Beato Iuliu Hossu

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Beato Iuliu Hossu
Cardinale · Martire
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battezzato
Beato
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Iuliu Hossu.jpg

Il cardinale Iuliu Hossu.
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 85 anni
Nascita Milașul Mare ora denominata Milaș[1]
30 gennaio 1885
Morte Bucarest
28 maggio 1970
Sepoltura Cimitero Șerban Vodă (Bucarest)[2]
Conversione
Appartenenza Chiesa greco-cattolica rumena di Rito bizantino
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Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Chiesa del Collegio Urbano (Roma), 27 marzo 1910 dall'eparca Vasile Hossu
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Nominato eparca 21 aprile 1917 da papa Benedetto XV
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Consacrazione vescovile Cattedrale di Blaj,, 4 dicembre 1917 dall'arcieparca Victor Mihályi de Apsia
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Creazione
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Creato
Cardinale in pectore
28 aprile 1969 da Paolo VI (vedi)
Pubblicato
Cardinale
5 marzo 1973 da Paolo VI (vedi)
postumo
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
Cardinale per
Cardinale per -2 anni, 9 mesi e 8 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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Eletto Antipapa {{{antipapa}}}
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione 2 giugno 2019, da Francesco
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
Ricorrenza 28 maggio
Altre ricorrenze 2 giugno insieme ad altri sei vescovi martiri.
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Onorificenze
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

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Invito all'ascolto
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Beato Iuliu Hossu (Milașul Mare ora denominata Milaș[1], 30 gennaio 1885; † Bucarest, 28 maggio 1970) è stato un cardinale, vescovo e martire rumeno, perseguitato in odium fidei dal regime comunista dopo l'occupazione sovietica della Romania.

Nascita e formazione

Iuliu Hossu nacque il 30 gennaio 1885 a Milasul Mare ora denominata Milaș[1], Arcieparchia di Făgăraș e Alba Iulia[3] in Romania. Terzo dei sei figli del sacerdote greco-cattolico Ioan, parroco di Milaș e Victoria Măriuţiu.

Tra il 1892 e il 1896 frequentò i corsi elementari presso la Scuola confessionale greco-cattolica di Milașul Mare, poi tra il 1896 e il 1899 il Ginnasio luterano tedesco di Reghin[4] e tra il 1899 e il 1900 il Ginnasio rumeno-cattolico di Târgu Mureș[5]. Dal 1900 frequentò il Liceo Superiore Romeno-Unito di Blaj[6], dove nel 1904 conseguì il diploma di baccalaureato.

Studiò al Seminario di Cluj[7], al Seminario di Budapest in Ungheria, all'Università di Vienna in Austria e al Pontificio Ateneo Urbaniano De Propaganda Fide a Roma, dove ottenne il dottorato in filosofia il 4 luglio 1906 e in teologia il 18 giugno 1910.

Ministero sacerdotale

Fu ordinato presbitero il 27 marzo 1910 a Roma, da suo zio Vasile Hossu[8], eparca di Gherla[9]. Presenziò anche il padre Ioan.

Tornato in patria, dopo l'ordinazione, insegnò nel seminario diocesano di Lugoj[10]. Tra il 1910 e il 1911 approfondì ulteriormente gli studi teologici, al termine dei quali fu nominato responsabile ai protocolli, archivista e bibliotecario dell'Eparca di Gherla e in seguito suo Vicario e segretario.

Durante la prima guerra mondiale (1914-1917) si arruolò volontario con l'incarico di Cappellano militare dei soldati rumeni nell'esercito austro-ungarico con il grado di sottotenente.

Ministero episcopale

Eparca di Gherla

Fu nominato eparca di Gherla[9] dall'imperatore Carlo I d'Austria[11], con decreto imperiale datato 3 marzo 1917. Il 21 aprile dello stesso anno fu confermato vescovo di Gherla della Chiesa greco-cattolica rumena da Papa Benedetto XV, data effettiva della nomina.

Fu consacrato, il 4 dicembre 1917 a Blaj[6], dall'arcieparca Victor Mihályi de Apsia[12], arcieparca di Făgăraş şi Alba Iulia[3], assistito da Demetriu Radu[13], Eparca di Oradea Mare e da Valeriu Traian Frentiu[14], Eparca di Lugoj.

Il 15 dicembre 1917 assunse l'ufficio eparchiale e il giorno successivo ebbe luogo l'insediamento nella Cattedrale di Gherla.

Era soprannominato Vescovo delle visite canoniche, in quanto annunciò la Parola di Cristo in ogni luogo.

