Diocesi di Soissons
Diocesi di Soissons Dioecesis Suessionensis (Laudunensis et Sanquintinensis) Chiesa latina | |
vescovo | Renauld Dupont de Dinechin |
---|---|
Sede | Soissons |
Suffraganea | |
dell'arcidiocesi di Reims | |
Regione ecclesiastica Nord | |
Stemma Mappa della diocesi | |
Provincia ecclesiastica | |
Nazione | Francia |
Parrocchie | 47 (6 vicariati ) |
Sacerdoti |
73 di cui 53 secolari e 20 regolari 5.267 battezzati per sacerdote |
23 religiosi 52 religiose 25 diaconi | |
534.490 abitanti in 7.361 km² 384.500 battezzati (71,9% del totale) | |
Eretta | III secolo |
Rito | romano |
Indirizzo | |
17 rue des Deportes et Fusilles, B.P. 95, 02203 Soissons CEDEX, France | |
Collegamenti esterni | |
Sito ufficiale Dati online 2020 (gc ch) | |
Collegamenti interni | |
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La diocesi di Soissons (in latino: Dioecesis Suessionensis (Laudunensis et Sanquintinensis)) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Reims appartenente alla regione ecclesiastica Nord. Nel 2010 contava 397.187 battezzati su 548.017 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Renauld Dupont de Dinechin .
Territorio
La diocesi comprende il dipartimento francese dell'Aisne.
Sede vescovile è la città di Soissons, dove si trova la cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio. A Laon sorge l'ex cattedrale di Notre-Dame. Nel territorio diocesano esistono due basiliche minori: Notre-Dame de Liesse a Liesse-Notre-Dame, e San Quintino a San Quintino.
Il territorio si estende su 7.361 km².
Storia
La diocesi è attestata verso la fine del III secolo con il vescovo Diviziano, che secondo la tradizione era nipote dei santi Sisto e Sinicio, fondatori della chiesa di Reims e primi evangelizzatori del territorio dei Suessioni. Una tradizione riconosciuta dai Bollandisti attribuisce a Sisto e Sinicio la scoperta dei resti dei primi martiri di Soissons, Crepino e Crepiniano.
Il primo vescovo storicamente documentato è Mercurio, il cui nome si trova tra gli atti dello pseudo concilio di Colonia del 346 durante il quale un gruppo di vescovi fece sua la decisione del Concilio di Sardica a favore di sant'Atanasio. Più conosciuti sono i santi vescovi Principio, fratello di san Remigio di Reims e Lupo, suo figlio, che prese parte al concilio di Orléans del 511.
Augusta Suessionum, l'antica Noviodunum, era la capitale ed il centro amministrativo della civitas Suessionum, nella provincia romana della Gallia Belgica seconda, come attestato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[1] Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Soissons dipendeva dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims, sede metropolitana provinciale.
Nell'Alto Medioevo Soissons fu sede di alcuni importanti concili della chiesa di Francia, presieduti dai re carolingi: Concilio di Soissons (744) alla presenza di Pipino il Breve, Concilio di Soissons (853) con Carlo il Calvo e Concilio di Soissons (858) con Ludovico II il Germanico. Altri concili si celebrarono nel Medioevo, e precisamente nel 1121 (o 1122), nel 1155 e nel 1201.
All'inizio del XII secolo due contadini di Bucy-le-Long, Clemente ed Everardo, si misero a predicare in polemica con il clero, raccogliendo intorno a sé uno stuolo di proseliti. Ritenevano che la natura umana di Cristo fosse immateriale, negavano il battesimo dei fanciulli, rifiutavano il matrimonio e i rapporti sessuali. Il vescovo li sottopose all'ordalia dell'acqua benedetta: Clemente non superò la prova, mentre Everardo si convertì e abiurò, ma nel 1114, mentre il vescovo era assente, il popolo li prelevò dalla prigione e li condannò al rogo.[2]
Nel 1176, all'epoca del vescovo Nivelon de Quierzy, ebbe inizio la costruzione dell'attuale cattedrale di Soissons, che fu ultimata tre secoli dopo; la sua consacrazione fu celebrata il 5 aprile 1479.
