Numeri
Numeri | |
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Giovanni A. Carlone, Mosè innalza il sepente di bronzo (XVII secolo), affresco; Assisi, Cattedrale di San Rufino | |
Sigla biblica | Nm |
Lingua originale | ebraico |
Autore | Anonimo |
Ambientazione Geografica |
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Ambientazione Storica | XIII secolo a.C. |
Personaggi principali: | |
Libro precedente | Esodo, Levitico |
Il libro dei Numeri fa parte del Pentateuco, la collezione dei cinque libri che aprono l'Antico Testamento.
Viene così chiamato dalla traduzione greca dei LXX perché contiene molti e lunghi elenchi dei censimenti degli Israeliti. Nella Bibbia ebraica è invece intitolato Nel deserto perché narra appunto la storia degli Israeliti che lasciano il Sinai, dopo il dono della Legge a Mosè, e si dirigono verso la conquista della Terra promessa, trascorrendo quaranta lunghi anni nel deserto. Gli ultimi capitoli narrano gli avvenimenti del popolo di Dio nella regione di Canaan, cioè la Terra promessa.
Il tema di base unificante del libro è il deserto.
Un possibile schema del libro è:
- gli Israeliti nel deserto del Sinai (1,1-10,10)
- dal Sinai ai confini del territorio di Moab (10,11-21,35)
- la vita sull'altipiano di Moab (22,1-36,13)
Questo libro è praticamente la continuazione dell'Esodo e del Levitico; in esso risaltano tutta l'umanità e i limiti del popolo di Dio che alternano sentimenti di fiducia e dubbio, coraggio e viltà, grandezza e miseria, e nonostante tutto continua ad essere profondamente amato, prediletto e scelto da Dio.
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