Tomás de Almeida
Tomás de Almeida Cardinale | |
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Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Lisbona 5 ottobre 1680 |
Morte | Lisbona 27 febbraio 1754 |
Sepoltura | cattedrale di Lisbona |
Ordinato diacono | 22 maggio 1695 |
Ordinazione presbiterale | 12 giugno 1695 |
Nominato vescovo | 6 dicembre 1706 da papa Clemente XI |
Consacrazione vescovile | Lisbona, 3 aprile 1707 dal vescovo Nuno da Cunha e Ataíde |
Elevazione a Patriarca | 7 dicembre 1716 da papa Clemente XI |
Creato Cardinale |
20 dicembre 1737 da Clemente XII (vedi) |
Cardinale per | 16 anni, 2 mesi e 7 giorni |
Collegamenti esterni | |
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Tomás de Almeida (Lisbona, 5 ottobre 1680; † Lisbona, 27 febbraio 1754) è stato un cardinale e vescovo portoghese.
Cenni biografici
Nacque l'11 settembre 1670 a Lisbona, nono figlio di António de Almeida, secondo conte di Avintes, governatore del regno dell'Algarve, e della contessa Maria Antónia de Bourbon, dei conti di Arcos, dama della regina Maria Francisca de Sabóia-Nemours. Ricevette il battesimo il 5 ottobre 1670.
Formazione
Dopo gli studi ginnasiali al Colégio de Santo Antão a Lisbona retto dai gesuiti, il 20 dicembre 1688 entrò al Real Colégio de São Paulo di Coimbra; poi frequentò l'Università di Coimbra, dove ottenne la licenza in diritto canonico il 14 maggio 1694; ancora in quell'anno ricevette la tonsura e gli ordini minori il 22 novembre 1784, il suddiaconato, il 25 febbraio 1695 e il diaconato il 22 maggio 1695.
Dopo aver ricevuto l'ordinazione diaconale il 22 maggio 1695, il 12 giugno fu ordinato sacerdote divenendo, una settimana dopo, membro del Sant'Uffizio a Lisbona. Ben introdotto a corte grazie ai genitori ottenne ancora in quell'anno la nomina a iudice di Realção di Porto il 27 agosto 1695; occupò il posto per tre anni; poi tornò a Lisbona.
Nell'aprile 1698 divenne giudice della Corte di Supplica. Nello stesso anno, suo cugino, Tomás de Lima, visconte di Vila Nova da Cerveira, lo presentò per il posto di priore della parrocchia di São Lorenzo, che ricostruì e abbellì.
Il 1º giugno 1702, divenne procuratore e deputato della Fazenda (proprietà rurali) nel Consiglio della Regina. Il 13 aprile 1703 fu nominato deputato della Mesa da Consciência e Ordens, essendo stato decorato, prima della sua nomina, con l'Ordine del Cristo come cavaliere professo.
L'anno seguente il re Pietro II del Portogallo lo nominò protocancelliere del regno e tesoriere della corte reale e presidente del dipartimento ecclesiastico.
Episcopato
Il 6 dicembre 1706, fu eletto vescovo di Lamego e fu consacrato il 3 aprile 1707 nel convento agostiniano di da Graça a Lisbona, da Nuno da Cunha e Ataíde, allora vescovo titolare di Targa, co-consacratori: p. Antonio Botado de Foios Pereira(ch), O.S.A., vescovo ausiliare di Braga e p. Pedro de Foyos (Foios)(ch), O.E.S.A., vescovo ausiliare di Lisbona. Occupò la sede il 2 maggio successivo. Abile mediatore risolse il conflitto che opponeva il capitolo della cattedrale e il vescovo di Viseu. Fu al capezzale del morente re Pietro II. Il 1º luglio 1707, giorno dell'acclamazione del re Giovanni V, fu nominato Escrivão da Puridade (Cancelliere della Purezza), carica della massima importanza nel regno. Il 3 maggio 1708 il re lo fece visitatore del Colégio Real de São Paulo a Coimbra.
Nel 1709 fu trasferito alla sede di Porto e contestualmente nominato dal re governatore dei registri e delle armi della città. Prese possesso della diocesi il 3 novembre di quell'anno.