Durante l'Ancien régime i vescovi di Soissons ebbero il privilegio di ungere il re di Francia durante la cerimonia di incoronazione, in sostituzione degli arcivescovi di Reims nel caso che quella sede fosse vacante. Questo privilegio nasceva dal fatto che Soissons occupava il secondo posto nella provincia ecclesiastica di Reims.
Il seminario diocesano venne istituito dal vescovo Charles de Bourlon nel 1668. Affidato inizialmente al clero secolare, dal 1675 venne dato agli Oratoriani. Confiscato nel 1792, il seminario "San Carlo", dove aver servito come ospedale militare, riottenne la sua antica destinazione d'uso nel 1814.
L'antica diocesi era circoscritta tra le diocesi di Noyon, Laon, Reims, Châlons, Troyes, Meaux, Senlis e Beauvais. All'insorgere della rivoluzione si contavano oltre 400 parrocchie, 8 collegiate, 25 abbazie ed un alto numero di comunità religiose. Il territorio era suddiviso in 4 arcidiaconati (Soissons, La Rivière, Brie e Tardenois) e 18 decanati.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi fu compresa nei limiti del dipartimento dell'Aisne. A questo scopo inglobò la maggior parte del territorio della soppressa diocesi di Laon, parti minori delle diocesi di Noyon (il Vermandois) e di Cambrai, ed alcune parrocchie delle diocesi di Meaux, Reims e Troyes; e contestualmente cedette parti dell'antico territorio alle diocesi di Beauvais, Meaux, Reims e Châlons. Con la stessa bolla, Soissons fu resa suffraganea dell'arcidiocesi di Parigi.
Nel 1817 un progetto di restaurazione della diocesi di Laon, con territorio scorporato da quello di Soissons, non andò in porto, e Soissons mantenne integro il suo attuale territorio.
Il 6 ottobre 1822, per effetto della bolla Paternae charitatis di papa Pio VII, tornò ad essere suffraganea dell'arcidiocesi di Reims.
Il 13 giugno 1828 papa Leone XII, con la bolla Inter caeteras, concesse ai vescovi di Soissons di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Laon.
L'11 giugno 1901 papa Leone XIII concesse ai vescovi anche il titolo di vescovo di Saint-Quentin, città identificata con la primitiva sede dei vescovi della civitas Veromandensis, all'origine della diocesi di Noyon.[3]
Cronotassi dei vescovi
- San Sisto † (circa 290)
- San Sinicio †
- San Diviziano †
- Rufino †
- Filiano †
- Mercurio † (prima del 344 - dopo il 346)
- Sant'Onesimo I † (? - 13 maggio 361 deceduto)
- Vincenzo †
- Luberano †
- Onesimo II †
- Sant'Edibio † (circa 451)
- San Principio † (circa 474 - prima del 511 deceduto)
- San Lupo † (? - prima del 533 deceduto)
- San Banderico † (? - 1º agosto 545 deceduto)
- Anectario † (? - 573 deceduto)
- Teobaldo I †
- Droctigisilo † (? - circa 589 deceduto)
- Tondolfo †
- Landolfo †
- Sant'Anserico † (prima del 614 - 16 maggio o 7 ottobre 652 deceduto)
- Bettoleno † (menzionato nel 656)
- San Drausino † (prima del 658 - 5 marzo 676 deceduto)
- Sant'Adalberto † (prima del 680- 684 deceduto)
- San Gaudino † (prima del 704 - 11 febbraio 707 deceduto)
- Macaire †
- Galcoin † (menzionato nel 737)
- Gobald †
- Hubert †
- Maldabert †
- Déodat I † (prima del 744 - dopo il 752)
- Hildegode † (prima del 765 - circa 800 deceduto)
- Rothade † (prima dell'802 - 831 deceduto)
- Bertaire † (?)
- Ansalon † (?)
