Rito Latino




Il termine Rito Latino è utilizzato in documenti della Chiesa cattolica per indicare le Chiese Cattoliche d'Occidente, distinte dalle Chiese Cattoliche che seguono invece i Riti Orientali.
Il Rito Latino si è sviluppato nell'Europa occidentale e nell'Africa del nord, aree in cui il latino era la lingua di studio e cultura. A volte viene usato come sinonimo di Chiesa Latina, come ad esempio nel primo canone del Codex Iuris Canonicis del 1917 e in quello del 1983.
Il termine "Rito (o riti) Latino" viene anche usato in riferimento a una o più forme di liturgia in uso in varie parti di questa porzione di Chiesa cattolica. Fra queste il Rito più diffuso è il Rito Romano, seguito dal Rito Ambrosiano dell'Arcidiocesi di Milano e da quello Mozarabico usato in alcune limitate aree della Spagna, in particolare a Toledo. Esistono anche altri riti latini, ora caduti per lo più in disuso, tra i quali quelli di molti Ordini religiosi.
A volte viene impiegato il termine "Cattolico Romano" come sinonimo di "Rito Latino", ma mai in documenti ufficiali della Chiesa cattolica.
Il Rito Latino si distingue dagli altri non solo per le differenti liturgie, ma anche per caratteristiche come la Cresima impartita al raggiungimento dell'età della ragione, il Celibato ecclesiastico, la scelta dei Vescovi da parte del Papa.
Le Chiese Orientali differiscono, in diverse maniere, da queste usanze: ad esempio le Chiese Cattoliche Orientali ordinano anche uomini sposati e, i Patriarchi orientali e gli Arcivescovi maggiori, eleggono direttamente i Vescovi nei loro territori e il Papa si limita a riconoscerli.
Riti liturgici della Chiesa cattolica latina
Riti in uso
I riti latini (o occidentali) più conosciuti, regolati da norme scritte pubbliche e non soppresse e ancora in uso sono:
- Rito romano, diffuso da Roma inizialmente in tutto l'Occidente e ora in tutto il mondo;
- Rito ambrosiano, usato in quasi tutta l'Arcidiocesi di Milano e in alcune parrocchie delle diocesi limitrofe, anche della Svizzera;
- Rito mozarabico, diffuso in tutta la Spagna, è utilizzato quotidianamente nella Cattedrale di Santa María de Toledo;
- Rito di Braga, dell'Arcidiocesi di Braga da poco reintrodotto, un tempo primaziale del Portogallo;
- Rito anglicano: sono considerati di Rito latino anche gli ordinariati personali previsti dalla costituzione apostolica Anglicanorum coetibus che raccolgono i fedeli provenienti dall'anglicanesimo e da qualunque Chiesa protestante inglese. Tutti questi continuano a usare la liturgia anglicana, portando con sé il loro patrimonio culturale.
Riti soppressi o caduti in disuso
Si possono menzionare anche altri riti latini, ora caduti per lo più in disuso, legati ad aree geografiche:
- Rito gallicano, usato anticamente in Francia, Spagna e nord Europa e in gran parte sostituito da quello romano per iniziativa di Carlo Magno;
- Rito lionese, proprio dell'Arcidiocesi di Lione, ne rimangono alcune caratteristiche nella liturgia celebrata nelle chiese di Lione;
- Rito parigino, originario di Parigi, vi derivano l'impostazione del breviario e la varietà di prefazi e orazioni del Rito romano;
- Rito di Versailles, di origine gallicana, ma con caratteristiche del Rito romano;
- Rito patriarchino o aquileiese, utilizzato fino al XVI secolo nei Patriarcati di Aquileia, Venezia e Grado e fino al 1597-1598 nella Diocesi di Como;
- Rito eusebiano, proprio della Diocesi di Vercelli fino al 1575;
- Rito strigoniense, in uso nelle diocesi del Regno d'Ungheria fino al XX secolo;
- Rito di Sarum, diffuso in Gran Bretagna prima della Riforma protestante;
- Rito di Nidaros;
- Rito africano, presente in Tunisia fino al VII secolo.
Riti degli ordini religiosi
Alcuni Ordini religiosi hanno conservato il proprio Rito (a volte definito uso e considerato parte del Rito romano) fino al XX secolo, ma l'hanno abbandonato dopo il Concilio Vaticano II:
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