Cristoforo Madruzzo
Cristoforo Madruzzo, anche Madruzzi, von Madrutz, von Madrutsch e de Madruce (Calavino, 5 luglio 1512; † Tivoli, 5 luglio 1578), è stato un cardinale e principe vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque nel castello di Madruzzo nella Valle di Cavedine, in Trentino, figlio secondogenito di Giovanni Gaudenzio e Eufemia von Spornberg. Era di madrelingua tedesca ed ebbe una buona formazione umanistica in lingua italiana, con studi in Lettere, Filosofia e Giurisprudenza prima all'Università degli Studi di Padova e successivamente a Bologna. Fu avviato alla carriera ecclesiastica grazie all'aiuto e alla protezione del cardinale Bernardo Clesio, principe vescovo di Trento, di cui il padre era stato un fedele servitore. Accumulò rapidamente molti benefici ecclesiastici. Fu canonico della cattedrale di Augusta; di quella di Trento dal 29 aprile 1529; della cattedrale di Salisburgo nel 1536; della cattedrale di Bressanone nel 1537 e in quell'anno ritornò a Trento divenendo decano del capitolo della cattedrale.
Episcopato
Alla morte del cardinale Clesio, avvenuta nel 1539, il capitolo nominò Madruzzo principe vescovo della città, nomina confermata dal Papa il 10 novembre seguente. Nel 1542 ricevette gli ordini minori e l'ordinazione sacerdotale e il 28 maggio fu consacrato vescovo nella cattedrale di Trento da mons. Christoph Fuchs,[1] vescovo di Bressanone, coadiuvato da mons. Gian Matteo Giberti,[2] vescovo di Verona e da un prevosto dei canonici regolari del Laterano.
Come principe vescovo legato alla corte imperiale dimostrò una discreta capacità politica e diplomatica. Lavorando al servizio di Carlo V d'Asburgo e della sua idea di Impero Universale, la cui unità derivava dall'appartenenza alla Chiesa cattolica, nonostante le sempre maggiori lacerazioni dovute alla Riforma protestante.
Sul piano interno, da principe trentino, cercò di normalizzare i rapporti tra i Conti del Tirolo (che tentavano di inglobare il Principato trentino tra i loro territori) e il capitolo di Trento. Nel 1542 aggiunse alla cattedra di Trento anche quella di Bressanone.
Cardinalato
Dato che Paolo III il 22 maggio 1542 aveva indetto il concilio a Trento, il partito imperiale fece pressione perché il principe vescovo della città, destinata a ospitare il concilio nella sua diocesi, fosse creato cardinale. Ciò avvenne il 2 giugno con una nomina in pectore, pubblicata poi il 7 gennaio 1545 a ridosso dell'effettiva apertura dei lavori.
Nell'ottobre 1542 il Madruzzo fu impegnato nell'organizzazione del concilio e si occupò di questioni quali l'allestimento degli alloggi, il vettovagliamento, la creazione di un servizio postale e la protezione militare.
Oltre a curare gli aspetti logistici, Madruzzo intervenne nel dibattito conciliare, sostenendo come priorità da affrontare la riforma della disciplina e dei canoni di comportamento degli ecclesiastici, mentre proponeva di rimandare a un secondo tempo la trattazione dei dogmi. Questo lo portò a scontrarsi con i cardinali legati alla curia di Roma, in particolare con il legato pontificio, il cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte.
Come riconoscimento per aver ospitato il Concilio, il Papa gli assegnò il Feudo di Soriano nel Cimino dove egli iniziò i lavori per la costruzione di una magnifica residenza oggi nota come "Papacqua" o Palazzo Chigi Albani a cui collaborarono anche il Vignola e altri celebri architetti dell'epoca.
Madruzzo si spese inoltre per la diffusione delle Sacre Scritture e dei testi di preghiera nelle diverse lingue europee, in particolare in tedesco, a scapito del latino. Alla morte di Paolo III, partecipò al conclave in cui fu eletto papa il suo maggior avversario, proprio il cardinal del Monte, con il nome di Giulio III, nonostante i suoi sforzi per impedirne l'elezione.