Il 1° dicembre 1918, nel ruolo di Araldo della Grande Unione della Romania[15], fu incaricato di leggere la Risoluzione dell'Assemblea Nazionale ad Alba Iulia. Poi, tra il 12 e il 14 dicembre 1918, fece parte della delegazione che presentò l'Atto di Unione al re Ferdinando I[16], a Bucarest.

Eparca di Cluj-Gherla

Nel 1924 la sua sede fu trasferita da Gherla a Cluj, divenendo la Chiesa della Presentazione di Maria al Tempio di Gherla chiesa concattedrale. La nuova Cattedrale dell'eparchia divenne la Chiesa della Trasfigurazione del Signore.

Il 5 giugno 1930 fu nominato eparca di Cluj-Gherla[17][9].

Iuliu Hossu si insediò nella cattedrale di Cluj il 5 ottobre 1930.

L'ex palazzo vescovile di Gherla, la Casa di Karácsonyi, oggi museo municipale, fu trasformato da Hossu in una scuola per insegnanti greco-cattolici, che venne poi abolita dal regime comunista. La nuova sede dell'Eparca di Cluj fu stabilita in un edificio situato in via Moţi.

Dal 19 luglio 1930 assunse l'amministrazione della neonata Eparchia di Maramureș[18] e la mantenne fino al 31 gennaio 1931.

Fu Senatore del Regno di Romania[19]. In quest'ultimo ruolo si prodigò direttamente per l'approvazione della legge sull'istruzione, sulle sette e sul concordato con Roma approvato nel 1929.

Il 16 settembre 1936 Pio XI lo volle come Assistente al soglio pontificio.

Dal 29 agosto 1941 al 1947 fu amministratore apostolico di Gran Varadino dei Romeni[20] sostituendo Valeriu Traian Frențiu[14], chiamato a ricoprire l'ufficio di amministratore apostolico di Făgăraș e Alba Iulia[3].

Il 2 giugno 1945 fu eletto membro onorario dell'Accademia rumena[21].

Onorificenze

Il 13 dicembre 1931 fu insignito dell'"Ordine di grand'ufficiale di di Ferdinando I". In seguito, l'8 giugno 1935, dell'"Ordine di gran croce di Ferdinando I.

Persecuzione e martirio

Con l’occupazione sovietica della Romania, nell'agosto 1944, cominciarono le vessazioni all'indirizzo della Chiesa cattolica di rito orientale, giudicata anticomunista e antinazionale in quanto emissaria diretta del Vaticano.

Per la sua opposizione al nuovo regime comunista, Hossu fu costretto a fuggire dalla sua diocesi.

Il 1º ottobre 1948 emise un decreto di scomunica rivolto ai partecipanti all'assemblea di Cluj-Napoca dei trentasei presbiteri greco-cattolici che avrebbero deciso di rompere l'unione della Chiesa greco-cattolica rumena con la Santa Sede.

L'arresto

Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 1948 fu arrestato dalle milizie del regime comunista a casa di suo fratello Traian e portato al Ministero degli Interni. Qui i colloqui con i funzionari non portarono risultati positivi per Hossu che, alle richieste di rinunciare alla fedeltà verso la Santa Sede, rispondeva: « Non posso, la nostra fede è la nostra vita!» Fu allora incarcerato a Jilava[22]

La prigionia al Palazzo patriarcale

Successivamente, insieme ad altri sei vescovi, Valeriu Traian Frențiu, Vasile Aftenie[23], Ioan Suciu[24], Titu Liviu Chinezu[25], Ioan Bălan[26] e Alexandru Rusu[27], fu internato nel palazzo patriarcale di Dragoslavele[28] dove il patriarca Justinian Marina[29] e il suo vicario Teoctist Arăpaşu[30] cercarono di convincerlo a rinunciare all'unione con la Sede Apostolica di Roma e in cambio gli offrirono personalmente di divenire metropolita ortodosso della Moldavia, ma la risposta di Hossu restò fermamente la stessa. Qui fu tenuto prigioniero dal 31 ottobre 1948 al 26 febbraio 1949.

I trasferimenti in altri luoghi di prigionia

Il 27 febbraio 1949 fu trasferito nel monastero Căldărușani[31] a Gruiu[32], vicino a Bucarest, dove vi restò fino al 24 maggio 1950.

Nel 1950 fu deportato al penitenziario di Sighetu Marmației[33], nel 1955 a Curtea de Argeş[34] e nel 1956 al monastero di Ciorogârla[35][36].

