Museo Diocesano "Adriano Bernareggi" di Bergamo
Museo Diocesano "Adriano Bernareggi" di Bergamo | |
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Palazzo Bassi Rathgeb (1520), sede del museo | |
Categoria | Musei diocesani |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lombardia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Comune | Bergamo |
Diocesi | Diocesi di Bergamo |
Indirizzo | Via Pignolo, 76 24121 Bergamo (BG) |
Telefono | +39 035 248772 |
Fax | +39 035 215517 |
Posta elettronica | info@fondazionebernareggi.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Bergamo |
Tipologia | arte sacra |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, disegni, ex voto, lapidi, libri antichi a stampa, metalli, sculture e suppellettile liturgica |
Servizi | accoglienza al pubblico, biblioteca, biglietteria, bookshop, didattica, fototteca, guardaroba, internet point, mediateca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Rete Diocesana dei Musei Ecclesiastici (Re.di.m.e.) |
Sede Museo | Palazzo Bassi Rathgeb |
Datazione sede | 1520 |
Fondatori | mons. Adriano Bernareggi |
Data di fondazione | 2000 |
Il Museo Diocesano "Adriano Bernareggi" di Bergamo, allestito nel Palazzo Bassi Rathgeb (1520), è stato inaugurato nel 2000 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico presente nel territorio diocesano.
Ha una sede distaccata presso il Museo della Cattedrale di Bergamo.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, disposto su tre livelli ed articolato in venti sale espositive, presenta le opere e la suppellettile liturgica, databili dal XII al XX secolo, che il vescovo Adriano Bernareggi (1936 - 1953), ha raccolto fra il 1932 e il 1935 nelle chiese della Diocesi per documentarne la storia. Inoltre, l'esposizione segue un percorso didattico che illustra l'evoluzione del culto e della devozione popolare attraverso opere d'arte, arredi e paramenti sacri.
I - II, Sale delle Premesse e dei Sacramenti
Il percorso prende il via da queste due sale, in cui sono esposte opere che illustrano la cultura devozionale e la liturgia sacramentale, tra le quali si notano:
- Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino e santi (fine XV secolo), in legno scolpito, dorato e dipinto, di Pietro Bussolo.
- Ante di organo con Evangelisti ed angeli oranti (XVI secolo), olio su tavola, di anonimo pittore lombardo.
III - Sala della Diocesi di Bergamo
Si prosegue con questa sala, dove attraverso le opere presenti si ripercorre il cammino della chiesa bergamasca, tra queste:
- Elemosina dei confratelli della Misericordia (XIII secolo), affresco strappato, di un anonimo pittore lombardo, proveniente dall'antica Cattedrale di San Vincenzo.
- Ritratti di vari prelati (XVII - XVIII secolo).
- Busto di papa Giovanni XXIII (XX secolo), in bronzo.
IV - Sala dell'Altare
Nella sala è sottolineata la centralità dell'altare nella prassi liturgica. Di notevole interesse:
- Borsa per corporale con Gesù Cristo eucaristico (XV secolo), in seta rossa ricamata, di manifattura nord-europea.
V - VII, Sale del Tempo liturgico
Attraverso l'esposizione dei paramenti sacri è presentato in queste sale l'avvicendarsi dell'anno liturgico scandito dall'uso di colori differenti che evidenziano la successione dei tempi.
VIII - XII, Sale dell'Iconografia sacra
In queste sale si sviluppa la tematica dell'iconografia dei Santi, della Madonna, di Gesù Cristo e della Croce, attraverso notevoli opere fra cui merita evidenziare:
- Sant'Antonio abate (XV secolo), in legno scolpito, dipinto e argentato di anonimo scultore lombardo.
- Sant'Apollonia (prima metà del XVI secolo), tempera su tavola, di Bernardo o Antonio Marinoni.
- San Carlo Borromeo (XVII secolo), olio su tela, di anonimo pittore milanese
- Estasi di san Francesco d'Assisi (XVII - XVIII secolo), olio su tela, di Antonio Balestra.
- Madonna con Gesù Bambino e il tronco di Jesse (XV secolo), alabastro scolpito con tracce di doratura di scuola inglese.
- Madonna con Gesù Bambino, santi e un devoto (XVI secolo), olio su tavola di Francesco di Bernardo de' Vecchi, detto Francesco Rizzo da Santacroce.
- Battesimo di Gesù (XVI secolo), olio su tela, di Giovan Battista Moroni.
- Gesù Cristo morto fra due angeli (seconda metà del XV secolo), olio su tavola, di Alvise Vivarini.
- Volto del Redentore (XV - XVI secolo), olio su tavola, di Marco d'Oggiono.
- Croce di san Procolo (IX - X secolo), in lamina di argento sbalzata, di scuola longobarda.
XIII - XV, Sale della Devozione
In queste sale si affronta il tema della devozione popolare privata nelle sue diverse espressioni umane.
- Immacolata Concezione e devoti (XVI - XVII secolo), olio su tela, di Francesco Zucco.
- Santa Maria Maddalena comunicata da un angelo (XVII - XVIII secolo), olio su tela, attribuita a Gaspare Diziani;
- Ritratto di nobildonna (XVIII secolo), olio su tela, di un anonimo pittore bergamasco.
XVI - XVIII, Sale della Serialità
Queste sale illustrano la diffusione di oggetti seriali legati alla devozione, alla preghiera o a particolari riti liturgici, come medagliette per i battesimandi, ex voto, reliquiari domestici e busti-reliquiario. Di notevole interesse i gonfaloni della confraternite, fra cui:
- Stendardo processionale con Assunzione di Maria Vergine (1612), olio su tela, di Maffeo Verona.
XIX - Sala del Tesoro
In questa sala si incontrano splendidi manufatti di oreficeria, quali:
- Calice (1448), in argento dorato, cesellato e smaltato, di Pandolfo Lorenzoni da Vertova.
- Reliquiario a croce (fine XIV - inizio XV secolo), in cristallo di rocca, della bottega di Bernardo e Marco Da Sesto.
- Calice (XVII - XVIII secolo), in argento dorato, traforato, sbalzato e cesellato, di Carlo Giuseppe Grossi.
XX - Sala dei Capolavori
L'intento di questa sala è quello di mettere in luce, tramite due capolavori, la presenza di opere di grande qualità entro il patrimonio artistico della Chiesa bergamasca:
- Trinità (prima metà del XVI secolo), olio su tela, di Lorenzo Lotto, proveniente dalla Chiesa di Sant'Alessandro.
- Madonna con Gesù Bambino in gloria con san Francesco d'Assisi, san Carlo Borromeo e un donatore (primo quarto del XVII secolo), olio su tela, di Daniele Crespi.
Galleria fotografica
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