Diocesi di Saint-Brieuc

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Diocesi di Saint-Brieuc
Dioecesis Briocensis
Chiesa latina
Saint-Brieuc (22) Cathédrale 17.JPG
vescovo Denis Moutel
Sede Saint-Brieuc
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Rennes
Côtes-d'Armor-Position.png
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Francia
Vescovi emeriti: Lucien Fruchaud
Parrocchie 48
Sacerdoti 124 di cui 114 secolari e 10 regolari
4.833 battezzati per sacerdote
14 religiosi 500 religiose 34 diaconi
618.478 abitanti in 6.867 km²
599.400 battezzati (96,9% del totale)
Eretta V secolo
Rito romano
Cattedrale Santo Stefano
Indirizzo
81 rue Mathurin Meheut, CS 44224, 22042 Saint-Brieuc CEDEX 02, France
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2021 ( ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Francia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Saint-Brieuc (in latino: Dioecesis Briocensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes. Nel 2020 contava 599.400 battezzati su 618.478 abitanti. È retta dal vescovo Denis Moutel.

Territorio

La diocesi è situata nella parte centro-settentrionale della Bretagna e comprende il dipartimento francese di Côtes-d'Armor.

Sede vescovile è la città di Saint-Brieuc, dove si trova la cattedrale di Santo Stefano. A Tréguier sorge l'ex cattedrale di Saint-Tugdual, dal 1947 basilica minore.

Il territorio si estende su 6.867 km² ed è suddiviso in 48 parrocchie, raggruppate in 7 zone pastorali: Lamballe, Dinan, Loudéac, Guingamp, Lannion, Paimpol e Rostrenen.

Storia

Incerte sono le origini della diocesi. La tradizione, a partire dall'XI secolo, lega la sua nascita con la fondazione di un monastero nel VI secolo ad opera del monaco gallese Brieuc. La sua Vita non gli attribuisce il titolo di vescovo. In seguito all'invasione dei Normanni, le sue reliquie furono trasferite ad Angers poco dopo la metà del IX secolo; l'iscrizione aggiunta più tardi lo qualifica come primo vescovo di Saint-Brieuc.

Secondo una cronaca del XII secolo, l'Indiculus de episcoporum depositione, la diocesi di Saint-Brieuc fu una delle diocesi erette nell'848 dal primo re bretone, Nominoë,[1] in concomitanza con la riforma della Chiesa bretone operata dal re. Questa testimonianza è ritenuta attendibile da alcuni storici, benché con le dovute cautele; tra questi Duchesne, il quale ritiene che il monastero di San Brieuc fu elevato al rango di diocesi da Nominoë. Secondo questo autore, nella lettera di invito al concilio di Savonnières dell'859, sono menzionati, tra gli altri, due vescovi, Felice e Garnobrio (o Garurbrio), a cui non può essere attribuita con certezza nessuna sede; per Duchesne, erano i vescovi di Tréguier e di Saint-Brieuc.[2]

Il primo vescovo attestato storicamente è Adamo, che è menzionato nel 1032 nell'atto di fondazione dell'abbazia di Saint-Georges de Rennes.

La diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Tours. Questa dipendenza fu messa in discussione quando i re di Bretagna, nel tentativo di creare una Chiesa bretone autonoma, elevarono nel IX secolo la diocesi di Dol a sede metropolitana di tutte le sedi bretoni. Questa decisione regia non fu mai approvata dai papi e dagli arcivescovi di Tours; la questione tuttavia ebbe termine solo alla fine del XII secolo con una decisione di papa Innocenzo III, che sottomise a Tours tutte le diocesi bretoni.

All'epoca del vescovo san Guillaume Pinchon (XIII secolo) fu iniziata la costruzione in stile gotico della cattedrale.

Nel 1664 il vescovo Denis de La Barde istituì il seminario diocesano; nell'Ottocento furono eretti tre seminari minori, a Dinan, a Tréguier e a Plouguernével. Il seminario maggiore fu ricostruito in forme monumentali tra il 1925 ed il 1927.

