Diocesi di Liegi
Diocesi di Liegi | |
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vescovo | Jean-Pierre Delville |
Sede | Liegi |
Suffraganea dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles | |
Stemma Mappa della diocesi | |
Nazione | Belgio |
Aloysius Jousten, | |
Parrocchie | 525 |
Sacerdoti |
524 di cui 402 secolari e 122 regolari |
168 religiosi 579 religiose 74 diaconi | |
1.023.506 abitanti in 3.862 km² 700.000 battezzati (68,4% del totale) | |
Eretta | IV secolo |
Rito | romano |
Indirizzo | |
25 Rue de l'Eveche, B-4000 Liege, Belgique tel. (04)230.31.50 fax. 223.70.80 | |
Collegamenti esterni | |
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La diocesi di Liegi (in latino: Dioecesis Leodiensis) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles. Nel 2004 contava 700.000 battezzati su 1.023.506 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Jean-Pierre Delville.
Territorio
La diocesi comprende la provincia di Liegi.
Sede vescovile è la città di Liegi, dove si trova la cattedrale di San Paolo. A Malmedy e a Eupen sorgono le ex cattedrali dedicate rispettivamente ai Santi Pietro, Paolo e Quirino e a San Nicola.
Il territorio è suddiviso in 525 parrocchie.
Storia
È la più antica diocesi del Belgio: fu fondata nel IV secolo da san Servazio che ne fissò le sedi a Tongres e a Maastricht: agli inizi dell'VIII secolo, Uberto di Liegi spostò la sede a Liegi, la città dove aveva subito il martirio il suo predecessore, Lamberto. A partire dall'XI secolo fu un principato vescovile.
Le origini
La prima capitale della diocesi fu Tongres, a nord ovest di Liegi. Il suo territorio confinava originariamente con la diocesi di Treviri, passando poi al confine con Colonia; ma dopo la prima metà del XIV secolo, Tongres ricevette un'organizzazione autonoma. L'estensione amministrativa della Civitas Tungrorum, rimase praticamente immutato sino al 1559: a nord confinava con la diocesi di Utrecht, a est con Colonia, a sud con la diocesi di Treviri e con quella di Reims, ad ovest con il vescovato di Cambrai. La diocesi di Tongres si estese in Francia, acquisendo ben presto Chimay, Stavelot, Aquisgrana, Gladbach e Venlo, dalle rive del Semois sino a Ekeren, presso Anversa, all'isola di Tholen e oltre Moerdijk, includendo popolazioni di lingua romanza e tedesca. Nel 1559, le sue 1636 parrocchie vennero raggruppate in 8 arcidiaconie e ventotto concilii provinciali.
Tracce dei vescovi di Tongres appartengono al I secolo, ma il primo vescovo certo fu san Servazio, insediatosi nella sede episcopale dal 344 o dal 345, il quale assistette al Concilio di Rimini (359–360), e morì nel 384(?). L'invasione del 406 mise in ginocchio la diocesi, e la sua ripresa richiese molto tempo. La conversione dei Franchi iniziò sotto Falco (prima metà del VI secolo) e continuò sotto San Domiziano, San Monulfo e San Gondulfo (VI-VII secolo). San Monulfo costruì una sontuosa chiesa sopra la tomba di San Servazio, presso la quale i suoi successori stabilirono la loro residenza. Durante l'intero VII secolo i vescovi dovettero combattere il paganesimo. Sant'Amando (647–650), scoraggiato, abbandonò la sede episcopale e si dedicò alla costruzione di monasteri. San Remaculo (650–660) fece la stessa cosa. San Teodardo (660–669) morì martire.
San Lamberto (669–700) completò la conversione dei pagani; probabilmente attorno al 705 venne assassinato a Liegi (chiamata a quel tempo Vicus Leudicus) per la strenua difesa che aveva dimostrato verso i beni della chiesa contro l'avarizia dei signori vicini, e venne adorato popolarmente come un martire già poco dopo la sua morte. Il suo successore, Sant'Uberto, costruì una basilica per raccogliere le sue reliquie, la quale divenne il primo vero nucleo della città, e la residenza dei vescovi venne fissata definitivamente a Liegi.