Nel 1716 fu elevato patriarca di Lisbona, l'ingresso solenne al patriarcato si tenne il 13 febbraio 1717. Il 17 novembre di quell'anno, benedisse la prima pietra della Basilica Reale di Mafra, che consacrò il 22 ottobre 1730. Tenne a battesimo due figli del re Giovanni, e le quattro figlie del figlio Giuseppe I suo successore. L'11 gennaio 1728 celebrò nella chiesa patriarcale il matrimonio dell'infanta Dona Maria Bárbara con il principe delle Asturie; e il 20 gennaio 1729, a Elvas, il matrimonio di Giuseppe I con la principessa Marianna Vittoria di Borbone.
Cardinalato
Fu creato cardinale da papa Clemente XII nel concistoro del 20 dicembre 1737; con un breve apostolico del 13 gennaio seguente, il papa gli inviò la berretta rossa che ricevette in una cerimonia celebrata il 3 marzo successivo, nell'Oratorio del Palazzo, dove visse, accanto alla chiesa di São Roque, alla presenza dell'ablegato pontificio Giulio Sacchetti; non andò mai a Roma per ricevere il galero e il titolo cardinalizio.
Fu il primo cardinale patriarca di Lisbona. Non partecipò al conclave del 1740, che elesse papa Benedetto XIV. Le due circoscrizioni, Occidentale e Orientale di Lisbona, furono unite il 13 dicembre 1740. Il 22 giugno 1743 divenne inquisitore generale del regno portoghese. Il 13 novembre 1746 consacrò la cattedrale patriarcale che il re aveva fatto costruire dopo l'estinzione della diocesi orientale, poi distrutta da un terremoto. Il 7 settembre 1750 consacrò il re Giuseppe I del Portogallo. Il 27 ottobre 1753 offrì alla Confraternita di Santa Isabella, come contributo ai lavori di ricostruzione della chiesa, gran parte del suo ricco servizio di stoviglie in argento dorato e alla sua morte lasciò in eredità alla confraternita il suo patrimonio. Spese anche ingenti somme di denaro nella fondazione del convento delle monache trinitarie a Rato, della chiesa dei Chierici Regolari della Missione a Rilhafolhes e di diversi altri edifici religiosi.
Morì il 27 febbraio 1754 a Lisbona, e fu sepolto nell'allora chiesa gesuita di São Roque a Lisbona.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros.
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Innico d'Avalos d'Aragona, O.S.
- Cardinale Scipione Gonzaga
- Patriarca Fabio Biondi
- Papa Urbano VIII
- Cardinale Cosimo de Torres
- Cardinale Francesco Maria Brancaccio
- Vescovo Miguel Juan Balaguer Camarasa, O.S.Io.Hieros.
- Papa Alessandro VII
- Cardinale Neri Corsini
- Vescovo Francesco Ravizza
- Cardinale Veríssimo de Lencastre
- Arcivescovo João de Sousa
- Vescovo Álvaro de Abranches e Noronha
- Cardinale Nuno da Cunha e Ataíde
- Cardinale Tomás de Almeida
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Lamego | Successore: | |
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António Vasconcelos e Sousa | 6 dicembre 1706 - 22 luglio 1709 | Nuno Alvares Pereira de Melo |
Predecessore: | Vescovo di Porto | Successore: | |
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José de Santa Maria Saldanha, O.F.M. Disc. | 22 luglio 1709 - 7 dicembre 1716 | José Maria da Fonseca de Évora, O.F.M. Obs. |
Predecessore: | Patriarca di Lisbona Occidentale | Successore: | |
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João de Sousa come Arcivescovo di Lisbona | 7 dicembe 1716 - 27 febbraio 1754 | José Manuel da Câmara d'Atalaia |
Predecessore: | Inquisitore generale del Portogallo | Successore: | |
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Nuno da Cunha e Ataíde | 22 giugno 1743 - 27 febbraio 1754 | José Carlos de Bragança |
- Presbiteri ordinati nel 1695
- Presbiteri portoghesi
- Presbiteri del XVII secolo
- Presbiteri per nome
- Presbiteri del XVIII secolo
- Vescovi consacrati nel 1707
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- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Nuno da Cunha e Ataíde
- Concistoro 20 dicembre 1737
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- Cardinali creati da Clemente XII
- Biografie
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- Morti il 27 febbraio