Lorenzo Gavotti
Lorenzo Gavotti, C.R. Arcivescovo | |
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Età alla morte | 84 anni |
Nascita | Savona 1595 |
Morte | Roma 9 agosto 1679 |
Sepoltura | Chiesa di San Nicola da Tolentino (Genova) |
Nominato vescovo | 20 giugno 1633 |
Consacrazione vescovile | 10 luglio 1633 da mons. Giovanni Battista Scanaroli |
Incarichi ricoperti |
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Lorenzo Gavotti (Savona, 1595; † Roma, 9 agosto 1679) è stato un arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Savona nel 1595, da Girolamo, esponente di una illustre famiglia locale che sarà ascritta al patriziato genovese nel 1626.
Giovanissimo era a Roma, dove già risiedevano alcuni suoi parenti, per studiare e introdursi negli ambienti di Curia. Nel 1617 prese i voti entrando nell'Ordine dei chierici regolari teatini. Terminata la sua formazione fu ordinato sacerdote e gli fu affidata la parrocchia di sant'Andrea della Valle a Roma, che condusse sino al 1633 quando papa Urbano VIII lo chiamò alla guida del vescovado di Ventimiglia.
Fu consacrato vescovo da mons. Giovanni Battista Scannaroli, vescovo titolare di Sidone. Prese possesso della diocesi il 2 luglio e vi rimase per diciassette anni. Durante questo periodo fece la visita pastorale, celebrò tre sinodi diocesani nel 1635, 1638 e 1642, al primo dei quali intervenne il clero locale al completo. Invitò l'amico Angelico Aprosio a predicare in cattedrale, sostenendolo nella fondazione dell'attuale Biblioteca civica Aprosiana.
Il 28 ottobre 1643 il pontefice, preoccupato del prolungarsi della guerra di Castro, inviò il Gavotti nunzio a Lucerna presso i cantoni cattolici svizzeri, per bloccare il paventato passaggio attraverso le valli dei Cantoni di truppe assoldate in Germania dai Farnese. Nel suo triennio di nunziatura fece da mediatore, senza successo, tra il vescovo di Como Lazzaro Carafino (Ch) e i cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo, che volevano limitare l'immunità e la giurisdizione ecclesiastica nei baliaggi ticinesi.[1] Al contrario dei cappuccini filospagnoli, nei contrasti sorti durante la guerra dei Trent'anni, cercò di restare neutrale tra Spagna e Francia nell'intento di preservare la Svizzera e rafforzare la posizione dei cattolici nella Confederazione. Nella difficile situazione venutasi a creare nelle Tre Leghe, guardò con diffidenza alle attività del vescovo filofrancese di Coira Johann Flugi von Aspermont,[2] senza però prendere dei provvedimenti contro di lui.
Nell'aprile 1646 il Gavotti chiese di essere rimpatriato per ragioni di salute. La domanda venne accolta il 7 novembre, lasciandogli comunque il tempo di erigere un collegio di gesuiti a Soletta e a Bellinzona, di difendere la presenza dei cappuccini a Coira, di sollecitare la residenza di tutti i vescovi svizzeri nelle loro sedi e di farsi portavoce della richiesta di beatificazione di fra Nicolò di Unterwalden. Giunto a Roma presentò al pontefice le lettere dei Consigli dei Cantoni cattolici, che lodavano l'operato del nunzio e ne raccomandavano la promozione a un grado più elevato.
Rientrato in diocesi nel 1650 rientrò a Roma e nel 1653 diede le dimissioni da vescovo di Ventimiglia e ottenne un canonicato nella basilica di Santa Maria Maggiore. Sotto Alessandro VII, Gavotti svolse funzioni di vescovo assistente alla cappella pontificia.
Il 2 luglio 1670 ottenne la nomina ad arcivescovo di Rodi, in partibus infidelium, carica puramente onorifica ed economica che gli permise di trascorrere serenamente gli ultimi anni di vita.
Morì a Roma il 9 agosto 1679. La salma fu traslata a Genova dove il 28 agosto fu inumata nella cappella familiare, realizzata da Pietro Berrettini da Cortona, nella chiesa di san Nicola da Tolentino.
Genealogia episcopale
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Vescovo Giovanni Battista Scannaroli (Ch)
- Vescovo Lorenzo Gavotti
Predecessore: | Vescovo di Ventimiglia | Successore: | |
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Giovanni Francesco Gandolfo (Ch) | 20 giugno 1633 - 27 gennaio 1653 | Mauro Promontorio, O.S.B. (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico per la Svizzera | Successore: | |
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Girolamo Farnese | 28 ottobre 1643 - 7 novembre 1646 | Alfonso Sacrati |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Rodi | Successore: | |
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Francesco Gaetano (Ch) | 2 giugno 1670 - 9 agosto 1679 | Francesco Nicolini (Ch) |
Note | |
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