Questi vescovi, ad ogni modo, continuarono ad usare il titolo di vescovi di Tongres e di Liegi. Agilberto (768–784) e Gerbaldo (785–810) vennero entrambi destinati a questa sede da Carlo Magno. Hartgar costruì il primo palazzo episcopale. Il Vescovo Franco, che aveva sconfitto i Normanni, venne ceebrato dal poeta irlandese Sedulius Scottus. Stefano (908–920), Riccardo (920–945), Ugo (945–947), Faraberto (947–958) e Ratiero vennero tratti dal locale monastero. Stefano, scrittore e compositore, indebitò la chiesa per le feste, in particolare per quelle dedicata alla Santa Trinità. Rathier fece del vescovato un notevole centro di cultura. Eraclio, che occupò la sede nel 959, costruì quattro nuove chiese, un monastero e due chiese collegiate e inaugurò un periodo di ricchezza e di cultura nella diocesi, dovuto anche all'introduzione dell'arte orafa nel Vescovato.
Il Principato Vescovile
Per approfondire, vedi la voce Principato vescovile di Liegi |
I domini della chiesa di Liegi andarono incrementandosi con le donazioni dei principi locali e delle acquisizioni dei suoi vescovi. Notgero (972–1008), per assicurare alla sua sede l'autorità feudale sulla contea di Huy venne proclamato egli stesso principe. Questo status venne mantenuto poi anche dai suoi successori sino alla Rivoluzione Francese: da quel momento sino all'VIII secolo il principato vescovile di Liegi, con una giurisdizione temporale meno estesa di quella spirituale, riuscì a mantenere la propria indipendenza, anche se di fatti si trovava ad essere parte del Sacro Romano Impero. Questa indipendenza virtuale fu dovuta in gran parte all'abilità dei vescovi della diocesi, sotto i quali il principato di Liegi, posto tra Francia e Germania, seppe giocare ruoli importanti nella politica internazionale tra i due stati. Notgero, il fondatore del principato, fu inoltre il secondo fondatore della città sotto l'aspetto religioso. Ricostruì la cattedrale di San Lamberto e il palazzo episcopale, terminando la chiesa collegiata di San Paolo, iniziata da Eraclio, aiutando la costruzione delle chiese della santa Croce e di san Dionigi, le altre due chiese collegiate ed erigendo una chiesa a san Giovanni Evangelista. Questo vescovo rafforzò inoltre la suddivisione parrocchiale della città. Fu anche uno dei primi a diffondere l'osservanza del precetto della festività di Ognissanti, che egli autorizzò nella sua diocesi. Ma una delle caratteristiche fondamentali del governo di Notgero fu lo sviluppo che riservò all'educazione (a seguito anche delle iniziative già prese da Eraclio): grazie a questi due vescovi ed a Wazo, Liegi riuscì a ricoprire un ruolo fondamentale non solo politicamente, ma anche per quanto riguarda la cultura generale e la letteratura, nello specifico. Balderico di Looz (1008–18), Wolbodo (1018–21), Durando (1021–25), Reginardo (1025–38), Nitardo (1038–42), il già citato Wazo, e Teoduino (1048–75) sostennero valorosamente l'eredità di Notgero. Le scuole riuscirono a formare valenti studenti, e diedero alla Chiesa cattolica papi come Stefano IX e Niccolò II.
