Basilica dei Santi Pietro e Paolo (Roma)

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1leftarrow.png Voce principale: Chiese di Roma.
Basilica dei Santi Pietro e Paolo
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Roma EUR basilica santi Pietro e Paolo.jpg
Roma, Basilica dei Santi Pietro e Paolo (1939-1955)
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio


Regione ecclesiastica Lazio

Provincia Roma
Comune Stemma Roma
Località
Diocesi Roma
Vicariatus Urbis
Religione Cattolica
Indirizzo Piazzale dei Santi Pietro e Paolo, 8
00144 Roma (RM)
Telefono +39 06 5926166
Fax +39 06 54222133
Posta elettronica santipietroepaolo@diocesidiroma.it
info@santipietroepaoloroma.it
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà Ordine dei Frati Minori Conventuali
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione basilicale
Dedicazione San Pietro apostolo
San Paolo apostolo
Vescovo
Sigla Ordine qualificante O.F.M. Conv.
Sigla Ordine reggente O.F.M. Conv.
Fondatore Ente Autonomo Esposizione Universale Roma (EUR)
Data fondazione 1939
Architetti

Arnaldo Foschini
Tullio Rossi
Costantino Vetriani
Alfredo Energici
Vittorio Grassi
Nello Ena
Alfredo Foschini
Aristide Giannelli

Stile architettonico Razionalismo
Inizio della costruzione aprile 1939
Completamento 1955
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa {{{Scomparsa}}}
Data di inaugurazione cardinale vicario Clemente Micara
Inaugurato da 3 luglio 1955
Data di consacrazione 29 giugno 1966
Consacrato da cardinale Franjo Šeper
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo Santi Pietro e Paolo a Via Ostiense (titolo cardinalizio)
Strutture preesistenti Oratorio dei santi Pietro e Paolo
Pianta croce greca
Tecnica costruttiva
Materiali travertino
Data della scoperta {{{Data scoperta}}}
Nome scopritore {{{Nome scopritore}}}
Datazione scavi {{{Datazione scavi}}}
Scavi condotti da {{{Scavi condotti da}}}
Altezza Massima 114,60 m
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo
Altezza Navata 72 m
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine
Iscrizioni D[eo] O[ptimo] M[aximo], IN HONOREM BEATORUM APOSTOLORUM PETRI ET PAOLI / O FELIX ROMA, QUAE TANTORUM PRINCIPUM PURPURATA PRETIOSO SANGUINE.
Marcatura stemma di papa Pio XII
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
41°50′02″N 12°27′33″E / 41.83384, 12.45923 Stemma Roma
Mappa di localizzazione New: Roma
Basilica dei SS. Pietro e Paolo
Basilica dei SS. Pietro e Paolo
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Pietro
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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La Basilica dei Santi Pietro e Paolo è una chiesa di Roma, situata nella periferia meridionale della città, che sorge nel punto più elevato del quartiere dell'EUR (Esposizione Universale Roma). È senza dubbio una delle chiese più note tra quelle della "Roma moderna", contraddistinta dalla grande cupola che si staglia nel cielo.

Storia

Dalla fondazione a oggi

La chiesa è stata costruita dall'Ente Autonomo Esposizione Universale Roma (EUR) nel luogo ove preesisteva un oratorio, dedicato ai santi Pietro e Paolo apostoli, di proprietà dell'Arciconfraternita della SS.ma Trinità dei Pellegrini.

Il progetto fu elaborato nel 1938 dall'architetto Arnaldo Foschini (1884-1968), a cui erano affiancati Tullio Rossi (1903-1995), Costantino Vetriani (1885-1968), Alfredo Energici, Vittorio Grassi e Nello Ena e gli ingegneri Alfredo Foschini e Aristide Giannelli (1888-1970) come collaboratori.

I lavori di costruzione iniziarono nel 1939, ma rallentarono subito a causa dell'ingresso italiano nella Seconda guerra mondiale, finché non furono sospesi del tutto per un bombardamento che colpì il cantiere nel 1943.[1] Il 10 settembre dello stesso anno la Basilica in costruzione fu teatro di alcuni scontri tra i soldati italiani e quelli tedeschi che si dirigevano verso il centro di Roma. I lavori ripresero nel 1953 e furono portati a termine nel 1955, quando la chiesa venne inaugurata il 3 luglio del medesimo anno dal cardinale vicario Clemente Micara (1879-1965).

L'8 dicembre 1958 divenne sede parrocchiale, eretta con il decreto Quae maiori del cardinale vicario Clemente Micara e affidata ai Frati Minori Conventuali, i quali ne avevano già ottenuto l'ufficiatura dal predecessore Francesco Marchetti Selvaggiani (1871-1951).

La chiesa fu consacrata il 29 giugno 1966 dal cardinale Franjo Šeper (1905-1981) e l'anno seguente, il 29 aprile 1967 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di Basilica minore.[2]

Nel 2007 a causa di alcuni cedimenti, è stata sottoposta a importanti interventi di restauro e consolidamento che hanno interessato anche i solai degli ambienti circostanti l'aula liturgica, le coperture piane, il pavimento interno ed esterno e la gradinata d'accesso.

Titolo cardinalizio

La chiesa è sede del titolo cardinalizio di Santi Pietro e Paolo a Via Ostiense, istituito il 5 febbraio 1965 da papa Paolo VI: l'attuale titolare è il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno.