- Rothade II † (prima dell'833 - settembre 869 deceduto)
- Hildebod † (prima del 871 - 884 deceduto)
- Riculfe † (prima dell'889 - circa 902 deceduto)
- Rodoin † (? - 14 gennaio 908 deceduto)
- Abdon † (prima del 909 - 21 giugno 937 deceduto)
- Guy d'Anjou † (937 - luglio 972 deceduto)
- Guy d'Amiens † (972 - 995 deceduto)
- Foulques † (996 - 6 agosto 1019 deceduto)
- Déodat II † (1019 - 31 dicembre 1020 deceduto)
- Bérold † (1021 - 27 ottobre 1052 deceduto)
- Heddo † (1053 - 21 giugno 1063 deceduto)
- Adélard † (1064 - 1072 deceduto)
- Thibaut de Pierrefonds † (1072 - gennaio 1080 deceduto)
- Ursion † (1080 - 1081 deposto)
- Sant'Arnolfo † (1081 - 1082 dimesso)
- Ingelram † (menzionato nel 1084)
- Hilgot † (1084 - 1087 dimesso)
- Henri † (1088 - circa 1090 dimesso)
- Hugues de Pierrefonds † (marzo 1093 - 30 gennaio 1103 deceduto)
- Manasses de Soissons † (1103 - 1º marzo 1108 deceduto)
- Liziard de Crépy † (1108 - 18 ottobre 1126 deceduto)
- Josselin de Vierzy † (1126 - 24 ottobre 1152 deceduto)
- Anscoul de Pierrefonds † (dicembre 1152 - 19 settembre 1158 deceduto)
- Hugues de Chamfleury † (1159 - 4 settembre 1175 deceduto)
- Nivelon de Quierzy † (1176 - 14 settembre 1207 deceduto)[4]
- Aymard de Provins † (1208 - 20 maggio 1219 deceduto)
- Jacques de Bazoches † (1219 - 8 luglio 1242 deceduto)
- Raoul de Coudun † (1244 - 6 dicembre 1245 deceduto)
- Guy de Châteauporcien † (dicembre 1245 - 1250 dimesso)
- Nivelon de Bazoches † (8 gennaio 1252 - 10 febbraio 1262 deceduto)
- Milon de Bazoches † (1262 - 24 settembre 1290 deceduto)
- Gérard de Montcornet † (24 giugno 1292 - 1º settembre 1296 deceduto)
- Guy de La Charité † (25 dicembre 1296 - 8 luglio 1313 deceduto)
- Gérard de Courtonne † (1313 - 27 ottobre 1431 deceduto)
- Pierre de Chappes † (4 dicembre 1331 - settembre 1349 deceduto)
- Guillaume Bertrand de Colombier † (19 novembre 1349 - 15 maggio 1362 deceduto)
- Simon de Bucy † (3 novembre 1362 - 14 ottobre 1404 deceduto)
- Victor de Camerin † (1405 - 13 gennaio 1414 deceduto)
- Nicolas Graibert † (11 febbraio 1414 - novembre 1422 deceduto)
- Renaud de Fontaines † (1423 - 5 settembre 1442 deceduto)
- Jean Milet † (13 gennaio 1443 - 1º aprile 1503 deceduto)
- Claude de Louvain † (1503 - 18 agosto 1514 nominato vescovo di Sisteron)
- Foucault de Bonneval † (18 agosto 1514 - 1º luglio 1528 nominato vescovo di Bazas)
- Symphorien de Bullioud † (1º luglio 1528 - 5 gennaio 1534 deceduto)
- Mathieu de Longuejoue † (6 febbraio 1534 - 6 settembre 1557 deceduto)
- Charles de Roucy † (15 dicembre 1557 - 6 ottobre 1585 deceduto)
- Jérôme Hennequin † (1585 - 10 marzo 1619 deceduto)
- Charles de Hacqueville † (1619 - 17 febbraio 1623 decedutuo)
- Simon Legras † (1624 - 28 ottobre 1656 deceduto)
- Charles de Bourlon † (28 ottobre 1656 succeduto - 26 ottobre 1685 deceduto)
- Fabio Brulart de Sillery † (21 gennaio 1692 - 19 novembre 1714 deceduto)
- Jean-Joseph Languet de Gergy † (15 gennaio 1715 - 20 dicembre 1730 nominato arcivescovo di Sens)
- Charles-François Le Févre de Laubriéres † (26 luglio 1731 - 25 dicembre 1738 deceduto)
