Louis de La Palud

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Louis de La Palud, O.S.B. Clun.
Cardinale e Pseudocardinale
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battezzato
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Ritratto del cardinale de La Palud, opera di Donato Arsenio Mascagni ed altri, presso la Basilica della Santissima Annunziata a Firenze
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 76 anni
Nascita Châtillon-la-Palud
1375 ca.
Morte Roma
21 settembre 1451
Sepoltura Basilica di San Pietro in Vaticano
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale in data sconosciuta
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19 dicembre 1449 da Niccolò V (vedi)
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12 aprile 1440 dall'antipapa Felice V
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Confermato cardinale il 19 dicembre 1449 da papa Nicolò V
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Incarichi ricoperti
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Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
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Onorificenze
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Invito all'ascolto
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Louis de La Palud (Châtillon-la-Palud, 1375 ca.; † Roma, 21 settembre 1451) è stato un vescovo, pseudocardinale e cardinale francese.

Cenni biografici

Nacque a Châtillon-la-Palud (Bresse), tra il 1370 e il 1380, da Aymé de La Palud, signore di Varembon, e Alix de Corgenon, che era cugina dell'abate benedettino Aimé de Corgenon di Tournus.

Formazione e ministero sacerdotale

Giovanissimo entrò nell'Ordine di San Benedetto a Tournus nel 1382 circa. Studiò al Collège de Sorbonne, dove di addottorò. Fu ordinato sacerdote in data sconosciuta. Prestò servizio come ciambellano dell'abbazia di Notre-Dame d'Ambronay per quattro anni e poi ne fu abate per sei anni; durante il suo mandato, ottenne i privilegi per il monastero da papa Benedetto XIII nel 1404. Era ancora abate di Ambronay il 6 aprile 1410, quando partecipò alla traslazione delle spoglie dei santi martiri di Lione. Fu eletto abate di Tournus nel 1413; il suo successore entrò in carica il 2 dicembre 1431.

Concilio di Costanza

L'abate di Tournus partecipò al concilio di Costanza. Durante il Concilio, nel febbraio 1417, fu ordinato un Capitolo dell'Ordine Benedettino in Germania, e l'abate Louis de La Palud fu eletto uno dei presidenti del consesso. Al conclave papale prestò servizio come uno dei Custodes ciborum (custodi delle derrate alimentari). Durante la sua assenza al Concilio, l'abbazia di Tournus fu spogliata di diversi priorati e benefici dal vescovo di Chalons. Il 23 dicembre 1417 l'abate ottenne una bolla da papa Martino V, annullando tutte le transazioni e restituendo la proprietà all'abbazia di Tournus. Seguì la corte papale a Ginevra (da maggio a dicembre 1418) e inviò al suo monastero vari doni in giugno, visitandoli anche per alcuni giorni in settembre. Tornò infine al monastero il 6 dicembre 1418.

In seguito prestò servizio come deputato della nazione gallica al concilio di Siena, e poi come vescovo di Losanna partecipò al concilio di Basilea.

Louis de La Palud il 6 luglio 1428 nominò due vicari generali per l'abbazia di Tournus, prima di partire per Roma. Rimase a Roma fino alla sua nomina al vescovado di Losanna nel giugno 1431.

Episcopato

La Palud fu nominato vescovo di Losanna da papa Eugenio IV nel 1431, e in una lettera dell'8 giugno ricordò al capitolo di Losanna che la Santa Sede si riservava il diritto di nomina dei vescovi losannesi. Il capitolo, vistosi privato dei suoi tradizionali diritti elettorali (se fosse stata loro concessa l'elezione, la maggioranza dei canonici era orientata a nominare Jean de Prangins[1], che aveva una licenza in legge e deteneva la dignità di cantore nella cattedrale di Losanna ed era stato anche vicario generale del vescovo Guillaume de Challant[2]), si consultò quindi con Amedeo VIII, duca di Savoia, e il 20 agosto fu presentato un appello al concilio di Basilea da Philibert de Rupe, procuratore del duca presso la curia papale. Il duca e il capitolo losannese chiesero anche a papa Eugenio IV di riconsiderare la nomina di La Palud. Il 4 novembre 1432, il papa accettò la richiesta e trasferì Luigi de La Palud ad Avignone e nominò Jean de Prangins vescovo di Losanna, il che portò a un conflitto tra il nuovo vescovo e La Palud, che aveva il sostegno del concilio basilese.

Louis de La Palud scelse di continuare la sua protesta con il concilio ed riuscì ad imporsi e fu da questo confermato nella nomina il 2 gennaio 1434. Il duca di Savoia si lamentò di questa decisione e inviò una lettera al Consiglio il 5 maggio 1435. L'anno successivo, il papa annullò la decisione e scomunicò Louis de La Palud.

