Giacomo Sannesio

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Giacomo Sannesio
Cardinale
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Guido Reni Ritratto di Giacomo Sannesio
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 61 anni
Nascita Belforte
1560
Morte Roma
19 febbraio 1621
Sepoltura Chiesa di San Silvestro al Quirinale (Roma)
Conversione
Appartenenza
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9 giugno 1604 da Clemente VIII (vedi)
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Incarichi ricoperti
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Proclamazioni
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Eventi
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Incoronazione
Investitura
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

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Figli
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Collegamenti esterni
(EN) Scheda su gcatholic.org
(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Giacomo Sannesio (Belforte, 1560; † Roma, 19 febbraio 1621) è stato un cardinale e vescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Belforte, diocesi di Camerino in una famiglia di umili origini. Il suo nome di battesimo è anche registrato come Jacopo.

Compì studi di giurisprudenza e presiedette ai processi d'appello delle cause civili a Camerino. Andò a Roma e con l'assistenza del fratello fu ammesso alla corte del cardinale Pietro Aldobrandini che gli ottenne un canonicato nella basilica vaticana. Fu poi segretario della Sacra Congregazione della Consulta e protonotario apostolico. Il 17 ottobre 1599 ricevette in commendam l'abbazia dei Santi Angelo e Nicola di Ceglie nella arcidiocesi di Bari.

Cardinalato

Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 9 giugno 1604. Ricevette il cappello rosso con il titolo presbiterale di santo Stefano al Monte Celio il 25 giugno 1604. Partecipò al primo conclave del 1605 che elesse papa Leone XI e al secondo di quell'anno che vide l'elezione di Paolo V.

Episcopato

Questi lo nominò vescovo di Orvieto il 20 giugno 1605. Nel 1610 restaurò il palazzo vescovile di Castel Giorgio, originariamente costruito da Giorgio della Rovere nel 1477 e fortemente danneggiato al passaggio delle truppe di Carlo VIII di Francia, poi da un incendio nel 1497 e dai forti terremoti del 1505 e 1511. Fu camerlengo del Collegio Cardinalizio dal 13 gennaio 1620 all'11 gennaio dell'anno seguente. Partecipò al conclave del 1621 che elesse papa Gregorio XV.

Morte

Morì a Roma il 19 febbraio 1621 e trovò sepoltura nella Chiesa di San Silvestro al Quirinale di Roma.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Segretario della Congregazione della Sacra Consulta Successore: Emblem Holy See.svg
Dionisio Ratta[1] 1º gennaio 1595 - 9 giugno 1604 Lorenzo Magalotti I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Dionisio Ratta[1] {{{data}}} Lorenzo Magalotti
Predecessore: Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Maria Sauli 25 giugno 1604 - 19 febbraio 1621 Lucio Sanseverino I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Antonio Maria Sauli {{{data}}} Lucio Sanseverino
Predecessore: Vescovo di Orvieto Successore: BishopCoA PioM.svg
Girolamo Simoncelli
(amministratore apostolico)
20 giugno 1605 - 19 febbraio 1621 Pier Paolo Crescenzi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Girolamo Simoncelli
(amministratore apostolico)
{{{data}}} Pier Paolo Crescenzi
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Dolfin 13 gennaio 1620 - 11 gennaio 1621 Scipione Caffarelli-Borghese I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Giovanni Dolfin {{{data}}} Scipione Caffarelli-Borghese
Note
  1. Cesarina Casanova, RATTA, Dionisio su treccani.it. URL consultato il 07-09-2021
Voci correlate