Nicolò Ciafaglione

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Nicolò Ciafaglione
Arcivescovo
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al secolo
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
'

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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 72 anni
Nascita Alcamo
22 agosto 1716
Morte Messina
3 novembre 1789
Sepoltura Cattedrale di Santa Maria Assunta, Messina
Conversione
Appartenenza Diocesi di Mazara del Vallo
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 21 dicembre 1755
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Nominato arcivescovo 20 marzo 1780 da Pio VI
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Consacrazione vescovile 7 maggio 1780 dall'arc. Francesco Ferdinando Sanseverino
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Creazione
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Incarichi ricoperti Arcivescovo di Messina
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Nicolò Ciafaglione (Alcamo, 22 agosto 1716; † Messina, 3 novembre 1789) è stato un arcivescovo italiano.

Biografia

Nicolò Ciafaglione era duca di Villabuona, il figlio maggiore del duca Ignazio e della duchessa Donna Flavia Fraccia di Alcamo; fin da piccolo si dedicò allo studio dei classici ed era appassionato agli studi umanistici. Entrò quindi nel Collegio Carolino di Palermo, dove diventò Principe dell'Accademia degli Argonauti, che era stata fondata nel 1731 dai Padri Gesuiti.

Nell’aprile del 1747 prese in moglie la giovane Maddalena Alberti, figlia di Francesco, capitano dell'esercito tedesco, ma il matrimonio finì molto presto e così Nicola si avviò alla carriera ecclesiastica.

Ministero episcopale

Dopo avere conseguito la laurea in in utroque iure, ebbe diversi incarichi a Palermo, fu anche Inquisitore Consultore del Santo Uffizio e nel 1780 Papa Pio VI lo nominò Vescovo metropolita dell'Arcidiocesi di Messina.

Ciafaglione fu consacrato arcivescovo il 7 maggio 1780 a Palermo, e il 29 maggio seguente prese possesso della Arcidiocesi di Messina. Come pastore si mostrò saggio, probo e generoso, oltre che preparato dal punto di vista culturale.

Queste sue doti risultarono evidenti soprattutto in occasione del terremoto di Messina del 1783 che distrusse parzialmente il Duomo, il Palazzo Reale, il Seminario e l'Arcivescovado, assieme ad altri edifici religiosi ed abitazioni civili. Nonostante fosse in visita pastorale a Milazzo, l'Arcivescovo mandò dei soccorsi alla città e, non appena rientrato in sede, donò quanto possedeva e l'argenteria per la ricostruzione del Seminario e per aiutare le famiglie bisognose. In seguito chiese ed ottenne il permesso dal Re Ferdinando III di Sicilia di ricostruirlo accanto al Palazzo Arcivescovile: l'edificio venne poi finito sotto il suo successore mons. Gaetano Maria Garrasi (1792-1817), sul progetto dell’architetto (e presbitero) Francesco Saverio Basile.

Purtroppo, nel 1785 lo colpì una grave malattia che lo ridusse alla paralisi e gli procurò la scabbia: morì il 31 marzo 1789, e venne sepolto all'interno della Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Opere

  • Prefazione all'opera di Francesco Testa, arcivescovo di Monreale: De vita et rebus gestis Federici II Siciliae Regis; Panormus, 1775 in fol., stampata a cura del Ciafaglione e di Gregorio Speciale.
  • Epistola ad clerum populumque suum (lettera pastorale)

Genealogia episcopale

Predecessore: Arcivescovo di Messina Successore: BishopCoA PioM.svg
Scipione Ardoino Alcontres C.R. 20 marzo 1780 - 3 novembre 1789 Francesco Paolo Perremuto, O.S.B.
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con
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Scipione Ardoino Alcontres C.R. {{{data}}} Francesco Paolo Perremuto, O.S.B.
Bibliografia
  • F.M. Mirabella, Cenni degli alcamesi rinomati in lettere, arti, armi e santità, Editore: tip. Gaetano Surdi, Alcamo, 1876, pp. 184-185
  • Tommaso Papa, Memorie storiche del clero di Alcamo, ediz.Accademia di studi Cielo d'Alcamo , Alcamo 1968
  • Caio Domenico Gallo, Annali della città di Messina, a cura di Gaetano Oliva, vol. 5, Messina 1892, pp. 225 s.
Voci correlate
Collegamenti esterni