Martiri Passionisti Polacchi
I Martiri Passionisti Polacchi sono i passionisti vittime del nazismo. Fino ad oggi nessun processo diocesano né alcun processo presso la Congregazione per le cause dei santi è stato avviato per mancanza di sufficiente documentazione.
Tra essi si trova il padre Silvio del Santissimo Sacramento, superiore della comunità, e i suoi confratelli:
- Padre Giuseppe della Natività della beata Maria Vergine, al secolo Giovanni Rosinski (Obryte, Varsavia, 6 aprile 1910 - Dzialdowo, Ciechanów, agosto 1941), professo il 15 settembre 1931, ordinato il 6 giugno 1936, confessore.
- Padre Lorenzo della Passione, al secolo Miecislao Bugaj (Pokrzywnica, Przasnysz, Varsavia, 3 luglio1913 - Dzialdowo, Ciechanów, agosto 1941), professo l'11 novembre 1934, ordinato il 3 luglio 1938, missionario popolare, confessore.
- Padre Salvatore (Ceslao) della natività di Maria Vergine, al secolo Eugenio Zaloga (Debiny, Przasnysz (Varsavia), 15 settembre 1914 - Dzialdowo, Ciechanów, agosto 1941), professo l'11 novembre 1934, ordinato il 3 luglio 1938, missionario popolare, confessore.
- Fratel Antonio dall'Annunciazione, al secolo Francesco Glinka (Szygi, Rozan, (Varsavia), 12 agosto 1910 - Dzialdowo, prov. di Ciechanów, agosto 1941), professo il 15 agosto 1930, sarto.
- Fratel Taddeo dell'Immacolata Concezione, al secolo Macario Siwoski ((Duczymin, Varsavia, 26 settembre 1907 - Dzialdowo, prov. di Ciechanów, agosto 1941), professo l'8 dicembre 1931, portiere e questuante.
- Fratel Leonardo di Gesù Crocifisso, al secolo Stefano Kuskowski (Krzynowloga Mala, Przasnysz, Varsavia, 6 novembre 1913 - Dzialdowo, prov. di Ciechanów, agosto 1941), professo il 17 aprile 1934, portiere, sarto e cuoco.
Altro martire passionista polacco vittima dei nazisti è fratel Venceslao di Gesù Crocifisso, al secolo Stefano Kamienski (Przesmyki, Siedlce, Lublin, 28 novembre 1876 - Dzialdowo, prov. di Ciechanów, agosto 1941), professo il 5 dicembre 1908, giardiniere, buon religioso, semplice, laborioso ed umile. Entrò nella Congregazione prima che fosse trapiantata in Polonia. Nel settembre 1939, quando scoppiò la guerra, apparteneva alla comunità di Sadowie, presso Ostrów Wielkopolski. Minacciati di essere incarcerati, i religiosi si dispersero. Fratel Venceslao si nascose in un villaggio vicino. Denunciato, fu portato al campo di concentramento di Dachau. Non si seppe più nulla di lui.
Fino ad oggi nessun processo diocesano né alcun processo di canonizzazione è stato avviato; si è rinunziato ad inserire questi martiri nel processo collettivo dell'arcivescovo di Plock e compagni per mancanza di sufficiente documentazione a riguardo della loro vita.
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