Confinato di nuovo nel Monastero di Căldărușani tra il 16 agosto 1956 e il 13 maggio 1970 e infine trasferito all'Ospedale Coletina a Bucarest nel maggio 1970.

Durante l'ultima prigionia per lui iniziò un periodo di totale isolamento, solo il fratello Traian ebbe il permesso di fargli visita. Da lui ricevette tre quaderni e una boccetta di inchiostro. Hossu, con il timore di essere scoperto dalla Securitate, la feroce polizia segreta della Romania comunista, iniziò a scrivere una lunga e appassionata lettera ai fedeli della sua diocesi e al suo successore. Traian custodirà segretamente i preziosi quaderni fino alla caduta del regime di Nicolae Ceaușescu[37]. Questo straordinario documento storico, pubblicato per la prima volta in Italia e nel 2003 a Clunj fu raccolto in un volume intitolato La Nostra fede è la nostra vita. È la testimonianza e l'appassionato amore della Chiesa rumena greco-cattolica per Dio e per la Chiesa.

Morte

Morì il 28 maggio 1970 alle ore nove nell'Ospedale Coletina di Bucarest, assistito da Alexandru Todea, vescovo titolare di Cesaropoli[38]. Fu sepolto nel cimitero cattolico Șerban Vodă di Bucarest[2]. Le sue ultime parole furono « Lupta mea sa sfârs, it, a voastra continua» (La mia lotta finisce, la tua continua). Il 7 dicembre 1982, i suoi resti furono riesumati dalla tomba provvisoria in cui erano stati deposti quando morì e trasferiti in una tomba permanente nello stesso cimitero.

Creazione a cardinale

Creato Cardinale in pectore da Papa Paolo VI nel concistoro del 28 aprile 1969. La sua creazione fu rivelata il 5 marzo 1973, dopo la sua morte.

Beatificazione

Fu beatificato insieme ad altri sei vescovi greco-cattolici il 2 giugno 2019 da papa Francesco a Blaj in Romania, durante la visita pastorale.

Il ​​7 marzo 2019, in attesa della beatificazione, nel seminterrato della chiesa parrocchiale di Santa Teresa a Bucarest i suoi resti furono nuovamente riesumati e trovati in un sacchetto di plastica. Su di essi fu eseguita un'analisi medico-antropologica e in seguito, secondo i desideri della sua famiglia, furono nuovamente sepolti nella stessa cripta in una cassa di legno.

Un frammento dei suoi resti fu trasferito al vescovado di Cluj-Gherla per permetterne il culto.

Furono eretti monumenti in sua memoria a Cluj-Napoca, Chiuești, Bistrita e Târgu Mureș e un busto nella sua nativa Milaș.