Sotto la reggenza di Enrico di Verdun (1075–91) venne istituito un tribunale (il cosiddetto tribunal de la paix) per prendere atto e correggere le "...chi infrangeva la legge di Dio". Otbert (1091–1119) estese il territorio del principato ottenendo la Signoria di Bouillon. Si pose inoltre sotto la protezione di Enrico IV del Sacro Romano Impero, che morì da lui assistito. La violenta morte di Enrico di Namur (1119–21) gli fece guadagnare la venerazione come martire. Alessandro di Juliers (1128–34) ricevette a Liegi il Papa, L'Imperatore e San Bernardo. L'episcopato di Raoul di Zachringen venne contraddistinto dalla presenza del riformatore Lambert le Bègue, che è ritenuto il fondatore delle prime comunità semi-monastiche. Un nuovo periodo di splendore culturale si ebbe quando le scuole di Liegi iniziarono la loro collaborazione con l'Università di Parigi, e la diocesi riuscì a fornire a quell'università molti dei suoi migliori dottori come, ad esempio, Guglielmo di Saint-Thierry, Gerardo di Liegi, Goffredo di Fontaines. Algero di Liegi (1055–1131), conosciuto anche col nome di Algero di Cluny o Algerus Magister, che fu un importante intellettuale del periodo. Fu il primo diacono della chiesa di san Bartolomeo a Liegi. Verso la fine della sua vita si ritirò nel monastero di Cluny.
Alberone I di Leuven venne eletto vescovo di Liegi nel 1191, ma l'imperatore Enrico VI, con l'espediente che l'elezione era contestabile, diede la sede a Lotario di Hochstadt. L'elezione di Alberone venne confermata dal Papa, ed egli venne consacrato, ma venne assassinato a Reims, nel 1192, da tre cavalieri tedeschi. Il probabile mandante di questo gesto fu con tutta probabilità l'Imperatore, ma la vittima venne infine canonizzata. Nel 1195, Albert de Cuyck (1195–1200) riconobbe formalmente i diritti della popolazione di Liegi. Nel XII secolo, il capitolo della cattedrale assunse una posizione di fondamentale importanza nella relazione con il vescovo, e iniziò a giocare un ruolo importante nella storia del principato.
Gravi furono i contrasti tra nobili e popolo, nei quali il vescovo intervenne di frequente, tra XIII e XIV secolo, per culminare, nel secolo successivo, con la distruzione della città episcopale. Durante la reggenza di Roberto di Thourotte, o di Langres (1240–46), San Giuliano — un religioso di Cornillon — si mantenne una visione fortemente religiosa, incrementando il culto per la festa della Santissima Trinità. Il vescovo approvò l'idea della festa, ma la sua morte prevenne lo svolgersi dei festeggiamenti. Il completamento dell'opera venne affidata al priore dei domenicani di Liegi, Ugo di Saint-Cher, che ritornò in città come legato papale. Ugo, nel 1252, svolse le festività. Giovanni di Troyes, che, era stato eletto arcidiacono di Liegi, venne eletto papa col nome di Urbano IV, stabilì la sede della festa nella chiesa di san Tommaso ed estese l'osservanza della festa del Corpus Domini all'intera Chiesa cattolica. Un altro arcidiacono di Liegi, divenne papa con il nome di Gregorio X, e depose l'indegno Enrico di Gueldres (1247–74). Nel 1366, la contea di Loon venne annessa al vescovato che includeva quindi gran parte dell'attuale provincia belga del Limburgo.
Carlo V completò in seguito l'unione delle Diciassette Province negli anni quaranta del XVI secolo, e formalmente egli controllò anche il principato. Nominò Eberhard von der Mark (1505–38) come reggente della sede episcopale. Erardo fu un illuminato protettore delle arti. Combatté decisamente la riforma protestante, linea che mantennero anche i suoi successori, e nella quale si distinse in particolar modo Gerardo di Groesbeeck (1564–80). Con l'obiettivo di assistere Liegi in questa battaglia, papa Paolo IV, con la bolla papale Super Universas (12 maggio 1559), riorganizzò le circoscrizioni ecclesiastiche dei Paesi Bassi. Questo cambiamento ebbe notevoli effetti a spese della diocesi di Liegi; molte delle sue parrocchie furono cedute a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Roermond, Boscoducale e Namur, e alcune porzioni del suo territorio furono comprese nell'arcidiocesi di Malines e nella diocesi di Anversa, entrambe di nuova erezione. Il numero di diaconati interni alla diocesi di Liegi venne ridotto a tredici.