Al concilio di Basilea

Nel giugno 1435, il Concilio di Basilea inviò un'ambasciata che comprendeva Louis de La Palud di Losanna, il vescovo Luís do Amaral[3] di Viseu e il vescovo Delfino della Pergola[4] di Parma, a Costantinopoli per tentare una riconciliazione con la Chiesa ortodossa orientale. Il 13 aprile 1436, in Concilio fu letta una bolla inviata dai suoi ambasciatori, e firmata dall'imperatore e dal patriarca a Costantinopoli, riguardante l'unione delle chiese.

Papa Eugenio IV fu deposto dal Concilio di Basilea il 25 giugno 1439. Dopo il suo ritorno a Basilea, il 21 agosto di quell'anno Louis de La Palud presentò un resoconto della missione greca al Consiglio, e il 26 febbraio successivo fu nominato maior poenitentiarius dal Consiglio.

Nel 1439, il duca Amedeo VIII fu eletto dal concilio papa, che prese il nome di Felice V, e fu intronizzato il 23 luglio 1440. L'antipapa ottenne da Louis de La Palud le sue dimissioni dalla diocesi di Losanna e il trasferimento di Jean de Prangins ad Aosta.

Cardinalato

Riconciliatosi con Felice V, questi lo creò cardinale, detto de Varembon, nel concistoro del 12 aprile 1440. L'anno successivo, con bolla papale del 25 febbraio fu trasferito alla sede di Maurienne.

Nel 1449 divenne papa Niccolò V, l'antipapa Felice V abdicò il 7 aprile e fu nominato cardinale vescovo della sede suburbicaria di Sabina. Le Palud si trovava a Losanna il 19 giugno 1449, quando firmò il suo testamento. Anche La Palud fu perdonato da Niccolò V e fu da questi nominò cardinale presbitero di Sant'Anastasia nel concistoro del 19 dicembre 1449.

Le Palud giunse a Roma l'11 dicembre 1450 e ricevuto in concistoro nel palazzo vaticano dal pontefice e dai cardinali il 12 dicembre. A Roma, il 4 giugno 1451, ottenne da papa una bolla che erigeva un capitolo nella collegiata di Varembon.

Il cardinale de Varembon morì a Roma, secondo alcune fonti, il 21 settembre 1451 e sepolto nella Basilica di San Pietro.

Successione degli incarichi

Predecessore: Abate di Notre-Dame d'Ambronay Successore: Prepozyt.png
Pierre IV du Molard 1º gennaio 1400 - 1º gennaio 1413 Jacques Mitte de Chevrières I
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X
con
con
Pierre IV du Molard {{{data}}} Jacques Mitte de Chevrières
Predecessore: Abate di Saint-Philibert de Tournus Successore: Prepozyt.png
Amédée de Courgenon 1º gennaio 1413 - 6 giugno 1431 Hugues III de Fitigny I
II
III
IV
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VII
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X
con
con
Amédée de Courgenon {{{data}}} Hugues III de Fitigny
Predecessore: Vescovo di Losanna Successore: BishopCoA PioM.svg
Guillaume di Challant[5], O.S.B. 6 giugno 1431 - 4 novembre 1433 Jean di Prangins[6] I
II
III
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X
con
con
Guillaume di Challant[5], O.S.B. {{{data}}} Jean di Prangins[6]
Predecessore: Vescovo eletto di Avignone Successore: BishopCoA PioM.svg
Marco Condulmer
(vescovo)
4 novembre 1433 - 30 ottobre 1437 Alain de Coëtivy
(vescovo)
I
II
III
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X
con
con
Marco Condulmer
(vescovo)
{{{data}}} Alain de Coëtivy
(vescovo)
Predecessore: Pseudocardinale presbitero di Santa Susanna Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Panciera 12 aprile 1440 - 19 dicembre 1449 - I
II
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X
con
con
Antonio Panciera {{{data}}} -
Predecessore: Vescovo di Saint-Jean-de-Maurienne Successore: BishopCoA PioM.svg
Oger Moriset[7] luglio 1441 - 21 settembre 1451 Juan de Segovia
(vescovo eletto)
I
II
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X
con
con
Oger Moriset[7] {{{data}}} Juan de Segovia
(vescovo eletto)
Predecessore: Cardinale presbitero di Sant'Anastasia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giorgio Fieschi 19 dicembre 1449 - 21 settembre 1451 Giacomo Tebaldi I
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X
con
con
Giorgio Fieschi {{{data}}} Giacomo Tebaldi
Note
  1. (EN) Jean de Prangins su fr.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  2. (EN) Bishop Guillaume de Challant † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 01-07-2023
  3. (EN) Bishop Luís do Amaral † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 01-07-2023
  4. Paolo Cherubini, DELLA PERGOLA, Delfino su treccani.it. URL consultato il 01-07-2023
  5. (FR) Guillaume de Challant su fr.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
  6. (EN) Archbishop Giovanni di Prangins † su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 01-07-2023
  7. (FR) Oger Moriset su fr.wikipedia.org. URL consultato il 01-07-2023
Bibliografia