Ludovico Bonito
Ludovico Bonito Cardinale | |
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Lapide sepolcrale nella cattedrale di Rimini. | |
Età alla morte | circa 63 anni |
Nascita | Agrigento 1350 ca. |
Morte | Rimini 13 settembre 1413 |
Sepoltura | Rimini, Chiesa di San Francesco Saverio |
Ordinazione presbiterale | non si hanno informazioni |
Nominato arcivescovo | 1º giugno 1387 da Urbano VI |
Creato Cardinale |
19 settembre 1408 da Gregorio XII (vedi) |
Cardinale per | 4 anni, 11 mesi e 24 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Ludovico Bonito o Boneto (Agrigento, 1350 ca.; † Rimini, 13 settembre 1413) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Ludovico Bonito nacque ad Agrigento intorno al 1350, figlio di Antonio. Era di nobile famiglia, attestata fin dal XI secolo fra i patrizi di Scala, giunti nella Costiera amalfitana da Roma e da qui un ramo si era poi trasferito ad Agrigento.
Formazione ed episcopato
Ludovico coronò gli studi con il dottorato in diritto civile e canonico. Divenne sacerdote e nel 1376 fu nominato canonico della cattedrale di Agrigento.
Legatissimo a Manfredi III Chiaromonte, uno dei quattro vicari dell'isola di Sicilia durante la reggenza della regina Maria, fu eletto dal capitolo della cattedrale di Palermo, tra il 1385 e il 1386, arcivescovo di quella diocesi, al posto di frà Nicola da Agrigento (ch), inviso al Chiaromonte, che era stato allontanato con la forza. Papa Urbano VI accettò il fatto compiuto e il 1º giugno 1387 conferì al Bonito il pallio arcivescovile.
Il 10 novembre 1388 Ludovico indisse un Concilio provinciale, a cui parteciparono tra gli altri il vescovo di Agrigento Matteo de Fugardo(ch)e il vescovo di Mazara.
Celebrate le nozze nel 1391 tra Martino di Aragona e la regina Maria, Bonifacio IX, successore di Urbano VI, cercò di ostacolare l'ascesa di Martino in Sicilia con l'aiuto di Andrea Chiaramonte, figlio di Manfredi III Chiaramonte, oltre che con l'aiuto di Ludovico Bonito. Appena Martino si impadronì della Sicilia nel maggio 1392, Andrea Chiaramonte venne giustiziato il 1º giugno in piazza Marina, a Palermo, mentre l'arcivescovo Bonito venne espulso dalla Sicilia. Fu accolto da Bonifacio IX che lo gravò di notevoli uffici della curia romana.
Nel 1395 il Bonito fu nominato arcivescovo di Antivari, nell'attuale Montenegro. L'anno successivo fu nominato arcivescovo titolare di Tessalonica in Grecia; fu trasferito alla diocesi di Bergamo il 5 settembre 1399 e all'arcidiocesi di Pisa il 18 luglio 1400.
Nella primavera del 1401 si recò a Pisa per ricevere il giuramento di fedeltà dal clero e dai vassalli della Chiesa pisana e sembra aver risieduto anche in seguito nella sua diocesi. Ma la conquista fiorentina di Pisa ai primi di ottobre 1406 mise fine anche al suo vescovato. L'11 ottobre 1406 i Dieci incaricarono il loro ambasciatore a Roma. Rinaldo degli Albizzi, di premere su Innocenzo VII perché sostituisse il Bonito con un fiorentino. Il 3 novembre 1406 Alamanno Adimari(ch) fu così nominato arcivescovo di Pisa, mentre al Bonito il 29 luglio 1407 fu assegnata da Gregorio XII la sede di Taranto.
Cardinalato
Nel concistoro del 19 settembre 1408 Gregorio XII lo creò cardinale presbitero con il titolo di Santa Maria in Trastevere.
L'Enciclopedia cattolica riferisce che Ludovico Bonito fu uno dei pochi rimasti fedeli a Papa Gregorio XII, condividendone le sorti fino alla morte. Lo seguì ad Aquileia, poi a Gaeta e dal dicembre 1412 a Rimini, sotto la protezione del principe Carlo Malatesta.
Morte
Come scrisse Lorenzo Cardella, il cardinale Bonito, mentre si preparava per partire al Concilio di Costanza, fu colto da una violenta febbre, privandolo della vita a Rimini il 13 settembre 1413. I funerali si svolsero nella chiesa di san Francesco il 15 settembre. L'elogio fu tenuto dal cardinale Giovanni Domenici arcivescovo di Ragusa e fu sepolto nella stessa chiesa.
Iscrizione
Iscrizione sulla tomba del cardinale Bonito. |
Hic animo, moribus, sensu, virtute, fenecta
Consiliorum potens Ludovicus stirpe BONETO |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Palermo | Successore: | |
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frà Nicola da Agrigento | 1383 - 1392 | Alberto Villamarino |
Predecessore: | Arcivescovo di Antivari | Successore: | |
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Raimondo | 1395-22 maggio 1396 | Marino II |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tessalonica | Successore: | |
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ignoto | 1396 - 1399 | ignoto |
Predecessore: | Vescovo di Bergamo | Successore: | |
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Branchino Besozzi | 5 settembre 1399-18 luglio 1400 | Francesco Lante |
Predecessore: | Arcivescovo di Pisa | Successore: | |
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Giovanni Gabrielli | 18 luglio 1400 - 1406 | Alamanno Adimari |
Predecessore: | Primate di Corsica e Sardegna | Successore: | |
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Giovanni Gabrielli | 18 luglio 1400 - 1406 | Alamanno Adimari |
Predecessore: | Arcivescovo di Taranto | Successore: | |
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Alamanno Adimari | 1406 - 1412 | Rainaldo Brancaccio (amministratore apostolico) |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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Filippo d'Alençon o Niccolò Brancaccio (pseudocardinale) |
19 settembre 1408-13 settembre 1413 | Rinaldo Brancaccio |
Bibliografia | |
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