Prese parte a due conclavi del 1555 che elessero pontefici Marcello II e Paolo IV. Nel secondo conclave si sforzò senza successo di ostacolare l'ascesa al soglio di Gian Pietro Carafa, acerrimo oppositore degli Asburgo. In quell'anno operò presso il granduca Cosimo per evitare il sacco di Siena caduta dopo un lungo assedio. Nel 1556 Filippo II lo mandò a Milano in qualità di luogotenente e governatore. Nell'agosto 1557 cessò l'incarico e si recò a Bruxelles a riferire sul suo governo a Filippo II.
Dopo la morte di Paolo IV fu eletto Papa, con il nome di Pio IV, Giovanni Angelo de' Medici, di famiglia milanese e ben disposto verso il Madruzzo che si affrettò a stabilirsi a Roma. Qui ebbe modo di concludere un'unione prestigiosa per la famiglia: il nipote Fortunato sposò nel 1560 la nipote del papa Margherita Altemps e in questo modo i Madruzzo si imparentarono anche con il potente casato milanese dei Borromeo.
Nel 1561 il pontefice lo nominò Legato nella Marca anconitana e in seguito governatore di Spoleto. Nel 1567 rinunciò definitivamente al Principato trentino in favore del nipote, il futuro cardinale Ludovico Madruzzo.
Morte
Morì il 5 luglio 1578 a villa d'Este a Tivoli per un colpo apoplettico. Dopo una sepoltura provvisoria nella chiesa di San Francesco a Tivoli, il 22 febbraio 1582 la salma fu traslata nella chiesa romana di Sant'Onofrio a Roma, dove il defunto cardinale aveva destinato come sepoltura di famiglia la cappella dedicata alla Madonna di Loreto.
Era stato uno dei cardinali più facoltosi, ma lasciò anche grossi debiti, per far fronte a questi, dovettero essere vendute i terreni posseduti nel Lazio e messi all'asta gli oggetti artistici e di valore di sua proprietà.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Ennio Filonardi
- Vescovo Paul Ziegler von Ziegelberg
- Vescovo Christoph Fuchs von Fuchsberg
- Cardinale Cristoforo Madruzzo
Successione degli incarichi
Predecessore: | Principe-vescovo di Trento | Successore: | |
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Bernardo Clesio | 10 novembre 1539-14 novembre 1567 | Ludovico Madruzzo |
Predecessore: | Principe-vescovo di Bressanone | Successore: | |
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Christoph Fuchs von Fuchsberg | 17 dicembre 1542-5 luglio 1578 | Johann Thomas von Spaur |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Cesareo in Palatio | Successore: | |
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Bartolomeo Guidiccioni | 9 gennaio 1545-16 gennaio 1560 | Pier Francesco Ferrero |
Predecessore: | Governatore del Ducato di Milano | Successore: | |
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Fernando Álvarez de Toledo | 8 dicembre 1555-1º agosto 1557 | Giovanni de Figueroa |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Crisogono | Successore: | |
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Antoine Sanguin de Meudon | 16 gennaio - 13 marzo 1560 | Jean Bertrand |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 13 marzo 1560-14 aprile 1561 | Ottone di Waldburg |
Predecessore: | Legato apostolico della Marca Anconitana | Successore: | |
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Giacomo Savelli | 26 aprile 1560-1º novembre 1564 | Marco Sittico Altemps |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Albano | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 14 aprile 1561-18 maggio 1562 | Ottone di Waldburg |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 18 maggio 1562-12 maggio 1564 | Alessandro Farnese |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Palestrina | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 12 maggio 1564-3 luglio 1570 | Ottone di Waldburg |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 3 luglio 1570-5 luglio 1578 | Alessandro Farnese |
Predecessore: | Sottodecano del Collegio Cardinalizio | Successore: | |
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Giovanni Gerolamo Morone | 3 luglio 1570-5 luglio 1578 | Alessandro Farnese |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Paolo III
- Vescovi di Trento
- Vescovi di Bressanone
- Cardinali presbiteri di San Cesareo in Palatio
- Cardinali presbiteri di San Crisogono
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Cardinali vescovi di Albano
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Cardinali vescovi di Palestrina
- Cardinali vescovi di Porto-Santa Rufina
- Presbiteri italiani del XVI secolo
- Italiani del XVI secolo
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1542
- Vescovi italiani del XVI secolo
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Concistoro 7 gennaio 1545
- Concistoro 2 giugno 1542
- Cardinali italiani del XVI secolo
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Paolo III
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