Ferry de Clugny
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Ferry de Clugny Cardinale | |
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Età alla morte | 63 anni |
Nascita | Autun 1420 |
Morte | Roma 7 ottobre 1483 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria del Popolo (Roma) |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 8 ottobre 1473 da papa Sisto IV |
Consacrazione vescovile | 2 gennaio 1474 dal vescovo Pierre de Ranchicourt |
Creato Cardinale |
15 maggio 1480 da Sisto IV (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 4 mesi e 23 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
(EN) Scheda su gcatholic.org (EN) Scheda su catholic-hierarchy.org (EN) Scheda su Salvador Miranda |
Ferry de Clugny (Autun, 1420; † Roma, 7 ottobre 1483) è stato un cardinale e vescovo francese, statista al servizio dei duchi di Borgogna.
Cenni biografici
Nacque ad Autun, in Borgogna, nel 1420, da un nobile casato che diede i natali ai marchesi di Montlyon e Raigny. Primogenito di Henri de Clugny, signore di Conforgien e Joursenvault, consigliere di Jean sans Peur[1], duca di Borgogna, e di sua moglie, Pierrette Coullot.
Terminò la sua formazione presso l'università di Bologna dove conseguì il dottorato in utroque iure.
Consigliere e statista in Borgogna
Ancora giovane fu membro del gran consiglio di Filippo il Buono e maître des requêts della corte ducale. Incaricato dal duca di aiutare, in rappresentanza del clero, a mettere per iscritto il diritto consuetudinario della Borgogna, fu invece inviato come ambasciatore in diverse occasioni, in particolare presso papa Callisto III (nel 1456 con Geoffroy de Thoisy, signore di Mimeure) e con il duca di Cleves, al Concilio di Mantova (1459), convocato da papa Pio II, che era impegnato a pianificare la guerra contro i turchi.
Clugny ottenne da Pio II la conferma del Trattato di Arras (1435)[2] e degli atti di papa Eugenio IV e dei suoi successori. Il duca Filippo accettò di promuoverlo alla sede di Autun o alla sede di Mâcon, a seconda di quale fosse rimasta vacante per prima. Luogotenente del cancelliere di Borgogna presso la sede di Autun, il 2 dicembre 1459. Fu nominato protonotario apostolico.
Fu uno dei tre ambasciatori di Borgogna inviati a Luigi XI di Francia a Melun nel gennaio 1465. Dopo la morte di Filippo, il nuovo duca di Borgogna, Carlo il Temerario, gli affidò il compito di negoziare il Trattato di Péronne (1468)[3], di trattare nuovamente con Luigi a Noyon e nel 1473. Presiedette il gran consiglio del duca dal 29 maggio di quell'anno e fu nominato cancelliere dell'Ordine del Toson d'oro il 15 settembre successivo.
Con la morte di Carlo il Temerario, il 5 gennaio 1477, Massimiliano I d'Asburgo ricevette la vasta eredità borgognona per diritto della moglie. Nel passaggio del potere agli Asburgo, Ferry de Clugny fu confermato nei suoi incarichi, tra cui quello di cancelliere del Toson d'Oro, dove introdusse il nuovo sovrano nell'ordine, e di consigliere.
Commende
Come tutti i principali prelati dell'epoca, tenne diverse abbazie in commendam, tra queste l'abbazia di Saint-Pierre de Flavigny-sur-Ozerain, che lo sostennero nelle sue funzioni ufficiali in modo adeguato al suo rango. Non tutti questi benefici gli furono concessi: anche se fu eletto vescovo di Cavaillon dal capitolo della cattedrale nel 1467, l'elezione non fu mai confermata e nel 1468 non riuscì a farsi nominare decano dal capitolo di Amiens. In seguito, fu prevosto della collegiata di Saint-Barthélemy de Béthune, canonico del capitolo della cattedrale di Cambrai e arcidiacono delle Ardenne a Liegi.
