pietro Carafa | 1524-1541 | Francesco Aleandro (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Francia | Successore: | |
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Esteban Gabriel Merino | 8 agosto 1524-8 agosto 1525 | Roberto Acciaioli |
Predecessore: | Nunzio apostolico nella Repubblica di Venezia | Successore: | |
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Roberto Maggio | 8 marzo 1533-14 agosto 1535 | Matteo Giberti |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Ciriaco alle Terme Diocleziane | Successore: | |
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Giacomo Simonetta | 13 marzo 1538-20 marzo 1538 | Pietro Bembo, O.S.Io.Hieros. |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Crisogono | Successore: | |
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Eberhard von der Mark | 20 marzo 1538-1º febbraio 1542 | Pietro Bembo, O.S.Io.Hieros. |
Note | |
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Bibliografia | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Paolo III
- Vescovi di Brindisi
- Nunzi apostolici per la Francia
- Nunzi apostolici per la Repubblica di Venezia
- Cardinali presbiteri di San Ciriaco alle Terme Diocleziane
- Cardinali presbiteri di San Crisogono
- Presbiteri ordinati nel 1524
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1528
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Paolo IV
- Concistoro 13 marzo 1538
- Concistoro 22 dicembre 1536
- Cardinali italiani del XVI secolo
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Paolo III
- Biografie
- Arcivescovi per nome
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