Diocesi di Teruel e Albarracín

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Diocesi di Teruel e Albarracín
Dioecesis Terulensis et Albarracinensis
Chiesa latina
Escudo de la diócesis de Teruel y de Albarracín.svg
Stemma
Teruel-logo.png
Logo
Catedral, Teruel, España, 2014-01-10, DD 67.JPG
sede vacante
Teruel
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Saragozza

Diócesis de Teruel y Albarracín.svg
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Spagna
Parrocchie 259 (6 vicariati )
Sacerdoti 96 di cui 82 secolari e 14 regolari
885 battezzati per sacerdote
30 religiosi 40 religiose 1 diaconi
88.000 abitanti in 11.867 km²
85.000 battezzati (96,6% del totale)
Eretta 1172 (Albarracín)
31 luglio 1577 (Teruel)
Rito romano
Cattedrale Assunzione (Teruel)
Salvatore (Albarracín)
Indirizzo
Apartado 12, Plaza Venerable Francés de Aranda 3, 44001 Teruel, España
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2022 (gc ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La Diocesi di Teruel e Albarracín (spagnolo: Diócesis de Teruel y Albarracín; latino: Dioecesis Terulensis et Albarracinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'Arcidiocesi di Saragozza.

Territorio

La diocesi comprende la provincia di Teruel, eccetto la parte settentrionale, che appartiene all'arcidiocesi di Saragozza.

Sede vescovile è la città di Teruel. La diocesi ha due cattedrali: la cattedrale dell'Assunzione a Teruel e la cattedrale del Salvatore ad Albarracín.

Il territorio si estende su 11.867 km².

Storia

Albarracín

Una diocesi Arcabricensis fu eretta nel 1172, come avamposto missionario della regione che, a cavallo tra XII e XIII secolo, venne sottratta al regno Almohade. L'erezione di una diocesi ad Albarracín è conosciuta per la conferma della sua fondazione fatta da papa Innocenzo IV il 12 aprile 1247 in una lettera indirizzata a Pedro, vescovo di Segorbe e di Santa Maria di Albarracín. Innocenzo IV ricorda che, quando la città fu sottratta ai Saraceni, il suo predecessore Innocenzo III acconsentì all'erezione di una diocesi e impose al vescovo di prestare l'atto di sottomissione ed obbedienza all'arcivescovo di Toledo Rodrigo (dopo il 1210). Innocenzo III aveva deciso che la nuova diocesi portasse anche il titolo di Segorbe, benché all'epoca la città fosse ancora in mano agli Arabi.

Nella sua lettera del 1247, anno in cui Segorbe fu liberata dal dominio arabo, Innocenzo IV confermò l'unione delle due sedi episcopali, unione che fu ulteriormente sancita da papa Alessandro IV il 18 marzo 1258 con il breve Petitio vestra. Essa rimase in vigore fino al 21 luglio 1577, quando le due sedi furono separate con la bolla Regimini universalis di papa Gregorio XIII.

La città e la diocesi vissero un momento di prosperità anche grazie all'apporto degli arabi, numerosi sul territorio. La conversione più o meno forzata e in seguito la loro espulsione (1609), causò un grave danno alla città.

La diocesi era una delle più povere della Spagna ed anche una delle più piccole; a metà dell'Ottocento era costituita da un solo arcipresbiterato e da 33 parrocchie. L'ultimo vescovo di Albarracín, José Talayero Royo, morì in esilio a Marsiglia nel 1839 a causa della guerra carlista, e non ebbe più successori.

Teruel

La diocesi di Teruel fu eretta il 31 luglio 1577, ricavandone il territorio dall'Arcidiocesi di Saragozza. L'erezione fu confermata da papa Sisto V il 5 ottobre 1587 con la bolla In supereminenti.

Durante la guerra civile spagnola il vescovo diocesano beato Anselmo Polanco Fontecha, O.S.A. fu per la città di Turel un punto di riferimento per molti fedeli. L'8 gennaio 1938 la città fu occupata dall'esercito repubblicano e venne arrestato monsignor Polanco. Per 13 mesi sopportò con pazienza il carcere, organizzando con i suoi compagni di prigionia una intensa vita spirituale, e il 7 febbraio dell'anno seguente, insieme al suo fedele vicario Filippo Ripoll, fu fucilato e poi dato alle fiamme. Ripoll e Polanco sono stati beatificati da papa Giovanni Paolo II il primo ottobre 1995. I resti mortali dei due martiri riposano nella cattedrale di Teurel. La diocesi rimase sede vacante fino al 1944.

Nel 1955, facendo seguito al concordato del 1953 che stabiliva di far coincidere i limiti delle diocesi con quelli delle province civili, la diocesi di Teruel ingrandì notevolmente il suo territorio con l'acquisizione di sette arcipresbiterati dall'arcidiocesi di Saragozza per un totale di 136 parrocchie. Contestualmente perse tre parrocchie a favore delle diocesi di Tortosa, di Sigüenza (oggi diocesi di Sigüenza-Guadalajara) e di Cuenca.[1]

Sedi unite

Il concordato del 1851 fra Santa Sede e governo spagnolo stabiliva la soppressione della diocesi di Albarracín e la sua unione con la diocesi di Teruel.[2] Tuttavia il concordato trovò ostacoli che ne impedirono la pronta applicazione; di fatto la diocesi di Albarracín continuò a sussistere, governata da vicari capitolari, fino al 1878, quando i vescovi di Teruel ne divennero amministratori apostolici.

L'11 agosto 1984 con la bolla Cor nostrum di papa Giovanni Paolo II le due diocesi sono state unite aeque principaliter.

Cronotassi dei vescovi

Vescovi di Albarracín

Vescovi di Teruel

  • Juan Pérez de Artieda † (1577 - 1578 deceduto) (vescovo eletto)

Vescovi di Teruel e Albarracín

Statistiche

Note
  1. Decreto Initis inter, in AAS 47 (1955), pp. 738-742.
  2. Cfr. art. 5 del concordato in Angelo Mercati (a cura di) Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili, Roma, 1919, pp. 772-773.
  3. Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano, Guadarrama (Madrid), Agustiniana, 2014, vol. I, pp. 440-445
  4. Così Catholic Hierarchy. Eubel e Gams riportano come data di decesso il 30 novembre[[ 1729.
  5. Contestualmente nominato vescovo titolare di Dora.
  6. Nominato vescovo titolare di Telepte.
Bibliografia
Collegamenti esterni