Salvatore Asta
Salvatore Asta Arcivescovo | |
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Età alla morte | 89 anni |
Nascita | Alcamo 17 gennaio 1915 |
Morte | 30 dicembre 2004 |
Appartenenza | Diocesi di Mazara del Vallo |
Ordinazione presbiterale | 25 luglio 1938 |
Nominato arcivescovo | 13 ottobre 1962 da Giovanni XXIII |
Consacrazione vescovile | 29 marzo 1962 dal card. arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Salvatore Asta (Alcamo, 17 gennaio 1915; † 30 dicembre 2004) è stato un arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Biografia
Nato ad Alcamo, provincia di Trapani e nella diocesi di Mazara del Vallo, il 17 gennaio 1915, da Stefano e Ignazia Orlando.
Formazione e attività diplomatica
Seguì gli studi di Filosofia e Teologia presso il Seminario Vescovile di Mazara del Vallo, dove fu ordinato presbitero il 25 luglio 1938. Nel 1939 iniziò gli studi presso il Pontificio Seminario Romano per gli Studi Giuridici, frequentando la facoltà di Diritto presso la Pontificia Università Lateranense, laureandosi in diritto civile e canonico col massimo dei voti. Argomento della tesi, antesignano per quei tempi, fu: La ricerca della paternità attraverso l'analisi dei gruppi sanguigni - Conclusioni Scientifiche e Rilevanze Giuridiche.[1]
Dopo avere perfezionato i suoi studi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica e acquisito il Diploma in Diplomazia, nel mese di ottobre 1943, ha iniziato il servizio nella Segreteria di Stato, prima in qualità di Addetto e in seguito come Segretario. Nel 1941 era diventato Segretario della Nunziatura di Bogotá; tornato a Roma, continuò a operare presso la Segreteria di Stato fino al mese di luglio 1951 e a prestare servizio come presbitero e assistente spirituale dei Gruppi di Rinascita Cristiana. Monsignor Asta è stato anche uno dei fautori degli Incontri o Salotti Pro-Sanctitade.[1]
Nello stesso mese di luglio 1951, ebbe la nomina di Uditore, poi Consigliere e Incaricato di Affari, presso la Nunziatura apostolica per il Belgio e Lussemburgo. In seguito, prese parte come Prelato del Sommo Pontefice, alla Missione Pontificia che ebbe l'incarico di consegnare la Rosa d'Oro, concessa da Papa Pio XII a Sua Altezza Reale la Gran Duchessa Carlotta di Lussemburgo. Nel 1959 partecipò alla Missione Pontificia a Bruxelles, inviata da Papa Giovanni XXIII, per le nozze fra Re Baldovino e la Regina Fabiola; detta missione era presieduta dal cardinale Giuseppe Siri, in qualità di Legato Pontificio.[1]
Ministero episcopale
Il 13 ottobre 1962 fu nominato da Giovanni XXIII arcivescovo titolare di Aureliopoli di Lidia e Delegato Apostolico per l'Indocina. Fu consacrato il 25 novembre dello stesso anno nella cappella del Pontificio Collegio Urbano "de Propaganda Fide" da parte del cardinale Amleto Giovanni Cicognani, Cardinale vescovo di Frascati, assistito da Antonio Samorè, arcivescovo titolare di Ternobus e Pierre Martin Ngô-Dinh-Thuc(ch), Arcivescovo di Huê[2]. Alla cerimonia, oltre a diversi alti prelati e autorità civili, erano presenti diversi rappresentanti del Corpo Diplomatico, fra cui gli ambasciatori di Argentina e Belgio e i Consiglieri delle ambasciate del Perù e del Vietnam presso il Quirinale.[1]
Ricoprì gli incarichi di delegato apostolico per il Vietnam (1962-1964), Internunzio apostolico in Iran (1964-1969) e di Pro-nunzio apostolico per la Turchia (1969-1984); in ultimo adempì al ruolo di nunzio apostolico per il Portogallo (dal 1984 al 1989).
Partecipò alla terza e quarta sessione del Concilio Vaticano II e inoltre lavorò sulla spiegazione delle apparizioni di Fátima.
Morte
Ritiratosi nel 1989 per raggiunti limiti d'età, morì il 30 dicembre 2004.[2]
Attività in Vietnam
Monsignor Asta, nunzio apostolico in Vietnam dal 1963 al 1964, ebbe un rapporto fattivo con l'ambasciatore Giovanni D'Orlandi il quale nutriva ammirazione per il lavoro svolto dall'arcivescovo contro l'identificazione fra Chiesa vietnamita e il regime del cattolico Ngô Đình Diệm.[3]
D'Orlandi cercava una soluzione che stabilizzasse il regime di Diem per contrastare il Comunismo;[4] nei mesi di agosto e settembre 1963, pochi mesi prima del colpo di stato che destituì Diem, Mons. Asta venne sostenuto attivamente dall'ambasciatore italiano nella sua opera di mediazione. Il Vaticano aveva autorizzato il nunzio apostolico a favorire la cosiddetta soluzione Diem senza Nhue,[3] che prevedeva l'estromissione del fratello Nhu dal potere, come desideravano gli Stati Uniti.
La mediazione però non ebbe successo a causa dell'opposizione di Diem e del fratello (sostenuti dalla Francia di De Gaulle);[4] il 3 novembre 1963 Diem e il fratello vennero uccisi dai golpisti (sostenuti dagli Stati Uniti), ma la Chiesa riuscì a evitare che i cattolici vietnamiti fossero travolti dalla caduta del regime.[3] La guerra in Vietnam si concluse solamente il 30 aprile 1975, allorché le truppe americane abbandonarono Saigon, lasciandola in mano ai vietcong vittoriosi.[5]
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe-Sigismond (Jean-François) Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani
- Arcivescovo Salvatore Asta
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Aureliopoli di Lidia (con dignità di arcivescovo) |
Successore: | |
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Giovanni de Oliveira Matos Ferreira | 13 ottobre 1962-30 dicembre 2004 | vacante |
Predecessore: | Delegato apostolico in Vietnam | Successore: | |
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Mario Brini | 13 ottobre 1962 - 1964 | Angelo Palmas |
Predecessore: | Pro-nunzio apostolico in Iran (Internunzio apostolico fino al 1966) |
Successore: | |
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Vittore Ugo Righi (Internunzio apostolico) |
23 marzo 1964-7 giugno 1969 | Paolino Limongi |
Predecessore: | Amministratore apostolico di Costantinopoli | Successore: | |
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Saverio Zupi | 7 giugno 1969-15 novembre 1974 | Gauthier Pierre Georges Antoine Dubois (vicario apostolico) |
Predecessore: | Pro-nunzio apostolico in Turchia | Successore: | |
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Saverio Zupi | 7 giugno 1969 - 1984 | Sergio Sebastiani (nunzio apostolico) |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Portogallo | Successore: | |
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Sante Portalupi | 1984 - 1989 | Luciano Angeloni |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Aureliopoli di Lidia
- Delegati apostolici per l'Indocina
- Nunzi apostolici per l'Iran
- Amministratori apostolici di Costantinopoli
- Nunzi apostolici per la Turchia
- Nunzi apostolici per il Portogallo
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