La sua Memoria liturgica cade il 28 maggio, mentre quella comune agli altri sei vescovi il 2 giugno.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Eparca di Gherla, Armenopoli, Szamos-Ujvár Successore: BishopCoA PioM.svg
Vasile Hossu 21 aprile 1917 - 5 giugno 1930 - I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
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con
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Vasile Hossu {{{data}}} -
Predecessore: Eparca di Cluj-Gherla Successore: BishopCoA PioM.svg
- 5 giugno 1930 - 28 maggio 1970 George Guţiu I
II
III
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VI
VII
VIII
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X
con
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- {{{data}}} George Guţiu
Note
  1. 1,0 1,1 Milaș, in passato Milașul Mare, comune della Romania ubicato nel distretto di Bistrița-Năsăud, nella regione storica della Transilvania. Il comune è formato dall'unione di sei villaggi: Comlod, După Deal, Ghemeș, Hirean, Milaș, Orosfaia.
  2. 2,0 2,1 Cimitero Șerban Vodă, colloquialmente chiamato cimitero Bellu è il più famoso cimitero di Bucarest (Romania), in uso sin dal 1858.
  3. 3,0 3,1 3,2 Arcieparchia di Făgăraș e Alba Iulia su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 12-07-2024
  4. Reghin, in passato Mureș-Oșorhei, municipio della Romania, ubicato nel distretto di Mureș, nella regione storica della Transilvania. Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Apalina e Iernuţeni.
  5. Târgu Mureș, in passato Mureș-Oșorhei (in latino Novum Forum Siculorum, municipio della Romania capoluogo del distretto di Mureș, ed è situato nella regione storica della Transilvania. Fanno parte dell'area amministrativa anche le località di Mureșeni e Remetea.
  6. 6,0 6,1 Blaj, municipio della Romania, ubicato nel distretto di Alba, nella regione storica della Transilvania.
  7. Cluj-Napoca in latino Castrum Clus, Claudiopolis, o Napoca per l’antica città romana. In italiano storico Clausemburgo. Municipio del nord-ovest della Romania, localizzato nella valle del Someșul Mic, a 440 Km da Bucarest. Cluj-Napoca è capoluogo del distretto di Cluj e capitale della regione economica nord-ovest.
  8. Vasile Hossu Vescovo Vasile Hossu su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 03-06-2024
  9. 9,0 9,1 9,2 Diocesi di Cluj-Gherla (Claudiopoli-Armenopoli) (romeno) su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 12-07-2024
  10. Lugoj, municipio della Romania, ubicato nel distretto di Timiș, nella regione storica del Banato. La città è divisa dal fiume Timiș in due quartieri, quello rumeno sulla riva destra e quello tedesco sulla riva sinistra. È sede dell'eparchia di Lugoj della Chiesa greco-cattolica rumena.
  11. Carlo I d'Austria (Persenbeug, 17 agosto 1887 – Funchal, 1º aprile 1922), ultimo imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena e Austria-Este. Regnò come Imperatore Carlo I d'Austria, re Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia e re Carlo III di Boemia. Beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004, la sua memoria liturgica ricorre il 21 ottobre.
  12. Victor Mihályi de Apsia (Ieud contea di Marmarosh, Ungheria, oggi in Romania 19 maggio 1841 a Ieud - Blaj 21 gennaio 1918), arcieparca cattolico rumeno-greco. Archbishop Victor Mihaly de Apşa su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 03-06-2024
  13. Demetriu Radu Bishop Demetriu Radu su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 03-06-2024
  14. 14,0 14,1 Valeriu Traian Frențiu (Reșița, 25 aprile 1875 – Sighetu Marmației, 11 luglio 1952), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena, beatificato il 2 giugno 2019 da papa Francesco. Beato Vescovo. Valerio Traiano Frentiu su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 12-06-2024
  15. La Grande Unione della Romania del 1918 fu il processo storico che portò tutte le province storiche abitate da rumeni all'interno di un unico Stato nazionale, la Grande Romania. L'unione di Bessarabia, Bucovina e Transilvania con il Regno di Romania (il cosiddetto Vecchio Regno) ha portato alla creazione della Grande Romania. L'unificazione nazionale era lo scopo della Romania al momento del suo ingresso nella prima guerra mondiale dalla parte della Triplice intesa.
  16. Ferdinando I di Romania (nato Ferdinando di Hohenzollern-Sigmaringen) (Sigmaringen, 24 agosto 1865 – Sinaia, 20 luglio 1927) fu re di Romania dal 10 ottobre 1914 fino alla sua morte.
  17. Eparchia di Cluj-Gherla. Il 5 giugno 1930 con la bolla Solemni conventione di papa Pio XI l'Eparchia di Gherla cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione dell'Eparchia di Maramureș e assunse il nome di Eparchia di Cluj-Gherla. Con la stessa bolla veniva eretto un ordinariato per gli armeni di Romania con sede nella città di Gherla.
  18. [https://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dmrmr.html Diocese of Maramureş (Romanian) Dioecesis Maramuresensis] su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-07-2024
