Manuel Quintano Bonifaz
Manuel Quintano Bonifaz Vescovo | |
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Età alla morte | 78 anni |
Nascita | Briviesca 1696 |
Morte | Madrid 18 dicembre 1774 |
Nominato arcivescovo | 20 gennaio 1749 |
Consacrazione vescovile | 16 marzo 1749 dal card. Enrico Enríquez |
Incarichi ricoperti | |
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Manuel Quintano Bonifaz (Briviesca, 1696; † Madrid, 18 dicembre 1774) è stato un vescovo e inquisitore spagnolo.
Cenni biografici
Manuel nacque a Briviesca (Burgos) nel settembre del 1696 (secondo altre fonti nel 1696 o 1699), da Juan Quintano e Juana Bonifaz. Ricevette il battesimo il 18 settembre di quell'anno con i nomi di Manuel Jacinto.[1]
Dopo brillanti studi all'Università di Salamanca, dove ottenne un dottorato in teologia, fu quindi canonico della cattedrale di Lugo. Nel 1723 fu incardinato a Madrid e dal 1726 fu confessore presso il Monastero reale dell'Incarnazione. Nel 1728 fu nominato confessore reale e assistente spirituale dell'infante Filippo I di Parma. Fu anche confessore del re di Spagna Ferdinando VI. Questi, come già il padre Filippo V, ogni volta che dovevano ricoprire qualche ufficio ecclesiastico, chiedevano il parere dei loro confessori, i quali allo stesso tempo ricoprivano la carica di direttori generali della Biblioteca Nacional de España.
Nel 1749 fu nominato vescovo ausiliare di Toledo e arcivescovo a titolo personale della sede titolare di Farsala. Fu consacrato il 16 marzo dall'allora nunzio apostolico mons. Enrico Enríquez, co-consacratori i vescovi Juan Antonio Pérez Arellano (Ch) e Andrés Núñez Monteagudo (Ch).
Ebbe come sostituto nella carica di confessore del re padre Francisco Rávago, che svolse quella funzione quando la corona di Spagna siglò un concordato con la Santa Sede nel 1753, che conferì alla Corona il patrocinio quasi universale dei più importanti benefici ecclesiastici.
Dal 1755 sino alla morte fu amministratore apostolico di Toledo e in quell'anno assunse anche la carica di inquisitore generale di Spagna. Durante gli anni in cui Quintano Bonifaz governò il Sant'Uffizio spagnolo, vi fu, soprattutto dopo l'ascesa al trono di Carlo III, il rafforzamento del realismo con il graduale indebolimento dell'influenza inquisitoria, i cui poteri e attribuzioni si stavano spostando verso i canali della giustizia laica. Carlo III adottò misure energiche contro l'inquisitore.
L'opera del sacerdote francese François-Philippe Mésenguy, Exposition de la doctrine Chétienne, meglio conosciuto come Catechismo (1748), fu condannata da papa Clemente XIII nel suo breve In Dominico agro pubblicato il 14 giugno 1761. Quando il breve fu trasferito a Madrid, Manuel Quintano decise di pubblicarlo il 9 agosto, nonostante il giorno prima il monarca, consigliato dal suo confessore Eleta e dal segretario di Stato Ricardo Wall, gli avesse consigliato di non farlo. A seguito della pubblicazione l'inquisitore fu esiliato nel monastero benedettino a Sopetrán, non lontano dalla Corte. Manuel Quintano fu riammesso nelle sue funzioni, dopo aver chiesto la grazia reale, il 2 settembre seguente. In conseguenza di questo incidente fu emanato l' exequatur del 18 gennaio 1768, provvedimento con il quale il re concedeva o negava la pubblicazione e l'attuazione delle disposizioni papali e di quelle delle autorità ecclesiastiche nazionali.
Carlo III si oppose ad ogni sorta di arbitrarietà da parte dell'Inquisizione, ordinando all'arcivescovo di Farsalo di limitare la sua azione solo ai crimini di eresia e apostasia. Poco prima di morire si dimise come Inquisitore Generale. Gli successe il vescovo di Salamanca, Felipe Bertrán.
Manuel Quintano morì a Madrid il 18 dicembre 1774.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Farsalo | Successore: | |
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Alvaro Mendoza Caamaño y Sotomayor | 20 gennaio 1749 - 18 dicembre 1774 | Juan Moya (Ch), O.F.M. |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Francisco Pérez de Prado y Cuesta (Ch) | 11 agosto 1755 - 18 dicembre 1774 | Felipe Beltrán (Ch) |
Predecessore: | Bibliotecario della Biblioteca Nacional de España | Successore: | |
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Francisco Rábago y Noriega | 11 agosto 1755 - 11 agosto 1761 | Juan Manuel de Santander |
Note | |
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