Jean Mabillon
Jean Mabillon, O.S.B. Presbitero | |
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Età alla morte | 75 anni |
Nascita | Saint-Pierremont 23 novembre 1632 |
Morte | Saint-Germain-des-Prés 27 dicembre 1707 |
Vestizione | Abbazia di Saint-Remi, 5 settembre 1653 |
Professione religiosa | 6 settembre 1654 |
Ordinazione presbiterale | Amiens, 1660 |
Jean Mabillon (Saint-Pierremont, 23 novembre 1632; † Saint-Germain-des-Prés, 27 dicembre 1707) è stato un presbitero, letterato e storico francese. Dedicò tutta la vita agli studi storici e di erudizione. È considerato il fondatore della paleografia e della diplomatica.
Cenni biografici
Nacque il 23 novembre 1632 a Saint-Pierremont nelle Ardenne, quintogenito di Estienne Mabillon, contadino e di Jeanne nata Guérin.
Ben presto notato per la sua viva intelligenza, all'età di nove anni fu inviato presso suo zio, Jean Mabillon, allora prevosto di Neuville-Day, da cui fu iniziato agli studi letterari, procurandogli anche le risorse necessarie che gli permisero di continuare gli studi. Grazie a questo poté entrare nel 1644 nel Collège des Bons Enfants. Fu pensionato presso il collegio e università, metà come studente e metà come domestico del canonico della cattedrale.
Nel 1650 il canonico lo fece entrare nel seminario diocesano. Tre anni dopo abbandonò il seminario per entrare nel benedettini di San Mauro nell'abbazia di Saint-Remi di Reims. Il 29 agosto 1653 vi fu ammesso come postulante e il 5 settembre ne vestì l'abito e il 6 settembre dell'anno seguente ne pronunciò i voti.
Divenne ben presto maestro dei novizi, ma questa attività gli procurò grossi problemi di salute e i superiori decisero nel 1656 di spostarlo in altri monasteri, con attività meno impegnative dal punto di vista intellettuale. Dopo aver peregrinato attraverso numerosi monasteri del suo ordine, fu ordinato presbitero a Amiens nel 1660, quando si trovava presso il convento di Corbie[1]. Fu poi presso il monastero di Saint-Denis a Parigi, dove poté ampliare le sue ricerche storiche, presso le biblioteche di quei monasteri. Nel 1664 fu chiamato, come aiuto bibliotecario di Luc d'Achery, nella più prestigiosa abbazia dell'ordine a Saint-Germain-des-Prés. Ben presto gli furono affiancati altri collaboratori, tra essi Claude Estiennot de la Serrée, Michel Germain e Thierry Ruinart. Dal 1667 fu posto a capo della grande impresa degli Acta Sanctorum Ordinis sancti Benedicti.
Fu poi l'autore del Vetera Analecta (1675-1685) e degli Annales ordinis sancti Benedicti (1703-1707). La sua opera più importante fu il De re diplomatica, pubblicata a partire dal 1681 in sei volumi, ritenuta l'opera fondativa della paleografia e della diplomatica moderna: il lavoro attirò l'attenzione anche di Jean-Baptiste Colbert e di Luigi XIV, per conto del quale intraprese un lungo viaggio attraverso le Fiandre, la Svizzera, la Germania e l'Italia, alla ricerca di libri e manoscritti medievali che arricchissero la biblioteca reale.[2]
L'opera del Mabillon è una diplomatica generale per tutti i tempi e per tutti i paesi, anche se ha speciale riguardo alla Francia e ai primi secoli del Medioevo. Ma è anche una diplomatica speciale per i documenti dei re franchi, utile anche oggi, almeno per il periodo merovingio. Oltre a ciò l'opera del Mabillon è importante perché pose il fondamento anche di una altra scienza, la paleografia, poiché in essa si dà la prima classificazione scientifica delle scritture, che servì da base per tutti i successivi studi paleografici.
Morì nel suo monastero il 27 dicembre 1707.
Principali opere
- Galliae ad Hispaniam lugubre nuntium ob mortem reginae Galliarum Annae Austriacae (lugubre nouvelle de la France à l'Espagne à l'occasion de la mort de la reine de France Anne d'Autriche) (1666): omaggio alla reggente Anna d'Austria per la sua morte, in riconoscenza dell'appoggio che ella donò alla sua congregazione.
- Sancti Bernardi Abbatis Primi Clarevallensis, Et Ecclesiae Doctoris, Opera Omnia (Opere di San Bernardo di Chiaravalle) (1667).
- Acta Sanctorum ordinis Sancti Benedicti (Vita dei santi benedettini), 9 volumi, Parigi, ogni volume copre un secolo a partire dalla fondazione dell'ordine nel VI secolo. Alcuni sono consultabili in rete :
- Dissertatio de Pane Eucharistico Azimo et Fermentano (Trattato sul pane eucaristico azzimo e fermentato dell'Eucaristia) (1674)[3]. Commissionata dal cardinal Giovanni Bona
- Veterum Analectum (Vol. 1 : 1675; vol. 2 : 1676; vol.3 : 1682; vol.4 : 1685).
- Brèves réflexions sur quelques règles de l'histoire, (1677) : non pubblicata in vita e ritrovata ta i suoi scritti. L'opera fu pubblicata nel 1990 da Éditions POL con introduzione e note di Blandine Kriegel.
- Animadversiones in Vindicias Kempenses a R.R... canonico regulari congregationis gallicanae adversus dom P.Delfau, monachus Benedictinus Sancti Mauri (1677).
- De re diplomatica (1681).
- Méthode pour apprendre l'histoire (1684).
- De liturgia gallicana libri III (1685).
- Museum italicum seu collectio veterum scriptorum ex bibliothecis italicis eruta a d. Johanne Mabillon, et d. Michaele Germain (1686), 2 volumi : memorie del suo viaggio in Italia.
- Sancti Bernardi, Abbatis Priopprii Clarevallensis Opera Omnia (Opere di San Bernardo di Chiaravalle) (1690) : seconda edizione, migliorata e completata.
- Traité des études monastiques (1691), online.
- Réflexions sur la Réponse de M. l'Abbé de la Trappe (1692), online.
- Praefatio generalis in editionem operum S. Augustini (Prefazio all'edizione delle opere di Sant'Agostino) 1701.
- La mort chrétienne sur le modèle de celle de Notre-Seigneur Jésus-Christ et de plusieurs saints et grands personnages de l'Antiquité, le tout extrait des originaux, 1702, online.
- Annales Ordinis Sancti Benedicti occidentalium monachorum patriarchae, 6 vol., Parigi, 1703-1739; 4 vol. pubblicati durante la sua vita 1703, 1704, 1706, 1707; il tomo 5 del 1713 (online).
- Supplementum (a De re diplomatica) (1704).
- Dissertation sur le culte des saints inconnus (1705).
Note | |
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