- François de Fitz-James † (31 dicembre 1738 - 19 luglio 1764 deceduto)
- Henri-Joseph-Claude de Bourdeilles † (17 dicembre 1764 - 1801 dimesso)
- Jean-Claude Leblanc de Beaulieu † (9 aprile 1802 - 14 settembre 1820 dimesso)
- Guillaume-Aubin de Villèle † (8 luglio 1820 - 22 ottobre 1824 nominato arcivescovo di Bourges)
- Jules-François de Simony † (22 ottobre 1824 - 31 maggio 1847 ritirato)
- Paul-Armand-Ignace-Anaclet Cardon de Garsignies † (18 novembre 1847 - 6 dicembre 1860 deceduto)
- Jean-Joseph Christophe † (11 dicembre 1860 - 10 agosto 1863 deceduto)
- Jean-Pierre-Jacques Dours † (16 ottobre 1863 - 14 febbraio 1876 dimesso)
- Odon Thibaudier † (20 aprile 1876 - 3 febbraio 1889 nominato arcivescovo di Cambrai)
- Jean-Baptiste-Théodore Duval † (28 agosto 1889 - 23 agosto 1897 deceduto)
- Augustin-Victor Deramecourt † (22 marzo 1898 - 16 settembre 1906 deceduto)
- Pierre-Louis Péchenard † (22 dicembre 1906 - 27 maggio 1920 deceduto)
- Charles-Henri-Joseph Binet † (16 giugno 1920 - 31 ottobre 1927 nominato arcivescovo di Besançon)
- Ernest-Victor Mennechet † (2 marzo 1928 - 2 giugno 1946 deceduto)
- Pierre-Auguste-Marie-Joseph Douillard † (17 febbraio 1947 - 22 maggio 1963 ritirato)
- Alphonse-Gérard Bannwarth † (22 maggio 1963 - 13 febbraio 1984 ritirato)
- Daniel Camille Victor Marie Labille (16 febbraio 1984 - 25 marzo 1998 nominato vescovo di Créteil)
- Marcel Paul Herriot (29 aprile 1999 - 22 febbraio 2008 dimesso)
- Hervé Giraud (22 febbraio 2008 - 5 marzo 2015 nominato arcivescovo di Sens)
- Renauld de Dinechin, dal 30 ottobre 2015
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 535.489 persone contava 390.000 battezzati, corrispondenti al 72,8% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1948 | 423.000 | 453.000 | 93,4 | 507 | 481 | 26 | 834 | 44 | 515 | 578 | |
1970 | ? | 526.346 | ? | 399 | 375 | 24 | ? | 39 | 422 | 578 | |
1980 | 453.000 | 537.000 | 84,4 | 308 | 297 | 11 | 1.470 | 30 | 364 | 578 | |
1990 | 479.000 | 563.000 | 85,1 | 214 | 205 | 9 | 2.238 | 14 | 291 | 577 | |
1999 | 450.000 | 537.259 | 83,8 | 152 | 143 | 9 | 2.960 | 7 | 9 | 222 | 43 |
2000 | 430.000 | 535.842 | 80,2 | 147 | 138 | 9 | 2.925 | 7 | 10 | 207 | 43 |
2001 | 425.000 | 535.489 | 79,4 | 135 | 126 | 9 | 3.148 | 10 | 9 | 175 | 43 |
2002 | 410.000 | 535.489 | 76,6 | 127 | 119 | 8 | 3.228 | 10 | 10 | 173 | 43 |
2003 | 405.000 | 535.489 | 75,6 | 123 | 114 | 9 | 3.292 | 10 | 11 | 161 | 43 |
2004 | 390.000 | 535.489 | 72,8 | 116 | 109 | 7 | 3.362 | 10 | 8 | 166 | 43 |
2010 | 397.187 | 548.017 | 72,5 | 100 | 89 | 11 | 3.971 | 18 | 13 | 106 | 43 |
2014 | 404.400 | 559.000 | 72,3 | 87 | 75 | 12 | 4.648 | 24 | 15 | 72 | 43 |
2017 | 388.800 | 539.783 | 72,0 | 71 | 58 | 13 | 5.476 | 24 | 16 | 60 | 43 |
2020 | 384.500 | 534.490 | 71,9 | 73 | 53 | 20 | 5.267 | 25 | 23 | 52 | 47 |
Note | |
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Fonti | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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