Bernardo de Rojas y Sandoval
Bernardo de Rojas y Sandoval Cardinale | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Aranda de Duero 20 aprile 1546 |
Morte | Madrid 7 dicembre 1618 |
Sepoltura | Cattedrale di Toledo, Cappella del Sagrario. |
Ordinazione presbiterale | Non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 8 gennaio 1586 da papa Sisto V |
Nominato arcivescovo | 19 aprile 1599 da papa Clemente VIII |
Consacrazione vescovile | Toledo, 20 aprile 1586 dal card. Rodrigo de Castro Osorio |
Creato Cardinale |
3 marzo 1599 da Clemente VIII (vedi) |
Cardinale per | 19 anni, 9 mesi e 4 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Bernardo de Rojas y Sandoval (Aranda de Duero, 20 aprile 1546; † Madrid, 7 dicembre 1618) è stato un cardinale e vescovo spagnolo.
Cenni biografici
Nacque a Aranda de Duero nella diocesi di Osma-Soria (Spagna) il 20 aprile 1546, secondogenito dei nove figli di Hernando de Rojas y Sandoval e della moglie María Chacón de Guevara. Ricevette il battesimo lo stesso giorno. Poiché suo padre ricoprì vari incarichi palatini, la sua famiglia condusse una vita itinerante in varie città spagnole.
Bernardo fu accolto nella casa dei duchi di Lerma, Francisco Gómez de Sandoval e Isabel de Borja, con i quali visse a Buitrago e Tordesillas. Quando la coppia ebbe un figlio, il futuro duca di Lerma, Bernardo andò a vivere con suo zio mons. Cristóbal de Rojas y Sandoval,[1] allora vescovo a Oviedo.
Formazione e attività
Grazie all'appoggio finanziario dello zio poté intraprendere gli studi universitari e fu orientato alla carriera ecclesiastica ricevendo la tonsura ecclesiastica nel 1555, nel palazzo episcopale di Oviedo da suo zio, Cristóbal de Rojas y Sandoval, vescovo di Oviedo, il 13 novembre 1555, per consentirgli di ottenere benefici ecclesiastici.
Bernardo era zio del cardinale Francisco Gómez Rojas de Sandoval, duca di Lerma, e lontano parente del cardinale Baltasar Moscoso y Sandoval. Dopo la sua elevazione al cardinalato invertì l'ordine dei suoi cognomi per compiacere suo nipote che aveva proposto e sostenuto la sua promozione.
Studiò all'Università di Alcalá de Henares dove conseguì il Baccellierato il 18 giugno 1566, la licenza il 25 ottobre 1567 e il dottorato in arte il 3 novembre 1567. Fu nominato canonico della cattedrale di Siviglia il 4 giugno 1574 e suddiacono nel monastero reale di San Lorenzo dell'Escorial il 5 giugno 1576 e poi arcidiacono di Ecija, arcidiocesi di Siviglia; e anche, governatore dell'arcidiocesi nonostante la sua giovane età. Durante questo periodo frequentò l'Università di Salamanca laureandosi in teologia il 24 luglio 1576. I lunghi anni della sua preparazione universitaria sono giustificati da una salute molto cagionevole e da grossi problemi di vista, per questo motivo ottenne una dispensa dalla lettura dell'ufficio divino.
Ministero episcopale
Bernardo ottenne il titolo di marchese di Denia e su proposta del re Felipe II di Spagna fu nominato vescovo di Ciudad Rodrigo l'8 gennaio1586 e consacrato il 20 aprile 1586 a Siviglia, dal cardinale Rodrigo de Castro, arcivescovo di Siviglia.
Trasferito alla sede di Pamplona il 16 marzo 1588. Celebrò un sinodo nel 1590 per applicare le disposizioni del Concilio di Trento. Trasferito alla sede di Jaén il 29 aprile 1596.