Gran parte dei vescovi del XVIII secolo erano di origine straniera e molti possedevano diversi vescovati. Le loro frequenti assenze diedero libero sfogo ai feudi di Chiroux e Grignoux ai quali Massimiliano Enrico di Baviera (anche arcivescovo di Colonia, 1650–88) diede un freno con un editto del 1681. A metà del XVIII secolo le idee degli enciclopedisti francesi giunsero a Liegi; il vescovo Franz Karl von Velbrück (Ch) (1772–84), incoraggiò la loro diffusione e questo spianò sicuramente la strada alla "Rivoluzione di Liegi", che esplose nella città episcopale il 18 agosto 1789, durante la reggenza del vescovo de Hoensbroech (1781–92).
La moderna diocesi
Infine il territorio del vescovato venne unito alla Francia, seguendo il destino di molte altre province della regione del Belgio. La diocesi stessa scomparve con la Rivoluzione Francese. La fine del principato venne decretata nel 1801 dal Concordato firmato da Napoleone Bonaparte e da papa Pio VII. La nuova diocesi, eretta il 10 aprile 1802, includeva i due dipartimenti dell'Ourte e della Meuse-Inférieure, oltre ad alcune parrocchie della Forêts. Era incorporata nella diocesi una porzione della diocesi di Roermond, che fu soppressa. Nel 1818, la diocesi perse una parte del proprio territorio, ceduta alla Prussia.
Dopo la nascita del Regno dei Paesi Bassi la diocesi comprese le province di Liegi e del Limburgo. Il 6 maggio 1838, il margravio Van Bommel, divise la Provincia di Liegi in due decanati. Nel 1839, la diocesi perse le parrocchie situate nella regione del Limburgo.
Il 2 giugno 1840 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione dei vicariati apostolici del Lussemburgo (oggi arcidiocesi) del Limburgo (oggi diocesi di Roermond).
Dal 1920 al 1925, in conseguenza del Trattato di Versailles che assegnava al Belgio un territorio precedentemente tedesco, ebbe vita la diocesi di Malmedy, unita in persona episcopi a Liegi. Nel 1925 la diocesi fu definitivamente soppressa e il suo territorio incorporato nella diocesi di Liegi.
Dal 15 gennaio al 2 marzo 1933 la Vergine apparve ad una bambina undicenne di Banneux. Negli anni seguenti questo villaggio diventerà meta di pellegrinaggi e dopo la Seconda guerra mondiale il santuario mariano più importante del Belgio.
Il 31 maggio 1967, le parrocchie di lingua olandese della diocesi si riunirono nella diocesi di Hasselt. L'attuale diocesi di Liegi, suffraganea dell'arcidiocesi di Malines-Bruxelles, è composta da 525 parrocchie con 543 sacerdoti ed una popolazione di circa 1.023.506 abitanti (secondo dati del 2003), a maggioranza (Valloni) di lingua francese; la minoranza appartiene alla comunità germanofona del Belgio. L'odierno territorio della diocesi coincide con la provincia di Liegi.
Cronotassi dei vescovi
Diocesi di Tongres e Maastricht
- Materno † (ca. 315)
- San Servazio di Tongres † (342 - 384)
- Aravazio †
- Falco † (c. 498 - c. 512)
- Domiziano † (? - 560)
- Ebergiso †
- Monulfo † (? - 599)
- Betulfo † (597 - 614)
- Perpetuo †
- Giovanni I Agnus † (627? - 647 ?)
- Sant' Amando † (647 ? - 650 ? dimesso)
- San Remaclo † (652 ? - 662 dimesso)
- Teodaro † (662 - 670)
- San Lamberto † (670 - 17 settembre 705)
Diocesi di Liegi
- Sant'Uberto † (706 - 30 maggio 727)
- Floreberto I † (727 - 746)
- Fulcherio † (747 ? - 765)
- Agilfredo † (765 - 784?)
