Adriano Bernareggi

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Adriano Bernareggi
Arcivescovo
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al secolo {{{alsecolo}}}
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
in caritate radicati

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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 68 anni
Nascita Oreno
9 novembre 1884
Morte Bergamo
23 giugno 1953
Sepoltura Duomo di Bergamo
Conversione
Appartenenza Arcidiocesi di Milano
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Oreno, 21 luglio 1907 da card. arc. Andrea Carlo Ferrari
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Nominato vescovo 16 dicembre 1931 da Pio XI
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile Duomo di Milano, 24 gennaio 1932 dal Cardinale Arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster
Elevazione ad Arcivescovo 28 gennaio 1953
Elevazione a Patriarca
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Invito all'ascolto
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Adriano Bernareggi (Oreno, 9 novembre 1884; † Bergamo, 23 giugno 1953) è stato un arcivescovo italiano.

Cenni biografici

La formazione e il ministero sacerdotale

Nacque a Oreno (Milano) il 9 novembre 1884, ultimogenito di Giovanni e Luigia nata Ravanelli, in una famiglia di commercianti agricoli. Ebbe come fratello Domenico, pure sacerdote che fu vicario episcopale di Milano e vescovo titolare di Famagosta.

Dopo gli studi ginnasiali nel seminario minore di san Pietro Martire di Seveso, sulle orme del fratello Domenico frequentò dal 1900 il Seminario Lombardo a Roma. Si laureò in filosofia nel 1903 e in teologia nel 1907 alla Pontificia Università Gregoriana. Fu ordinato presbitero ad Oreno il 21 luglio 1907. Ritornato a Roma, si laureò in diritto canonico presso il Pontificio Ateneo Lateranense nel 1909 e intraprese anche studi di diritto civile.

Richiamato in diocesi, fu professore di diritto canonico nel seminario arcivescovile di Milano. Nel luglio del 1916 fu chiamato alle armi e destinato come aiuto cappellano all'ospedale militare per ufficiali presso l'istituto Figlie del Sacro Cuore di Milano.

Nel dopoguerra, entrato a far parte del comitato permanente dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, don Bernareggi fu tra i promotori dell'università cattolica di Milano, dove insegnò diritto ecclesiastico fino al 1926.

Il cardinale Achille Ratti lo nominò parroco di San Vittore al Corpo a Milano.

Il ministero episcopale

Il 16 dicembre 1931 papa Pio XI lo nominò vescovo coadiutore di Bergamo con diritto di successione e vescovo titolare di Nissa.

Il 14 aprile 1936 divenne vescovo di Bergamo, succedendo a Luigi Maria Marelli e venne promosso arcivescovo, titolo personale, nel 1952.

Nel luglio 1943 fu coordinatore dei lavori che portarono alla redazione del Codice di Camaldoli.

Durante il suo episcopato avvenne l'apparizione di Nostra Signora delle Ghiaie di Bonate. Il 28 gennaio 1953 fu nominato arcivescovo a titolo personale della diocesi di Bergamo.

Morì a Bergamo il 23 giugno 1953. I funerali si tennero il 27 giugno successivo in Cattedrale, dove è sepolto nella Cripta dei Vescovi.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo titolare di Nissa Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Icheri di Malabaila 16 dicembre 1931 - 14 aprile 1936 Pietro Maria Ferré I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francesco Icheri di Malabaila {{{data}}} Pietro Maria Ferré
Predecessore: Vescovo di Bergamo
(Titolo personale di Arcivescovo dal 28 gennaio 1953)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Luigi Maria Marelli 14 aprile 1936 - 23 giugno 1953 Giuseppe Piazzi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Luigi Maria Marelli {{{data}}} Giuseppe Piazzi
Bibliografia
  • Giuseppe Pignatelli, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 9 (1967), online
Voci correlate