Cardinalato
In seguito venne nominato cardinale presbitero nel concistoro del 3 marzo 1599 e arcivescovo di Toledo (1599-1618). Ricevette la berretta rossa e il titolo di Sant'Anastasia, il 26 febbraio 1601. Non partecipò al primo conclave del 1605, che elesse papa Leone XI. Non partecipò al secondo conclave del 1605, che elesse papa Paolo V.
Nominato Primate di Spagna da papa Clemente VIII, fu anche Consigliere di Stato e dal 1608 al 1618 Inquisitore Generale. La sua presenza a Toledo non fu costante, poiché dovette occuparsi degli affari derivanti alla sua posizione di cancelliere di Castiglia, membro del Consiglio del Regno e inquisitore generale (1608), dovendo risiedere frequentemente a Madrid.
Come inquisitore generale, una volta accettato l'ufficio nel 1608 dopo ripetuti rifiuti, esercitò l'ufficio con rettitudine e prudenza. Nel 1612 pubblicò un indice dei libri proibiti ed epurati.
Sempre legato all'università di Alcalá, fu discepolo dell'umanista Ambrosio de Morales di cui compose l'epitaffio, e si distinse anche per la protezione offerta a molti letterati, tra cui Fray Luis de León, Miguel de Cervantes (che lo lodò nel "Prologo" della seconda parte di Don Chisciotte, 1615), Lope de Vega (che lo lodò ugualmente nelle sue Rime Sacre, 1614), Francisco de Quevedo e Luis de Góngora.
Nel 1606 riuscì a far traslare ad Alcalá de Henares i resti del martire san Félix de Alcalá, in precedenza conservati presso il monastero di San Zoilo de Carrión de los Condes (provincia di Palencia). Da allora sono venerati nella cattedrale magistrale dei Santi Giusto e Pastore.
Fondò ad Alcalá de Henares nel 1613 il convento cistercense di San Bernardo. L'edificio fu progettato dell'architetto Juan Gómez de Moradi.
Morì il 7 dicembre 1618 a Madrid e fu sepolto nella cappella del Tabernacolo della cattedrale di Santa María di Toledo.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Diego Espinosa Arévalo
- Cardinale Gaspar de Quiroga y Vela
- Cardinale Rodrigo de Castro Osorio
- Cardinale Bernardo de Sandoval y Rojas
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Ciudad Rodrigo | Successore: | |
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Pedro Vélez Guevara | 8 gennaio 1586 - 16 marzo 1588 | Pedro Maldonado |
Predecessore: | Vescovo di Pamplona | Successore: | |
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Pedro de Lafuente | 16 marzo 1588 - 29 aprile 1596 | Antonio Zapata y Cisneros |
Predecessore: | Vescovo di Jaén | Successore: | |
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Francisco Sarmiento Mendoza | 29 aprile 1596 - 19 aprile 1599 | Sancho Dávila Toledo |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Toledo | Successore: | |
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García de Loayza Girón | 19 aprile 1599 - 7 dicembre 1618 | Ferdinando d'Asburgo |
Predecessore: | Primate di Spagna | Successore: | |
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García de Loayza Girón | 19 aprile 1599 - 7 dicembre 1618 | Ferdinando d'Asburgo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Sant'Anastasia | Successore: | |
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Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini | 26 febbraio 1601 - 7 dicembre 1618 | Felice Centini, O.F.M.Conv. |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Juan Bautista de Acevedo | 8 luglio 1608 - 7 dicembre 1618 | Luis de Aliaga, O.P. |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Ciudad Rodrigo
- Vescovi di Pamplona
- Vescovi di Jaén
- Vescovi di Toledo
- Primati di Spagna
- Cardinali presbiteri di Sant'Anastasia
- Inquisitori generali di Spagna
- Presbiteri spagnoli
- Presbiteri del XVI secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1586
- Vescovi spagnoli
- Vescovi del XVI secolo
- Vescovi per nome
- Concistoro 3 marzo 1599
- Cardinali spagnoli
- Cardinali del XVI secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Clemente VIII
- Biografie
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- Nati il 20 aprile
- Nati nel XVI secolo
- Morti nel 1618
- Morti il 7 dicembre