Diocesi di Aosta

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Diocesi di Aosta
Dioecesis Augustana
Chiesa latina
Aosta Cattedrale.JPG
vescovo Franco Lovignana
Sede Aosta
Suffraganea
dell'arcidiocesi di Torino
Regione ecclesiastica Piemonte
225px-Aosta diocesi.jpg
Mappa della diocesi
Regione autonoma Valle d'Aosta
Collocazione geografica della diocesi
Nazione bandiera Italia
Vicario Fabio Brédy
Vescovi emeriti: Giuseppe Anfossi
Parrocchie 93
Sacerdoti 107 di cui 80 secolari e 27 regolari
1.159 battezzati per sacerdote
35 religiosi 101 religiose 15 diaconi
127.797 abitanti in 3.262 km²
124.043 battezzati (97,1%% del totale)
Eretta V secolo
Rito romano
Indirizzo

Via/Rue Hôtel des États, 15 - 11100 Aosta

tel. +390165238515 fax. 0165.23.85.17 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2018 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
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La diocesi di Aosta (in latino Dioecesis Augustana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Torino appartenente alla regione ecclesiastica Piemonte. Nel 2018 contava 124.043 battezzati su 127.797 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Franco Lovignana.

Territorio

Il territorio della diocesi coincide con l'intero territorio della regione autonoma italiana della Valle d'Aosta. Diocesi e Valle d'Aosta rappresentano non solo un unicum geografico, ma un continuum di storia, cultura, tradizioni. Unica eccezione, la parrocchia di Pont-Saint-Martin, contermine a quella di Carema che appartiene alla diocesi di Ivrea. Il torrente Lys, che scende dalla valle di Gressoney, ne delimita il confine. Tuttavia, posto che il Comune di Pont-Saint-Martin si estende da non molti decenni, con nuove abitazioni, ben oltre il Lys verso Carema, le autorità diocesane, per evitare disagi, hanno fatto in modo che gli abitanti residenti a Pont-Saint-Martin facciano riferimento alla parrocchia della diocesi augustana, fatta salva l'integrità territoriale della diocesi di Ivrea e della parrocchia di Carema. Esclusivamente francofona fino ai primi anni del '900, è ora bilingue, e la liturgia si svolge anche in lingua francese, specie nell'esecuzione dei canti sacri.

Sede vescovile è la città di Aosta, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista.

Storia

Il primo dei vescovi di Aosta noto con certezza è Eustasio. In sua vece, il prete Grato, che gli succederà, sottoscrive gli atti del secondo sinodo di Milano (451) [1]; dopo di lui sono noti i vescovi Grato, successivamente divenuto patrono della diocesi (la festa ricorre il 7 settembre), e Giocondo. L'esistenza della diocesi è attestata fin dal IV secolo. Dopo l'iniziale dipendenza dalla sede metropolitana di Milano, sul finire del IX secolo entrò a far parte, con Sion nel Vallese, della provincia ecclesiastica di Tarantasia in Savoia, sottoposta all'autorità metropolitica dell'arcivescovo di Vienne da papa Niccolò I il 13 giugno 867.

Sant'Anselmo (1033-1109), abate di Bec-Hellouin e poi arcivescovo di Canterbury, fu nativo della diocesi, ma non ne è stato vescovo. San Bernardo di Mentone (1008) fu arcidiacono di Aosta e fondatore del monastero che da lui prende il nome sulla cima del Gran San Bernardo. Antonio di Challant, membro della potente famiglia omonima, arcivescovo di Tarantasia, fu creato cardinale e giocò un ruolo di primo piano nel Concilio di Costanza tenutosi dal 1º novembre 1414.

Nel 1803 la diocesi fu soppressa, insieme ai monasteri locali, dal governo francese ed unita a quella di Ivrea; fu ricostituita il 17 luglio 1817 e resa suffraganea dell'arcidiocesi di Chambéry (oggi arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia)

Solo nel 1862, dopo la cessione della Savoia alla Francia, la diocesi divenne suffraganea di Torino.

