Diocesi di Coimbra

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Diocesi di Coimbra
Dioecesis Colimbricensis
Chiesa latina

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vescovo Virgilio do Nascimento Antunes
Sede Coimbra

sede vacante
Coimbra

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Suffraganea dell'arcidiocesi di Braga
Regione ecclesiastica {{{regione}}}
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Stemma
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Mappa della diocesi
Nazione bandiera Portogallo
diocesi suffraganee
Coadiutore
Vicario
Provicario
generale
Ausiliari

Vescovi emeriti:

Parrocchie 270 (24 vicariati )
Sacerdoti

131 di cui 115 secolari e 16 regolari
3.778 battezzati per sacerdote

27 religiosi 262 religiose 30 diaconi
543.500 abitanti in 5.300 km²
494.950 battezzati (91,1% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Cattedrale Santissimo Nome di Gesù
Concattedrale {{{concattedrale}}}
Santi patroni Sant'Agostino
San Teotónio
Indirizzo
Rua do Brazil 45, 3030-175 Coimbra CODEX, Portuga
Coordinate geografiche
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale

Dati online 2020 ( ch )

Chiesa cattolica in Portogallo
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica

La diocesi di Coimbra (in latino: Dioecesis Colimbricensis) è una sede della Chiesa cattolica in Portogallo suffraganea dell'arcidiocesi di Braga. Nel 2019 contava 494.950 battezzati su 543.500 abitanti. È retta dal vescovo Virgilio do Nascimento Antunes.

Territorio

La diocesi comprende tutto il distretto di Coimbra (ad eccezione della frazione di São Gião di Oliveira do Hospital); il comune di Mealhada, nel distretto di Aveiro; Mortágua, nel distretto di Viseu; Alvaiázere, Ansião, Castanheira de Pera, Figueiró dos Vinhos, Pedrógão Grande e parte di Pombal nel distretto di Leiria; e Ferreira do Zêzere, nel distretto di Santarém.

Sede vescovile è la città di Coimbra, dove si trovano la cattedrale del Santissimo Nome di Gesù e l'ex cattedrale dell'Assunzione di Maria Vergine.

Il territorio si estende su 5.300 km² ed è suddiviso in 270 parrocchie, raggruppate in 24 arcipresbiterati, a loro volta raggruppati in 4 zone pastorali.

Storia

In epoca romana fu eretta la diocesi di Conimbriga con sede nell'odierna Condeixa-a-Velha, benché non siano noti nomi di vescovi, suffraganea dell'arcidiocesi di Augusta Emerita, sede metropolita della provincia romana della Lusitania. Quando la città fu conquistata dagli Suebi nel 468, iniziò un periodo di decadenza, che culminò con il trasferimento della sede vescovile nella vicina Aeminium (Emínio). I vescovi continuarono a mantenere il titolo di episcopi Conimbriensis, e questo portò a modificare il nome della città di Aeminium in Conimbriga, che in epoca araba divenne Colimbria, da cui il moderno nome di Coimbra.

I primi vescovi storicamente accertati di questa sede risalgono solo alla seconda metà del VI secolo. Il primo è Lucêncio, che prese parte al Concilio di Braga (560) e al successivo del 572, a cui Coimbra apparteneva come suffraganea durante il periodo svevo. Quando la regione fu conquistata e sottomessa dai Visigoti, la diocesi ritornò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Augusta Emerita (verso il 650). In questo periodo si assiste ad una certa organizzazione della diocesi: è attestato che nella prima metà del VII secolo, la cattedrale sancte Marie colimbrie aveva un primicerio, un arcidiacono ed un arciprete. Ultimo vescovo conosciuto di questa prima fase della storia di Coimbra è Emila, che partecipò al 16º concilio di Toledo nel 693.

Il territorio della diocesi fu conquistato dagli arabi nel 712, che lo mantennero con una piccola interruzione fino al 1064. In questo periodo, la diocesi continuò a mantenere le sue strutture ecclesiastiche e sono noti i nomi di diversi vescovi, il primo dei quali è Nausto menzionato a partire dall'867.

