Giovanni Castiglione (1420-1460)
Giovanni Castiglione Cardinale | |
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Età alla morte | 40 anni |
Nascita | Milano 1420 |
Morte | Macerata 14 aprile 1460 |
Sepoltura | Tomba della sua famiglia a Milano |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato vescovo | 2 settembre 1444 da papa Eugenio IV |
Consacrazione vescovile | non si hanno informazioni |
Creato Cardinale |
17 dicembre 1456 da Callisto III (vedi) |
Cardinale per | 3 anni, 3 mesi e 28 giorni |
Incarichi ricoperti | |
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Giovanni Castiglione o Castiglioni (Milano, 1420; † Macerata, 14 aprile 1460) è stato un cardinale e vescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque nel 1420 a Milano. Di una famiglia illustre patrizia milanese. Primogenito dei cinque figli del conte palatino Maffiolo Castiglione e di Angela Lampugnani. Suo il cognome è anche elencato come Castellio e come Castellioneus. Altri cardinali della famiglia furono Goffredo Castiglione, eletto papa Celestino IV; Branda Castiglione; Francesco Abbondio Castiglioni; e Giovanni Castiglione.
Si laureò in utroque iure a Pavia e in teologia a Bologna. Fu canonico della chiesa di Nostra Signora di Aldeneyck, nella diocesi di Liegi e successivamente fu prevosto di Eyck, nella stessa diocesi, ottenne da Eugenio IV la carica di protonotario apostolico. Nel 1442 fu nominato dal pontefice collettore generale della Camera apostolica in Inghilterra, Scozia ed Irlanda, ed era oltremanica nei primi mesi del 1441, quando alla morte del suo protettore, cardinale Branda, un altro suo congiunto, Zanone[1], che era allora vescovo di Bayeux, in Normandia, scrisse al potente cardinale d'Inghilterra, Enrico Beaufort, per raccomandarglielo. Nel luglio del 1444 fu collettore papale in Inghilterra, Scozia, Irlanda, Olanda e Germania.
Lasciò l'incarico il 25 luglio 1445, poiché era stato, il 2 settembre dell'anno precedente, nominato vescovo di Coutances in Normandia, occupata dagli Inglesi in conseguenza della vittoria nella battaglia di Azincourt nel 1415, dove avevano esercitato la loro influenza il già nominato cardinale Branda, che, legato ai dominatori, aveva ottenuto l'amministrazione del vescovato di Lisieux nel 1420, e il vescovo Zanone Castiglioni, che, avendo sostituito lo zio in quel vescovato nel 1424, era stato uno dei promotori della fondazione dell'università di Caen nel 1432. Il Castiglione, come vescovo di Coutances, divenne automaticamente conservatore dei privilegi di quella università, insieme con il vescovo di Lisieux, secondo quanto disposto in una bolla pontificia del 17 maggio 1439.
Nel giugno del 1447, mentre era in pieno svolgimento la riconquista della Normandia da parte di Carlo VII di Francia il Castiglione, su incarico di Enrico VI d'Inghilterra, si recò presso il nuovo papa Niccolò V a raccomandargli l'università di Caen.
Coutances, dopo tre giorni di assedio, ritornò il 13 settembre 1449 in mani francesi. Il 3 novembre il vescovo giurò fedeltà al nuovo sovrano. Sette giorni dopo il Castiglione, partecipò alle solenni celebrazioni che salutarono il trionfale ingresso di Carlo VII a Rouen; al re resero omaggio, oltre a lui, altri due vescovi di Normandia, quello di Bayeux, Zanone Castiglione[2], e quello di Lisieux, Tommaso Basin[3].
Il disagio del Castiglione nei rapporti con le nuove autorità, e probabilmente la diffidenza di queste verso di lui, è chiaramente intuibile dal silenzio che cala sulla sua attività a partire da questo episodio fino al 1453, quando egli riuscì ad ottenere il trasferimento alla sede episcopale di Pavia.
Dopo la caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453), gli sforzi del papa per creare fra le potenze cristiane un'unità di intenti volta a reagire al pericolo turco si moltiplicarono, e legati apostolici furono inviati a tutti gli Stati cattolici. Al Castiglione fu dato l'incarico di recarsi in Ungheria, Austria e Moravia. Il prelato rimase in quelle regioni per due anni frequentando diverse diete dell'impero germanico, con scarsi risultati.
Finita la Dieta di Wiener Neustadt, tornò a Roma, dove l'8 settembre 1455 assistette alla cerimonia con la quale Callisto III, salito al soglio pontificio l'8 aprile, solennizzò la partenza della spedizione navale che era riuscito ad organizzare contro i Turchi.
Il Castiglione era ancora in Germania quando, fu creato cardinale presbitero da papa Callisto III nel concistoro del 17 dicembre 1456 e, rientrato a Roma, il 9 marzo seguente ricevette il titolo cardinalizio di San Clemente.
Partecipò al conclave del 1458, che elesse papa Pio II, dove il voto del Castiglione per l'elezione del nuovo papa fu sollecitato da più parti: Francesco Sforza lo invitò a votare per Domenico Capranica, che morì prima dell'apertura del conclave; in seguito Castiglione si impegnò a sostenere Guglielmo d'Estouteville, candidato francese, ma il Piccolomini con azione abile e decisa lo convinse a non schierarsi per un papa straniero, ma anzi a votare per lui.
Nel 1458 divenne abate commendatario del monastero di Sant'Abbondio di Como[4] e fu nominato legato ''a latere'' nella Marca anconitana, dove si trovò immediatamente a dover fronteggiare l'ostilità delle città sottoposte alla sua giurisdizione. nel 1458 divenne abate commendatario del monastero di Sant'Abbondio di Como[5]. Contrasti violenti sorsero subito dopo fra il legato e Fermo, e successivamente fra lui e Recanati, che all'inizio del 1460 culminarono con la richiesta formale al papa del comune recanatese della nomina di un nuovo legato.
Morì a Macerata il 14 aprile 1460 e fu sepolto nella tomba di famiglia a Milano.
Ebbe un figlio naturale, Lodovico, che sposò Maria Pusterla.[6]
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Coutances | Successore: | |
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Gilles de Duremort | 2 settembre 1444 - 3 ottobre 1453 | Richard Olivier de Longueil |
Predecessore: | Vescovo di Pavia | Successore: | |
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Giacomo Borromeo | 3 ottobre 1453 - 14 aprile 1460 | Giacomo Ammannati Piccolomini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Clemente | Successore: | |
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Enrico Rampini | 9 marzo 1457 - 14 aprile 1460 | Bartolomeo Roverella |
Predecessore: | Legato apostolico della Marca Anconitana | Successore: | |
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Rodrigo Borgia | 1º settembre 1458 - 14 aprile 1460 | Francesco Todeschini Piccolomini |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Vescovi di Coutances
- Vescovi di Pavia
- Cardinali presbiteri di San Clemente
- Legati pontifici della Marca anconitana
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