La festa del Patrono San Grato (7 settembre) coincide con la celebrazione dell'annuale Fête de la Vallée d'Aoste (in francese, Festa della Valle d'Aosta). Fin da tempi remoti era caratterizzata da un rito proprio (Almae Ecclesiae Augustensis Ritum), soppresso d'autorità dalla Santa Sede nel 1829. Nelle parrocchie della diocesi l'Angelus non suona a mezzogiorno, ma circa un'ora in anticipo: tradizione che ricorda la presunta fuga dell'eresiarca Calvino da Aosta in Svizzera e la mancata conversione della Valle alla religione riformata.

All'ingresso di ogni nuovo vescovo, è tradizione che le Autorità lo accolgano all'ingresso della Valle, a Pont-Saint-Martin, offrendogli un cappello di colore verde.

Fino al 1951 il vescovo di Aosta portava il titolo nobiliare di conte, timbrando lo scudo con la corona corrispondente, in virtù del potere temporale esercitato almeno dal 1200 sul feudo di Cogne, nel quale possedeva anche un castello che si erge tuttora parzialmente trasformato (castello reale) presso la chiesa parrocchiale della rinomata località nel cuore del parco del Gran Paradiso. Era parimenti signore feudale di Issogne, feudo che - munito di un modesto castello - venne ceduto ai conti di Challant nel XV secolo.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. F. Savio, S.J., Gli Antichi Vescovi d'Italia (Piemonte), Torino, 1899, 69-108.
Fonti
  • Robert Amiet, Monumenta Liturgica Ecclesiae Augustanae (MLEA), 14 voll., Aoste 1974-1992
  • AA.VV., Recherches sur l'ancienne liturgie d'Aoste et les usages religieux et populaires valdôtains, 6 volumi, Aoste 1969-1976
  • Rosina Borelli, I conflitti giurisdizionali in Valle d'Aosta durante l'episcopato di Marc'Antonio Bobba, 1557-1568 in Archivum Augustanum VII, Aosta 1975
  • Breviarium ad Almae Ecclesiae Augustensis Ritum, Augustae Taurinorum 1533
  • Albert-Marie Careggio, Le clergé valdôtain de 1900 à 1984 : notices biographiques Aoste, Imprimerie valdôtaine, 1985
  • Louis Christillin, Le rit particulier et l'autonomie de l'Eglise valdôtaine, a cura di L.COLLIARD, Cahiers sur le particularisme valdôtain, VI, Aoste 1973
  • Jean-Baptiste De Tillier, Chronologies du Duché d'Aoste : i dignitari ecclesiastici e le autorità civili del Ducato di Aosta : Ms. 7 Biblioteca del Seminario di Aosta, 1738 (a cura di Lino Colliard), Aosta 1994
  • Joseph-Auguste Duc, Histoire de l'Eglise d'Aoste, 10 voll. (1901-1915)
  • Amato Pietro Frutaz, Le Fonti per la Storia della Valle d'Aosta, Thesaurus Ecclesiarum Italiae I,1, Roma 1966, riedizione con note aggiunte a cura di Lino Colliard, Aosta 1998
  • Emanuela Lagnier, Corpus Musicae Hymnorum Augustanum, (MLEA XI), Aoste 1991
  • Missale ad Almae Ecclesiae Augustensis Ritum, Augustae Praetoriae 1733
  • Fedele Savio, Gli antichi vescovi d'Italia : dalle origini al 1300 : descritti per regioni. Il Piemonte, Torino 1898
  • Jean-Vincent Tasso, Lettre pastorale sur le sixième centenaire de la mort du Bienheureux Emeric de Quart, évêque d'Aoste : septembre 1313-septembre 1913 ; Aoste, Imprimerie Catholique 1913
  • (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii ævi: sive, Summorum Pontificum, S[anctæ] R[omanæ] E[cclesiæ] Cardinalium, Ecclesiarum Antistitum Series. E Documentis Tabularii Præsertim Vaticani Collecta, Digesta, Edita, cap. Ab anno 1431 usque ad annum 1503 perducta, [vol. II], Patavii : Il Messaggero di s. Antonio, 1901, 1968
Voci correlate
Collegamenti esterni