Colori liturgici

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Alcune stole di differenti colori, in uso secondo il tempo liturgico in corso.

I colori liturgici sono le varietà cromatiche utilizzate simbolicamente dalla Chiesa cattolica di rito latino. Il colore viene evidenziato dai paramenti liturgici indossati dai ministri che presiedono le celebrazioni liturgiche e talvolta anche da alcune suppellettili utilizzate in chiesa.

I colori principali sono quattro: bianco, verde, rosso e viola, a cui si aggiungono i due colori facoltativi rosa e nero. Ciascun colore indica visivamente il tempo liturgico in corso o la festa che si sta celebrando.

Nel Rito romano

Bianco

Il bianco rimarca il mistero di Gesù risorto, regnante e glorioso, a significare anche la fede, la gioia e la purezza.

È utilizzato:

Talvolta si utilizza anche per i funerali dei bambini, in segno della loro purezza.

Rosso

Il rosso ricorda anzitutto la passione di Cristo e il sangue versato da Cristo e dai martiri, ma anche il fuoco dello Spirito Santo.

Si utilizza:

Violaceo

Volgarmente è detto anche viola.

È il colore della penitenza e dell'attesa[2].

Se ne fa uso:

Anticamente (e raramente ancora oggi) si tendeva a differenziare il colore violaceo dell'Avvento, (tendente al blu) da quello quaresimale (tende al paonazzo).

Al contrario di tutti gli altri colori, rosaceo escluso, che possono essere sostituiti dal bianco per ragioni pratiche, a patto che non diventi consuetudine, il violaceo non può essere mai sostituito.

Verde

Il verde è in uso durante il tempo ordinario.

Il verde, già simbolo della speranza, indica la vita nel suo aspetto di quotidianità e ferialità.

Viene utilizzato nel tempo ordinario.

Rosaceo

Volgarmente detto rosa. In seguito alla riforma del Messale Romano del 1969, il rosa è divenuto facoltativo.

Oggi, come in passato, può essere utilizzato durante le celebrazioni della Domenica Gaudete (la terza domenica del tempo di Avvento) e della Domenica Laetare (la quarta domenica del tempo di Quaresima). Queste domeniche sono infatti considerate una breve sosta nel cammino di penitenza e di attesa che i tempi richiedevano, con la possibilità anche di interrompere il lungo digiuno. Il colore si collocava infatti a metà fra il violaceo, simbolo di penitenza e il bianco delle celebrazioni di festa.

Si può sostituire col violaceo.

Nero

Simboleggia essenzialmente il lutto ed è utilizzabile nel giorno della Commemorazione dei Defunti, per le messe dei defunti e nelle esequie.

Dopo la riforma del Messale è divenuto facoltativo.

Altri colori

Azzurro

Il colore azzurro è inserito in molti paramenti bianchi con stole o decorazioni azzurre.

L'uso di questa gradazione è tollerata nel rito romano, mentre è previsto in altri riti locali, specialmente nel rito mozarabico. Viene utilizzato essenzialmente per le celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria e talvolta anche nell'occasione dell'Ascensione.

Nella Chiesa Anglicana viene sostituito al viola durante il tempo liturgico dell'Avvento.

Giallo

Esistono anche paramenti di colore giallo o più semplicemente dorato: possono essere utilizzati nelle occasioni più solenni sostituendo il colore liturgico del giorno (generalmente il bianco). Tale colore può comunque essere utilizzato in sostituzione di tutti gli altri, a eccezione del viola e del nero.

Nel Rito ambrosiano

In tale rito l'associazione dei colori liturgici varia notevolmente dal rito romano.

La differenza principale consiste nell'uso del colore rosso in diverse celebrazioni che nel rito romano adottano i colori bianco e verde[3].

Inoltre il colore rosa non è prescritto, il viola viene sostituito dal morello (tinta più scura), e il nero (qui inteso come colore fortemente penitenziale) può essere utilizzato in sostituzione del morello in tutti i giorni feriali di Quaresima, a eccezione quindi di sabato e domenica. I colori principali sono: Bianco, Rosso, Morello, Verde e Nero.

Bianco

È utilizzato:

Talvolta si utilizza anche per i funerali dei bambini, in segno della loro purezza.

Rosso

Si utilizza:

Morello

Se ne fa uso:

Verde

Viene utilizzato nel tempo ordinario dopo la festa del Battesimo di Gesù fino alla Quaresima e dopo la domenica della Dedicazione della Cattedrale fino all'Avvento.

Nero

Il Cardinale Dionigi Tettamanzi, dopo la riforma del Lezionario Ambrosiano del 2008, ha ripristinato, a uso facoltativo e in sostituzione del morello, l'utilizzo del colore nero, nelle ferie del tempo di Quaresima esclusa la Settimana Santa e nella celebrazione delle Esequie, delle messe dei defunti e della commemorazione di tutti i fedeli defunti.

Note
  1. Solennità relativa alla natività del santo, motivo per cui si utilizza il bianco a differenza del giorno in cui se ne commemora il martirio con il colore rosso, il 29 giugno
  2. Il viola non è il colore del lutto: il lutto è simboleggiato piuttosto dal nero.
  3. Guida pastorale per le celebrazioni liturgiche. Rito ambrosiano 2006-2007, 2006, ISBN 9788880255509
Voci correlate
Collegamenti esterni