Festa del Santissimo Crocifisso (Brienza)
Festa del Santissimo Crocifisso (Brienza) | |
Santuario (esterno ed interno) e Crocifisso | |
Processione Sacra rappresentazione | |
Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Esaltazione della Santa Croce |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Comune | Brienza |
Diocesi | Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo |
Periodo | Primavera-Estate |
Data mobile | maggio, prima domenica settembre, terza domenica |
Data d'istituzione | 1237 |
Tradizioni religiose | processioni, celebrazioni eucaristiche, sacre rappresentazioni dell'Incontro e del Volo dell'Angelo |
Tradizioni culinarie | biscotti inzuppati nel vincotto |
Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) | |
La Festa del Santissimo Crocifisso si svolge annualmente a Brienza (Potenza), in due tempi distinti:
- maggio, prima domenica: processione ascendente dalla Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta al Santuario del Santissimo Crocifisso in cima alla montagna;
- settembre, terza domenica: rito discendente di ritorno, quando dal monte si torna in città.
Storia
La tradizione risale al 1237, quando venne costruita la Chiesa del Santissimo Crocifisso in cima alla montagna a seguito di un miracolo avvenuto nelle vicinanze, anche se quella attuale è databile al XVII secolo.
Nel 1814 la chiesa divenne Santuario e l'anno seguente il papa Pio VII concesse al luogo indulgenze plenarie e parziali.
In origine veniva venerato un Crocifisso (XVI secolo), in legno policromo, che nel 1960 venne sostituito con l'attuale, realizzato dalla ditta Mussner di Ortisei. La scultura processionale originaria è oggi conservata sull'altare maggiore della Chiesa di San Zaccaria a Brienza.
La tradizione vuole che, quando il Crocifisso fu terminato, aveva preso vita ed aveva iniziato a parlare, chiedendo all'artista come avesse fatto a raffigurarlo in modo così perfetto.
Descrizione
Salita (maggio)
La prima domenica di maggio si tiene il "trasporto" del Crocifisso, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, fino al Santuario sul monte, lungo un itinerario processionale di circa 3 km: in questa occasione, la Madonna Addolorata accompagna il figlio Crocifisso in processione fino al Largo San Nicola allo Spineto dove, dopo la celebrazione eucaristica, i due simulacri si separano. La Madonna Addolorata rientra nella chiesa parrocchiale, mentre Gesù Cristo crocifisso viene portato a spalla fino al Santuario su un percorso, erto e faticoso, contraddistinto dalle Stazioni della Via Crucis. Giunti al Santuario, il Crocifisso resterà lì esposto alla devozione dei fedeli fino alla terza domenica di settembre.
Dopo la deposizione della statua nel Santuario, i burgentini si riversano nella campagna circostante per fare un picnic, a base di prodotti locali (biscotti inzuppati nel "vincotto", soppressate, salsicce, formaggio, ecc.) e vino.
Discesa (settembre)
Nella terza domenica di settembre, che cade sempre qualche giorno dopo la Festa dell'Esaltazione della Santa Croce (14 settembre), i riti religiosi, sono più articolati e la presenza dei fedeli è più ampia, poiché in questa occasione giungono molti pellegrini dai paesi vicini e vari burgentini emigrati ritornano a Brienza.
La domenica mattina, dopo la Messa solenne e la benedizione, il Crocifisso è disteso su un telo di porpora e accompagnato dal clero, dai membri delle confraternite, da giovani donne che portano sul capo "i cinti" (ossia, complesse composizioni di candele votive) e dai fedeli, ridiscende dal monte verso la Chiesa dell'Annunziata.
Mentre la processione scende dal Santuario del Santissimo Crocifisso verso Brienza, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, si avvia una seconda processione che accompagna la Madonna, vestita di bianco e seguita da ragazze con lo stesso abito, che va incontro al Figlio: questo momento, detto l'Affrontata, avviene nei pressi del Calvario, alle porte del paese, dove le due processioni si fondono diventando un unico corteo.
La processione giunge infine in piazza dove si volge il cosiddetto Volo dell'Angelo, rito d'origine sconosciuta connesso al culto di san Michele arcangelo: un bambino, vestito da angelo, sospeso su un cavo teso fra due palazzi e trattenuto da corde, è calato e sollevato per sette volte sul Crocifisso e sulla Madonna, mostrando i sette simboli della Passione (incenso, calice, corona di spine, spada, croce, lancia e cero), declamando nello stesso tempo alcuni versetti evangelici.
Al termine di questa sacra rappresentazione, la processione riprende il suo corso e giunge alla Chiesa parrocchiale, dove le due statue vengono esposte per l'adorazione dei fedeli, con la Madonna collocata ai piedi del Crocifisso. La festa si conclude a sera con uno spettacolo pirotecnico.
Sapori di festa
La festa, come vuole la tradizione, vive anche a tavola con i piatti della tradizione:
- biscotti inzuppati nel vincotto;
- soppressate, salsicce e formaggi.
Riconoscimenti
L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia
Patrimonio immateriale d'Italia
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