  19. Regno di Romania. Fu lo Stato rumeno basato sulla forma della monarchia costituzionale esistente dal 13 marzo 1881 al 30 dicembre 1947, specificato dalle prime tre costituzioni rumene (1866, 1923 e 1938). Il regno di Romania ebbe inizio con la reggenza di re Carlo I che ottenne la proclamazione dell'indipendenza della Romania dopo la Guerra d'indipendenza rumena e si concluse con l'abdicazione di re Michele I il 30 dicembre 1947, imposta dall'Unione Sovietica col tacito, segreto e implicito consenso degli Alleati (come risultato della Conferenza di Jalta).
  20. Diocese of Oradea Mare {Gran Varadino} (Romanian) su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-07-2024
  21. Accademia romena. Istituzion|e culturale fondata in Romania nel 1866, con sede a Bucarest. È composta da 181 membri eletti a vita con interessi scientifici, artistici e letterari. Secondo lo statuto, gli obiettivi principali dell'accademia sono lo studio della lingua, della letteratura e della storia romena, e l'attività di ricerca nei principali campi della scienza.
  22. Jilava, comune della Romania ubicato nel distretto di Ilfov, nella regione storica della Muntenia. Jilava ospitava il tristemente famoso Penitenziario di Jilava, uno dei più grandi della Romania, dove venivano rinchiusi gli oppositori politici del regime comunista.
  23. Vasile Aftenie (Lodroman, 14 giugno 1899 – Văcărești, 10 maggio 1950), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena e martire.
  24. Ioan Suciu (Blaj, 4 dicembre 1907 – Sighetu Marmației, 27 giugno 1953), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena e martire.
  25. Titu Liviu Chinezu (Huduc, 22 dicembre 1904 – Sighetu Marmației, 15 gennaio 1955), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena e martire.
  26. Ioan Bălan (Teiuș, 11 febbraio 1880 – Bucarest, 4 agosto 1959), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena e martire.
  27. Alexandru Rusu (Șăulia, 22 novembre 1884 – Gherla, 9 maggio 1963), eparca rumeno della Chiesa greco-cattolica rumena e martire.
  28. Dragoslavele, comune della Romania ubicato nel distretto di Argeș, nella regione storica della Muntenia. Il palazzo fu trasformato in luogo di prigionia per il clero greco-cattolico.
  29. Justinian Marina (Suiești, 22 febbraio 1901 – Bucarest, 26 marzo 1977), arcivescovo ortodosso rumeno.
  30. Teoctist Arăpaşu conosciuto anche come patriarca Teoctist (Stăuceni, 7 febbraio 1915 – Bucarest, 30 luglio 2007), religioso rumeno, patriarca della Chiesa ortodossa rumena dal 1986 al 2007
  31. Monastero di Căldărușani, monastero ortodosso rumeno nel comune di Gruiu, nella contea di Ilfov, in Romania, sul lago omonimo. Fu costruito nel 1637 dal principe di Valacchia Matei Basarab
  32. Gruiu, comune della Romania, ubicato nel distretto di Ilfov, nella regione storica della Muntenia. Il comune è formato dall'unione di quattro villaggi: Gruiu, Lipia, Siliștea Snagovului, Șanțu-Florești.
  33. Carcere di Sighetu Marmației, situato nella città di Sighetu Marmației, nel distretto di Maramureș, venne utilizzata dalla Romania per detenere gli accusati di reati comuni, prigionieri di guerra e prigionieri politici. Ora è sede del Museo memoriale, sezione del Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza.
  34. Curtea de Argeș, municipio della Romania, ubicato nel distretto di Argeș, nella regione storica della Muntenia. Durante il XIV secolo è stata sede di una diocesi cattolica sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Esztergom, che è poi passata alla Chiesa ortodossa.
  35. Ciorogârla, comune della Romania, ubicato nel distretto di Ilfov, nella regione storica della Muntenia. Il comune è formato dall'unione di due villaggi: Ciorogârla e Dârvari.
  36. Monastero di Ciorogârla, chiamato anche monastero di Samurcășești, è un monastero ortodosso in Romania situato nel comune di Ciorogârla , contea di Ilfov , vicino al fiume Ciorogârla. Fondato nel 1808 dal monaco Constantin Samurcaș, che lo costruì nella sua tenuta nel villaggio di Ciorogârla, a 15 km da Bucarest.
  37. Nicolae Ceaușescu (Scornicești, 26 gennaio 1918 – Târgoviște, 25 dicembre 1989), politico e militare rumeno, presidente della Repubblica Socialista di Romania dal 1967 al 1989. Segretario generale del Partito Comunista Rumeno dal 1965, è stato l'ultimo presidente della Repubblica Socialista di Romania come Presidente del Consiglio di Stato dal 9 dicembre 1967 al 29 aprile 1974 e Presidente della Repubblica dal 29 aprile 1974 al 22 dicembre 1989, quando fu deposto e processato con le accuse di crimini contro lo Stato, genocidio e "distruzione dell'economia nazionale". Il 22 dicembre 1989, con decreto di Ion Iliescu del Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale, fu istituito il Tribunale Militare Eccezionale: tre giorni dopo Ceaușescu e sua moglie Elena furono giudicati dopo un processo sommario e condannati a morte. La loro esecuzione per fucilazione fu eseguita alcuni minuti dopo la pronuncia della sentenza e rappresentò l'atto finale della rivoluzione rumena del 1989.
  38. [https://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d3c29.html Caesaropolis (Titular See) Caesaropolitanus] su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 16-07-2024
Collegamenti esterni
  • (RO) Diocesi greco-cattolica di Cluj-Gherla,

Ufficio Stampa, Cardinale Dr. Iuliu Hossu - dati biografici su eparhiaclujgherla.ro. URL consultato il 04-07-2024