Libro di Naum

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Libro di Naum
St. Naum Monastery 49.JPG

Il profeta Naum
Sigla biblica Na
Titolo originale {{{titolo originale}}}
Lingua originale ebraico
Autore Naum (profeta)
Datazione VII secolo a.C.
Ambientazione Geografica Ninive
Ambientazione Storica VII secolo a.C.

Il libro di Naum si apre con un salmo sulla collera di JHWH contro i cattivi e con sentenze profetiche che appongono il castigo di Assur e la salvezza di Giuda (1,2-2,3); ma il soggetto principale, indicato dal titolo, è la rovina di Ninive, annunziata e descritta con una potenza di evocazione che fa di Naum uno dei più grandi poeti di Israele (2,4-3,19). Non c’è ragione per negargli il salmo e gli oracoli dell’inizio, che formano una buona introduzione a questo terribile quadro.

Si è sostenuto, ma senza prove sufficienti, che questa introduzione (o tutto il libro) aveva un’origine cultuale o, almeno, era stata utilizzata nella liturgia del tempio. La profezia è un po’ anteriore alla presa di Ninive del 612 a.C.. Vi si sente fremere tutta la passione di Israele contro il nemico ereditario, il popolo di Assur; con essa si intendono cantare le speranze che risveglia la sua caduta. Ma, attraverso questo nazionalismo violento, che non sospetta neppur lontanamente le esigenze del vangelo e nemmeno l’universalismo della seconda parte di Isaia, si esprime un ideale di giustizia e di fede: la rovina di Ninive è un giudizio di Dio, che punisce il nemico del piano divino (1,11; 2,1), l’oppressore di Israele (1,12-13) e di tutti i popoli (3,1-7).

Il libro di Naum ha dovuto alimentare le speranze umane di Israele verso il 612 a.C., ma la gioia fu di breve durata e la rovina di Gerusalemme seguì di poco quella di Ninive. Il senso del messaggio si allarga e si approfondisce allora e Is 52,7 riprende l’immagine di 2,1 per descrivere l’avvento della salvezza.

Si sono ritrovati a Qumran i frammenti di un commento di Naum, che applicava arbitrariamente i detti del profeta ai nemici della comunità.

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