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Francesco Marchetti Selvaggiani (Roma, 1º ottobre 1871; † Roma, 13 gennaio 1951) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano, decano del Collegio cardinalizio.
Biografia
La formazione e il ministero sacerdotale
Nacque il 1º ottobre 1871 a Roma, da Vincenzo Marchetti-Selvaggiani e Valeria Caretti.
Compì gli studi all'Almo Collegio Capranica e alla Pontificia Università Gregoriana a Roma, dove era compagno di classe di Eugenio Pacelli, futuro cardinale e Papa Pio XII.
Fu ordinato presbitero il 4 aprile 1896 a Roma, da Francesco di Paola Cassetta, Patriarca latino titolare di Antiochia, vicegerente della diocesi di Roma. Entrato a servizio della Sacra Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, esercitò come uditore presso le nunziatura apostolica negli Stati Uniti d'America e Nunziatura apostolica in Germania; fu in seguito attivo nella curia romana. Il 25 dicembre 1914 fu nominato Cameriere segreto soprannumerario di Sua Santità[1] e in seguito Prelato domestico di Sua Santità il 7 luglio 1915. Su richiesta delle autorità federali e della Santa Sede, dal luglio 1915 fino al 1918 fu inviato straordinario in Svizzera per l'assistenza ai feriti e ai prigionieri di guerra durante la prima guerra mondiale. Il 26 settembre 1917 fu nominato Protonotaio apostolico.
Ministero episcopale
Il 16 febbraio 1918 fu nominato da Benedetto XV arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria e contemporaneamente Internunzio apostolico in Venezuela. Fu consacrato il 14 aprile 1918 nella cappella del Pontificio Collegio Pio Latinoamericano a Roma, dal cardinale Pietro Gasparri, Cardinale Segretario di Stato, co-consacranti Carlo Pietropaoli(ch), arcivescovo titolare di Calcide e Bonaventura Cerretti, arcivescovo titolare di Corinto, segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari.
Divenne Nunzio apostolico in Venezuela il 21 maggio 1920 fino al 4 dicembre dello stesso anno, quando fu nominato Nunzio apostolico in Austria. Il 15 dicembre 1922 divenne Segretario della Congregazione di Propaganda Fide: carica che ricoprì fino al 30 giugno 1930. Nel 1925 fu incaricato dell'organizzazione dell'Esposizione Missionaria Vaticana, progettata come un evento speciale per celebrare l'Anno Santo. Nel 1929 fu Legato Pontificio inviato all'incoronazione del Negus d'Etiopia, Haile Selassie.
Cardinalato
Creato cardinale da Pio XI nel concistoro del 30 giugno 1930, ricevette il titolo di Cardinale presbitero di Santa Maria Nuova, il 3 luglio successivo. Il 9 maggio 1931 fu nominato Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Vicario Generale di Sua Santità per la Città di Roma e Distretto e dal 26 maggio dello stesso anno Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano. Divenne Cardinale vescovo di Frascati il 15 giugno 1936 e fu Cardinale legato per l'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano il 1º aprile 1933.
Partecipò al conclave del 1939 che elesse Papa Pio XII. Fu segretario della Congregazione del Sant'Uffizio dal 30 aprile 1939 fino alla sua morte.
Il 16 febbraio 1948 optò per il titolo di Cardinale Vescovo di Ostia, propria del Decano del Collegio cardinalizio, conservando la Sede suburbicaria di Frascati. Fu Prefetto della Congregazione del Cerimoniale dal 16 febbraio 1948.
Morte
Morì il 13 gennaio 1951, quando aveva appena celebrato la messa nella cappella privata del suo appartamento nel Palazzo del Sant'Uffizio: stava entrando nel suo studio e fu colpito da una trombosi cerebrale. L'arcivescovo Alfredo Ottaviani, assessore al Sant'Uffizio, lo raggiunse in tempo per amministrare l'estrema unzione. Successivamente si recò in Vaticano per informare il Papa.
Fu sepolto nel Cimitero del Verano, a Roma.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
- ↑ Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1915, op. cit., p. 60
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Bibliografia |
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Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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