- Gerobaldo † (784? - 18 ottobre 809)
- Walkaldo † (810 - 6 aprile 836)
- Pirardo † (836 - 8 luglio 840)
- Ircaro † (841 - 29 settembre 855)
- Franco † (856 - 13 gennaio 903)
- Stefano di Tongern † (9 gennaio 901 - 19 maggio 920)
- Riccardo (Manfredi) † (920 - 23 luglio 945)
- Ugo I † (945 - 23 gennaio 947)
- Floreberto II † (947 - 28 ottobre 953)
- Raterio † (954 - 956)
- Balderico I † (956 - 29 luglio 959)
- Ebracardo † (959 - 27 ottobre 971)
- Notgerio † (972 - 10 aprile 1008)
- Balderico II di Looz † (1008? - 30 luglio 1018)
- Wolbodo † (1018 - 21 aprile 1021)
- Durante † (1021 - 23 gennaio 1025)
- Reginardo † (1025 - 5 dicembre 1038)
- Ritardo † (1039 - 16 agosto 1042)
- Azzo † (1042 - 8 luglio 1048)
- Teodorico † (1048 - 24 maggio 1075)
- Enrico di Tull † (1075 - 31 maggio 1091)
- Otberto † (1092 - 31 gennaio 1119 ?)
- Federico di Namur † (1119 - 27 maggio 1121)
- Alberone I di Löwen † (1121 - 1º gennaio 1128)
- Alessandro I di Jülich † (1128 - 8 luglio 1135)
- Alberone II di Namur † (1135 - 27 marzo 1145)
- Enrico II van der Leyen † (1145 - 6 ottobre 1164)
- Alessandro II di Orle † (1164 - 9 agosto 1167)
- Rodolfo di Zähringen † (1167 - 5 agosto 1191 deceduto)
- Alberto di Lovanio † (1191 - 24 novembre 1192)
- Lotario di Hochstaden † (1192 - 1193)
- Simone di Limburg (della Casata di Limburg-Arlon) † (1193 - 1195 deposto)
- Ottone du Heinsberg † (1195 - 1195)
- Alberto von Cuyk † (1195 - 1º febbraio 1200)
- Ugo Pierrepont † (1200 - 12 aprile 1229)
- Giovanni di Rumigny † (1229 - 1º maggio 1238)
- Guglielmo I di Savoia † (1238 - 1º novembre 1239)
- Roberto de Thourotte † (1240 - 26 ottobre 1246)
- Enrico di Geldern † (1247 - 3 luglio 1274)
- Giovanni d'Enghien † (1274 - 24 agosto 1281)
- Guglielmo d'Alvernia † (1282)
- Giovanni delle Fiandre † (31 ottobre 1282 - 14 ottobre 1292)
- Ugo di Chalon † (1296 - 1301 nominato arcivescovo di Besançon)
- Adolfo di Waldeck † (1301 - 13 dicembre 1302)
- Teobaldo di Bar † (1302 - 13 maggio 1312)
- Adolfo de la Marca † (1313 - 3 novembre 1344)
- Engelberto de la Marca † (1345 - 23 febbraio 1364)
- Giovanni di Arkel † (15 aprile 1364 - 1º luglio 1378)
- Arnoldo di Hoorn † (1378 - 8 marzo 1389)
- Giovanni di Baviera-Hennegau † (1389 - 28 maggio 1418)
- Giovanni von Wallenrode † (1418 - 28 maggio 1419)
- Giovanni di Heinsberg † (1419 - 22 novembre 1455)
- Ludovico di Borbone † (1456 - 30 agosto 1482)
- Giovanni di Hoorn † (1482 - 19 dicembre 1506)
- Eberhard von der Mark † (25 febbraio 1506 - 27 febbraio 1538 deceduto)
- Cornelius von Berghes † (1538 - 16 agosto 1544)
- Giorgio d'Austria † (16 agosto 1544 - 5 maggio 1557 deceduto)
- Robert von Berghes † (1557 - 22 luglio 1563)
- Gerhard von Groesbeck † (1563 - 28 dicembre 1580)