Mecenate delle arti
Il suo mecenatismo delle arti è riconosciuto, anche se poche sono le opere giunte ai nostri giorni. Il 7 novembre 1465 ottenne dal capitolo della cattedrale di Autun, di cui era canonico, il permesso di far costruire una cappella per il suo sepolcro; chiamata Chapelle Dorée per la profusione delle sue dorature.
Per i dipinti delle pareti commissionò a Pierre Spicre[4] le figure di quattro patriarchi dell'Antico Testamento, i quattro evangelisti e i quattro dottori della Chiesa.
Nell'Annunciazione attribuita a Rogier van der Weyden[5] o al discepolo, Hans Memling[6], oggi conservata al Metropolitan Museum of Art, le armi di Ferry de Clugny compaiono nel tappeto e nelle vetrate sopra la testa della Vergine.
A Bruges commissionò ai miniatori Loyset Liéder[7] e Liévin van Latham[8] un pontificale riccamente miniato con 95 miniature.
Commissionò una serie di almeno dieci arazzi franco-fiamminghi di donne illustri, dove figurando tra molti stemmi le sue armi e il cappello cardinalizio; otto resti frammentari sopravvissuti all'incendio del castello di Thénisset nel 1791 sono ora al Museum of Fine Arts di Boston.
Episcopato
Tra il 1410 e il 1483 quattro presidenti del grande concilio di Borgogna si succedettero come vescovi di Tournai: Jehan de Thoisy[9], Jehan Chevrot[10], Guillaume Fillastre[11] e Ferry de Clugny. Dopo la morte di Fillastre, Clugny fu eletto nel 1473, con il consenso di Luigi XI, come era diritto del re; ne prese possesso il 22 marzo successivo e occupò la sede fino alla sua morte. Nel gennaio 1484, a Bruxelles, battezzò Margherita, figlia dell'arciduca Massimiliano, futuro imperatore del Sacro Romano Impero, e di Maria, erede di Borgogna.
Cardinalato
Clugny fu creato cardinale in segreto da papa Paolo II nel maggio o giugno 1471; la creazione non fu pubblicata a causa della morte improvvisa del papa. Fu creato pubblicamente cardinale presbitero in sua assenza, nel concistoro del 15 maggio 1480. Arrivò dalle Fiandre a Roma con un numeroso seguito, che comprendeva il compositore Marbriano de Orto[12], il 3 giugno 1482, fu ricevuto dal papa tre giorni dopo, che gli consegnò la berretta rossa. Il 7 ottobre 1483 morì improvvisamente, per un ictus; il giorno seguente fu sepolto nella chiesa romana di Santa Maria del Popolo, lontana dalla cappella Clugny che aveva preparato ad Autun.
Genealogia episcopale
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Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Vescovo Pierre de Ranchicourt
- Cardinale Ferry de Clugny
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate commendatario di Saint-Pierre de Flavigny | Successore: | ![]() |
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Jean Rolin | 1º gennaio 1470 - 8 ottobre 1473 | Geoffroi de Crecy |
Predecessore: | Vescovo di Tournai | Successore: | ![]() |
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Guillaume Fillâtre[13] | 8 ottobre 1473 - 7 ottobre 1483 | Jan Monissart[14] |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio | Successore: | ![]() |
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Domenico della Rovere | 3 giugno 1480 - 7 ottobre 1483 | Juan Margarit i Pau |
Predecessore: | Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica (diaconia in commendam) |
Successore: | ![]() |
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Pedro González de Mendoza | 10 giugno 1482 - 7 ottobre 1483 | Giovanni Battista Orsini |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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- Abati commendatari di Saint-Pierre de Flavigny
- Vescovi di Tournai
- Cardinali presbiteri dei Santi Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Domnica
- Vescovi consacrati nel XV secolo
- Vescovi francesi
- Vescovi del XV secolo
- Vescovi per nome
- Concistoro 15 maggio 1480
- Cardinali francesi
- Cardinali del XV secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Sisto IV
- Biografie
- Nati nel 1420
- Nati nel XV secolo
- Morti nel 1483
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