Prima della rivoluzione la diocesi comprendeva all'incirca 120 parrocchie suddivise in due arcidiaconati, Goëlo e Penthièvre. Appartenevano alla diocesi anche quattro grandi abbazie: Beauport (a Paimpol), Abbazia di Saint-Aubin des Bois (a Plédéliac), Notre-Dame de Lanthénac (a La Ferrière) e Notre-Dame de Boquen (a Plénée-Jugon).

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi si ampliò incorporando la maggior parte della diocesi di Tréguier, nonché alcune porzioni delle diocesi di Dol e di Saint-Malo. Tutte queste diocesi furono soppresse. Incorporò anche alcune parrocchie che erano appartenute alle diocesi di Quimper e di Vannes; contestualmente cedette a quest'ultima due parrocchie.

Il 23 gennaio 1852 ai vescovi di Saint-Brieuc è stato concesso di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Tréguier.

Il 3 gennaio 1859 la diocesi è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Rennes.

Con una ordinanza episcopale del 16 luglio 1997, Lucien Fruchaud ha accorpato le parrocchie della diocesi, riducendone il numero dalle oltre 400 a 70, in seguito ulteriormente ridotte fino alle attuali 61.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Istituti religiosi presenti in diocesi

Nel 2013 contavano case in diocesi le seguenti comunità religiose:[16]


Statistiche

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 618.478 persone contava 599.400 battezzati, corrispondenti al 96,9% del totale.

Note
  1. Dal sito web Archiviato il 29 ottobre 2015 in Internet Archive. degli Archives départementales des Côtes-d'Armor.
  2. Quale dei due fosse il vescovo di Saint-Brieuc non è tuttavia dato sapere. Quest'ipotesi di Duchesne è ignorata da Gallia christiana e da Tresvaux ed esclusa da Guimart (op. cit., pp. 4-6).
  3. Guimart dimostra come il vescovo Robert, menzionato da molti autori come successore di Guillaume I, non è mai esistito e corrisponde invece a Rolland della metà del XII secolo. Cfr. op. cit., pp. 23-25. La tesi di Guimart è appoggiata anche da Gallia christiana.
  4. Alcuni storici sostengono che fu consacrato da Innocenzo II, che fu papa dal 1130 al 1143.
  5. Gallia christiana e Gams lo danno trasferito a Tours nel 1157, mentre Guimart e Tresvaux nel 1155.
  6. Dopo Judicaël, alcuni autori inseriscono un vescovo di nome Olivier du Tillay, di cui non esiste alcuna documentazione storica, se non il ricordo liturgico che si celebrava nella cattedrale il 13 gennaio. Ammesso da Tresvaux, è escluso da tutte le fonti bibliografiche citate.
  7. Morì dopo il mese di maggio.
  8. Dopo Pierre de Vannes, alcune cronotassi inseriscono Guillaume Guégen, escluso da tutte le fonti bibliografiche citate (ad eccezione di Tresvaux), in quanto fu vescovo di Nantes nel XVI secolo.
  9. Fu consacrato nel mese di luglio del 1335.
  10. Guimart confonde i due vescovi di nome Guillaume, ammettendo solo il secondo, che avrebbe pontificato dal 1379 al 1404.
  11. Annullata la sua nomina a Vannes, Prigent fu trasferito nuovamente a Saint-Brieuc entrando in competizione con il vescovo eletto Jacques Pencoel; secondo Gallia christiana e Guimart , Prigent è attestato vescovo di Saint-Brieuc dal 1455.
    Le fonti sono confuse sui due vescovi omonimi di nome Jean; solo Eubel, che ha avuto accesso ai documenti originari dell'archivio segreto vaticano, menziona prima Prigent (1439-1450) e poi L'Espervier (1450); le altre fonti bibliografiche citate invertono i due cognomi, prima L'Espervier (1439-1450) e poi Prigent (1450-1472).
  12. Il 18 dicembre 1744 fu nominato vescovo di Alès.
  13. Il 12 marzo 1770 fu nominato vescovo di Rennes.
  14. Il 13 marzo 1775 fu nominato vescovo di Bayonne.
  15. Nominato vescovo titolare di Ingila.
  16. Communautés religieuses su saintbrieuc-treguier.catholique.fr. URL consultato il 8 ottobre 2013
Bibliografia
Voci correlate


Collegamenti esterni