Coimbra fu riconquistata agli Arabi nel 1064, e subito si operò per la riorganizzazione della diocesi. Una controversia tra i metropoliti di Braga e di Compostela fu risolta definitivamente nel 1199 da papa Innocenzo III, che assoggettò la diocesi di Coimbra alla provincia ecclesiastica di Braga. Nel 1086 il vescovo Paterno istituì il capitolo e fondò la scuola della cattedrale per la formazione dei chierici. Dal 1139 Coimbra fu la capitale del regno del Portogallo e uno dei principali beneficiari della generosità dei suoi re, fino a quando la sede del governo fu trasferita a Lisbona nel 1260.

Con i vescovi Maurice Bourdin e Bernardo († 1147) fu introdotta la liturgia romana in sostituzione della liturgia mozarabica, abolita nel concilio di Burgos del 1080. Fra il 1140 e il 1180 fu ricostruita l'antica cattedrale di Aeminium, che restò cattedrale della diocesi fino al 1772, anno in cui l'antica chiesa dei Gesuiti divenne la nuova cattedrale diocesana. Nel 1240 si celebrò il primo sinodo diocesano conosciuto, indetto dal vescovo Tibúrcio.

Tra la fine del XIII secolo e il XIV secolo, la diocesi visse un momento di grande fervore religioso. Il vescovo Américo Ebrard († 1295) introdusse la festa del Corpus Domini, mentre Raimundo Ebrard I († 1324) introdusse la solennità dell'Immacolata Concezione. Diversi furono i monasteri ed i conventi fondati o rifondati in questo periodo, tra cui quelli di Lorvão e di Vacariça, presso Coimbra, e quello cittadino di Santa Chiara. Nel 1308 fu fondata la famosa università di Coimbra, per il trasferimento della sede universitaria da Lisbona.

Il 25 settembre 1472 il re Alfonso V, per il prezioso contributo dato dal vescovo nella campagna militare in Nordafrica, concesse al vescovo João Galvão e ai suoi successori il titolo di conte di Arganil, titolo che si mantenne fino a Ernesto Sena de Oliveira nel Novecento.

Il 22 maggio 1545 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Leiria (oggi diocesi di Leiria-Fátima).

Verso la metà del XVII secolo la diocesi affrontò una travagliata situazione, perché la Santa Sede non riconosceva il re Giovanni IV e le sue nomine vescovili non furono confermate. La vacanza della sede si protrasse dal 1646 al 1670; un altro periodo di sede vacante si attuò nel Settecento per complessivi 23 anni.

Durante l'episcopato di Miguel da Anunciação (1740-1779) fu fondato il seminario diocesano.

Il [[12 aprile] 1774 cedette un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Aveiro.

Con la riorganizzazione territoriale del 30 settembre 1881 le diocesi di Leiria e di Aveiro furono soppresse e il loro territorio fu aggregato alla diocesi. Nella stessa occasione la diocesi di Coimbra cedette una porzione del suo territorio a vantaggio della diocesi di Guarda.

Il 17 gennaio 1918 e il 24 agosto 1938 furono ristabilite rispettivamente le diocesi di Leiria e di Aveiro, ricavandone il territorio dalla diocesi di Coimbra.

Nel 1971, con il concorso delle diocesi di Leiria e di Beja, è stato istituito a Coimbra l'Istituto Superiore di Studi Teologici, affiliato dal 1991 con la facoltà di teologia dell'Università cattolica portoghese.

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

La diocesi nel 2019 su una popolazione di 543.500 persone contava 494.950 battezzati, corrispondenti al 91,1% del totale.

Note
  1. Nel periodo dall'inizio del VII secolo fino all'867, Coimbra potrebbe aver avuto dei vescovi, ma i loro nomi ci sono ignoti. La tradizione riporta i nomi di due vescovi, Servando e Teodemiro, frutto però di documenti apocrifi. Pierre David, op. cit., col. 209.
  2. Vescovo presente al concilio di Burgos del 1080, ma al quale fu impedito di prendere possesso della sua diocesi. Pierre David, op, cit., col. 210.
  3. Il vescovo Martinho è ignoto a Pierre David, secondo il quale alla morte di Paterno succedette direttamente Crescónio, eletto già nel 1088, ma consacrato solo nel 1092.
  4. A causa delle tensioni fra Santa Sede e governo portoghese, i successivi vescovi nominati dal re non furono mai confermati dal papa e la sede di Coimbra rimase vacante per 24 anni.
  5. Il 3 aprile 1843 fu nominato patriarca di Lisbona.
  6. Nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Ottaba.
Bibliografia
Voci correlate