Giovanni Battista Peruzzo

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Giovanni Battista Peruzzo, C.P.
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 85 anni
Nascita Molare (AL)
14 luglio 1878
Morte Le Rocche di Molare (AL)
20 luglio 1963
Sepoltura
Appartenenza Diocesi di Acqui
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 13 gennaio 1901 da Ausiliare di Torino Mons. Bertagna
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Consacrazione vescovile 10 febbraio 1924 da Cardinal de Lai
Elevazione ad Arcivescovo 29 marzo 1952
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Consorte

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Giovanni Battista Peruzzo (Molare (AL), 14 luglio 1878; † Le Rocche di Molare (AL), 20 luglio 1963) è stato un arcivescovo italiano.

Biografia

La formazione e il ministero sacerdotale

Entrato giovanissimo nel seminario minore dei Passionisti, emise la professione religiosa il 26 luglio 1894 nel santuario di San Pancrazio presso Pianezza (To) con il nome di Giovanni Battista dell'Addolorata.

Proseguì gli studi prima a Roma, poi a Pianezza e venne ordinato presbitero il 13 gennaio 1901 da monsignor Giovanni Battista Bertagna, ausiliare di Torino (la diocesi torinese era guidata dal cardinal Agostino Richelmy).

Svolse con intensità la predicazione tipica dei passionisti (missioni popolari ed esercizi spirituali).

Ricevette vari incarichi di responsabilità nell'ambito della sua congregazione, specialmente per il Nord Italia.

L'episcopato

Il 18 gennaio 1924 fu nominato vescovo titolare di Eurea di Epiro e vescovo ausiliare di Mantova e il 10 febbraio 1924 viene consacrato vescovo. Sostenne validamente il servizio pastorale alla diocesi dell'ormai anziano monsignor Paolo Carlo Francesco Origo (n. 1840 - + 1928) vescovo dal 1895.

Nel 1925-27 organizzò le feste centenarie di san Luigi Gonzaga, chiamando a raccolta moltissimi giovani dell'Azione Cattolica. Per queste iniziative ricevette intimidazioni anche gravi da parte dei fascisti locali. Monsignor Peruzzo seppe difendere e rincuorare il suo gregge; andò a parlare direttamente con Benito Mussolini (il quale prese gli opportuni provvedimenti) e riferì gli avvenimenti mantovani a papa Pio XI che ne risultò oltremodo addolorato.

Il 19 ottobre 1928 fu nominato vescovo di Oppido Mamertina, dove resterà per quattro anni.

Il 15 gennaio 1932, dopo una lunga attività missionaria fu nominato vescovo di Agrigento e il 29 marzo 1952 riceve il titolo personale di arcivescovo. Ad Agrigento si occupò in maniera particolare del rinnovamento della vita cristiana, e perciò le missioni popolari, i congressi eucaristici e le varie organizzazioni cattoliche, specialmente quella dell'Azione cattolica, trovarono in monsignor Peruzzo un forte stimolo apostolico. Eresse diverse parrocchie in special modo nelle zone più disagiate della diocesi agrigentina e accolse diverse comunità religiose. Nel periodo di episcopato ad Agrigento, svolse più volte la visita pastorale.

Durante la seconda guerra mondiale mise a disposizione palazzo vescovile e seminario per la Croce Rossa, e venne riconosciuto dopo lo sbarco degli Alleati come capo morale e civile di Agrigento.

Subì un grave attentato con pericolo di morte il 9 luglio del 1945 presso il santuario della Quisquina (AG) per opera di un sedicente eremita[1].

Godette dell'amicizia personale di papa Giovanni XXIII. Fu nominato membro della commissione teologica preparatoria del concilio ecumenico Vaticano II e riconfermato membro della stessa commissione dopo l'apertura del concilio.

Si spense improvvisamente il 20 luglio 1963 durante la prima sessione del concilio.

Genealogia episcopale e successione apostolica

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo titolare di Eurea di Epiro Successore: Bishopcoa.png
Pedro Dionisio Tibiletti 18 gennaio 1924 - 19 ottobre 1928 Jean-Baptiste-Marie Budes de Guébriant I
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con
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Pedro Dionisio Tibiletti {{{data}}} Jean-Baptiste-Marie Budes de Guébriant
Predecessore: Vescovo di Oppido Mamertina Successore: Bishopcoa.png
Giuseppe Antonio Caruso 19 ottobre 1928 - 15 gennaio 1932 Nicola Colangelo I
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con
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Giuseppe Antonio Caruso {{{data}}} Nicola Colangelo
Predecessore: Vescovo di Agrigento
Titolo personale di Arcivescovo dal 29 marzo 1952
Successore: Arcbishop.png
Bartolomeo Lagumina 15 gennaio 1932 - 20 luglio 1963 Giuseppe Petralia I
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con
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Bartolomeo Lagumina {{{data}}} Giuseppe Petralia
Voci correlate
Note
  1. Andrea Camilleri, ne Le pecore e il pastore (Edizioni Sellerio, Palermo 2007 ISBN 9788838922039), ricostruisce in modo egregio il fatto della Quisquina, anche se alcune sue tesi conclusive non sono condivisibili. Questo A., agrigentino, ha dei ricordi indimenticabili di monsignor Peruzzo.
Collegamenti esterni