- Ernesto di Baviera † (30 gennaio 1581 - 17 febbraio 1612 deceduto)
- Ferdinando di Baviera † (17 febbraio 1612 succeduto - 13 settembre 1650 deceduto) (vescovo eletto)
- Massimiliano Enrico di Baviera † (13 settembre 1650 succeduto - 3 giugno 1688 deceduto)
- Jean Louis d'Elderen † (17 agosto 1688 - 1º febbraio 1694 deceduto)
- Giuseppe Clemente di Baviera † (4 aprile 1694 - 11 dicembre 1723 deceduto)
- Georg Ludwig von Berghes † (7 febbraio 1724 - 5 dicembre 1743 deceduto)
- Giovanni Teodoro di Baviera † (23 gennaio 1744 - 27 gennaio 1763 deceduto)
- Charles Nicolas d'Oultremont † (20 aprile 1763 - 22 ottobre 1771 deceduto)
- Franz Karl von Velbrück † (16 gennaio 1772 - 30 aprile 1784 deceduto)
- César Constantin François de Hoensbroeck † (21 luglio 1784 - 4 giugno 1792 deceduto)
- François Antoine Marie Constantin de Méan et de Beaurieux † (16 agosto 1792 - 26 novembre 1801 dimesso)
- Jean-Évangéliste Zäpfel † (29 aprile 1802 - 17 ottobre 1808 deceduto)
- Henri Henrard, O.F.M.Conv. † (17 ottobre 1808 - 23 settembre 1814 dimesso)
- Sede vacante (1814-1829)
- Cornelis Richard Anton van Bommel † (15 novembre 1829 consacrato vescovo - 7 aprile 1852 deceduto)
- Theodor Joseph de Montpellier † (27 settembre 1852 - 26 agosto 1879 deceduto)
- Victor Joseph Douterloux † (26 agosto 1879 - 20 agosto 1901 deceduto)
- Martin-Hubert Rutten † (16 dicembre 1901 - 17 luglio 1927 deceduto)
- Louis-Joseph Kerkhofs † (17 luglio 1927 succeduto - 7 dicembre 1961 ritirato)
- Guillaume-Marie van Zuylen † (7 dicembre 1961 succeduto - 17 marzo 1986 ritirato)
- Albert Houssiau (17 marzo 1986 - 9 maggio 2001 ritirato)
- Aloys Jousten (9 maggio 2001 - 31 maggio 2013 ritirato)
- Jean-Pierre Delville, dal 31 maggio 2013
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 1.023.506 persone contava 700.000 battezzati, corrispondenti al 68,4% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1970 | 900.000 | 1.016.131 | 88,6 | 1.298 | 980 | 318 | 693 | 2 | 461 | 515 | |
1980 | 800.000 | 1.007.490 | 79,4 | 1.010 | 787 | 223 | 792 | 31 | 304 | 1.819 | 518 |
1990 | 780.000 | 993.060 | 78,5 | 848 | 659 | 189 | 919 | 66 | 256 | 1.239 | 523 |
1999 | 700.000 | 1.017.805 | 68,8 | 689 | 480 | 209 | 1.015 | 72 | 276 | 801 | 505 |
2000 | 700.000 | 1.016.762 | 68,8 | 650 | 465 | 185 | 1.076 | 74 | 247 | 762 | 525 |
2001 | 700.000 | 1.020.077 | 68,6 | 629 | 445 | 184 | 1.112 | 75 | 247 | 743 | 525 |
2002 | 700.000 | 1.023.506 | 68,4 | 624 | 440 | 184 | 1.121 | 74 | 250 | 743 | 525 |
2003 | 700.000 | 1.023.506 | 68,4 | 543 | 421 | 122 | 1.289 | 76 | 175 | 609 | 525 |
2004 | 700.000 | 1.023.506 | 68,4 | 524 | 402 | 122 | 1.335 | 74 | 168 | 579 | 525 |
Fonti | |
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