Descrizione

Basilica dei Santi Pietro e Paolo (interno)

Esterno

Cordonata e contesto urbanistico

Si accede alla Basilica per un'ampia cordonata, che unisce il piazzale della chiesa al sottostante viale Europa, al cui termine sono collocate due statue monumentali, in travertino, raffiguranti:

La chiesa venne concepita come punto di riferimento visivo ed emblema religioso dell'EUR, oltre che per l'impostazione monumentale si caratterizza, infatti, per l'armoniosa composizione e per la purezza dei volumi stereometrici; si inserisce, per questo, perfettamente nel contesto del quartiere progettato per l'E42, l'esposizione universale di Roma mai avvenuta per lo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Cupola e facciata

La pianta a croce greca presenta quattro avancorpi - sormontati da terrazze e sui quali si aprono alti nicchioni - che sorreggono la cupola emisferica,[5] in cemento armato, poggiante su un tamburo circolare aperto da otto oculi e ricoperta da un rivestimento a squame di ardesia. Sulla cuspide della lanterna, nella sommità della cupola, è collocata una scultura raffigurante:

Nella terrazza dell'avancorpo frontale sono collocati:

  • sulla fronte, iscrizione dedicatoria:
« D[eo] O[ptimo] M[aximo], IN HONOREM BEATORUM APOSTOLORUM PETRI ET PAOLI / O FELIX ROMA, QUAE TANTORUM PRINCIPUM PURPURATA PRETIOSO SANGUINE. »

Nicchioni e portale d'ingresso

I quattro nicchioni esterni sono decorati con rilievi, in travertino, che presentano nelle pareti laterali, Simboli e allegorie (1940) di Francesco Coccia, mentre nelle pareti di fondo Episodi della vita di san Pietro e san Paolo, accompagnati da un'iscrizione con un passo correlato a commento. I quattro rilievi raffigurano:

(LA) (IT)
« TU ES PETRUS, E SUPER HANC PETRAM AEDIFICABO ECCLESIAM MEAM ET TIBI DABO CLAVES REGNUM COELORUM. » « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. A te darò le chiavi del regno dei cieli»
« SCIT TIBERINA PALUS, QUAE FLUMINE LAMBITUR PROPINQUO, BINIS DICATUM CAESPITEM TROPHAEIS, ET CRUCIS ET GLADII TESTIS. »
(LA) (IT)
« ET DECIDI IN TERRAM ET AUDIVI VOCEM DICENTEM MIHI: SAUL, SAUL, QUID ME PERSEQUERIS? EGO AUTEM RESPONDI: QUIS ES, DOMINE? » « Caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Risposi: Chi sei, o Signore»
(LA) (IT)
« CUM ESSES IUNIOR, CINGEBAS TE... CUM SENUERIS, EXENDES MANUS TUAS, ET ALIUS TE CINGET ET DUCET, QUA NON VIS. » « Quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo (...); ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. »

Sull'avancorpo orientale, si trova il grande portale d'ingresso, sormontato dallo stemma di papa Pio XII, che presenta:

Interno

L'interno, spoglio, che s'impone per l'equilibrio degli spazi, è dominato dalla cupola decorata sulla calotta con un motivo a croci e riquadri a rilievo in stucco,[6] e sul tamburo con rilievi in marmo degli Evangelisti:

Presbiterio e altare maggiore

Basilica dei Santi Pietro e Paolo, cupola (interno)

Nel presbiterio si possono ammirare:

Bracci laterali

Nei due bracci laterali della chiesa si trovano altrettante pregevoli cappelle:

Battistero e sacrestia

Sul lato destro si aprono due interessanti ambienti:

Note
  1. La Basilica dei SS. Pietro e Paolo è uno dei pochi edifici del progetto E42 terminati, anche se non completamente, allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
  2. Basiliche minori in Italia
  3. La statua di San Pietro fu messa in opera nel 1957. Questa è però la seconda versione della scultura che sostituì quella eseguita nel 1941 che il 27 settembre 1942 fu distrutta da un violento uragano che colpì l'intera zona a sud di Roma.
  4. La statua di San Paolo venne ultimata nel 1943, ma la mancata costruzione del piedistallo ritardò la sua collocazione fino al giugno 1955 in occasione dell'apertura al culto della basilica.
  5. La cupola di 32 metri di diametro è la seconda più alta di Roma (114,60 metri), dopo quella della Basilica di San Pietro che raggiunge i 137 metri. Il progetto iniziale prevedeva che questa dovesse assumere una colorazione giallo oro per far sì che si distinguesse cromaticamente dagli altri edifici del'EUR, ma gli architetti alla fine optarono per una copertura con elementi grigi in ardesia che si adattavano maggiormente al resto dell'edificio e al contesto urbanistico.
  6. Nel progetto originale la cupola doveva essere rivestita all'interno da una decorazione a cassettoni, mentre l'alto tamburo circolare doveva essere ricoperto internamente da dipinti murali, ad affresco, che non furono mai realizzati.
Bibliografia
  • Massimo Alemanno, Le chiese di Roma moderna, vol. III, Armando, Roma, 2006, pp. 34-38, ISBN 9788860811479
  • Maurizio Calvesi, Enrico Guidoni, Simonetta Lux (a cura di), Urbanistica, architettura, arte e decorazione, in E 42: utopia e scenario del regime, vol. 2, Marsilio, Venezia, 1987
  • Emilio Gentile, Fascismo di pietra, Laterza, Bari, 2007
  • Nullo Pirazzoli, Arnaldo Foschini. Didattica e gestione dell'architettura in Italia nella prima metà del Novecento, Faenza Editric, Faenza, 1979
  • Claudio Rendina, Le Chiese di Roma. Storia e segreti, col. "Tradizioni italiane", Newton & Compton, Roma, 2017, p. 291, ISBN 9788854188358
  • Touring Club Italiano (a cura di), Roma, col. "Guide Rosse", Touring, Milano, 2005, p. 835, ISBN 9770390107016
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 4 aprile 2020 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.