Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Gandino

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Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Gandino
Gandino MuBa salaespositiva.jpg
Sala espositiva
Altre denominazioni
Categoria Musei di Basilica
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Lombardia
Regione Stemma Lombardia
Provincia Bergamo
Comune Gandino
Località o frazione {{{Località}}}
Diocesi Diocesi di Bergamo
Indirizzo Via Bettera, 14
24024 Gandino (BG)
Telefono +39 035 745425
Fax +39 035 745425
Posta elettronica museobasilica@gandino.it
Sito web [1]
Facebook
Proprietà Parrocchia di Santa Maria Assunta
Tipologia arte sacra, archeologia industriale
Contenuti arazzi, arredi sacri, biglietteria, dipinti, paramenti sacri, presepi, reperti di archeologia industriale, sculture, suppellettile liturgica, tessuti
Servizi accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, didattica, fototeca, organizzazione di eventi e mostre temporanee, visite guidate
Sistema museale di appartenenza Rete Diocesana dei Musei Ecclesiastici (Re.di.m.e.)
Sede Museo Palazzo del Vicario
Datazione sede XVI secolo
Sede Museo 2°
Datazione sede 2°
Fondatori mons. Giovanni Bonzi
Data di fondazione 15 dicembre 1929
Note
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Coordinate geografiche
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Il Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Gandino (Bergamo), allestito nel Palazzo del Vicario (XVI secolo), è stato inaugurato il 15 dicembre 1929, per volere di mons. Giovanni Bonzi per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalla Basilica di Santa Maria Assunta e dal territorio gandinese.

Storia

Il Museo, destinato a raccogliere le opere d'arte e la suppellettile liturgica della parrocchiale, venne ideato dal prevosto mons. Giovanni Bonzi e sollecitato da mons. Angelo Giuseppe Roncalli in occasione delle sue visite a Gandino.

La sede fu individuata nel Palazzo del Vicario (XVI secolo), situato vicino alla Basilica, venne inaugurata il 15 dicembre 1929.

Nel 1963 il palazzo, non più sufficiente per raccogliere tutte le opere che la Parrocchia lungo i decenni aveva raccolto, venne ristrutturato ed ampliato.

Successivamente, tra il 1985 e il 1988, venne aumentato lo spazio espositivo, utilizzando un altro antico edificio limitrofo, per accogliere le nuove sezioni dedicate ai presepi e all'archeologia tessile.

Percorso espositivo e opere

Croce processionale (XV secolo), tempera su tavola

L'itinerario museale si sviluppa in tre sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XV al XX secolo.

Sezione I - Arte Sacra

Questa sezione presenta, lungo dieci sale, le opere e la suppellettile liturgica legate alla storia della Basilica o pervenute al Museo attraverso donazioni di privati.

Sala I - Croce dipinta

Nella prima sala è esposta:

Sala II - Antifonari e graduali miniati

Molto interessante è la collezione di messali, antifonari e graduali, databili dal XV al XVIII secolo. La collezione conserva alcuni esemplari di grande interesse storico-artistico impreziositi da miniature, i quali provengono dai conventi dei francescani riformati e delle benedettine situati a Gandino. Di rilievo:

Sala III - Altare d'argento

Nella sala è conservata l'opera considerata l'apice dell'arte e della ricchezza gandinese:

  • Apparato dell'altare maggiore, costituito da paliotto, tabernacolo, vasi sacri, candelabri e croce (ultimo quarto del XVII - primo quarto del XVIII secolo), in argento e rame argentato e dorato, realizzata da botteghe orafe milanesi, altoatesine e tedesche, proveniente dalla Basilica di Santa Maria Assunta. L'imponente apparato viene ricollocato sull'altare, sei volte l'anno, per le maggiori solennità liturgiche. Tra gli elementi che compongono l'apparato si segnalano:
Altare maggiore con Apparato liturgico costituito da paliotto, tabernacolo, vasi sacri, candelabri e croce (ultimo quarto del XVII - primo quarto del XVIII secolo), argento e rame argentato e dorato

Sala IV - Arazzi

Notevole importanza assume presso il Museo la raccolta di arazzi, sia a soggetto sacro che profano:

  • Quattro arazzi con Scene di caccia (1560), realizzati da Frans Guebel a Bruxelles, provenienti dal Palazzo nobiliare della famiglia Giovanelli.
  • Serie di sei arazzi con Storie della vita di Maria Vergine (1580), realizzati da Cornelio ed Enrico Mattens a Bruxelles, provenienti dal presbiterio della Basilica, donati alla chiesa dalla famiglia Castello.

Sala V - Pinacoteca

Disposta in un'ampia galleria è visibile la numerosa collezione di dipinti del Museo. Di rilievo:

Sala VI - Paramenti sacri

Piviale cremisi (XVI secolo), velluto dogale alto-basso di seta

Nella sala sono conservati paramenti sacri e tessuti di notevole pregio. Enorme risulta essere, infatti, la dotazione della Basilica e delle altre chiese sussidiarie, commissionarli alle più importanti manifatture italiane ed europee. Di rilievo:

Sala VII - Pizzi e merletti

La collezione di pizzi e merletti del Museo, risulta essere una tra le più importanti d'Italia, è composta fondamentalmente da due categorie di pizzi, quelli in fibra tessile (cotone, lino...) e quelli in oro ed argento che sono una rarità.

Sala VIII - Tesoro

A Gandino la fede assai radicata nella popolazione, insieme alle indubbie possibilità economiche dei mercanti, hanno permesso lungo i secoli l'acquisizione di suppellettile sacra di grande interesse. Di rilievo:

Sala IX - Dipinti delle Confraternite

In questa sala è possibile ammirare dipinti provenienti dalle confraternite, databili dal XIX all'inizio del XX secolo. Particolarmente interessanti sono:

Sala X - Statue lignee

Ambito tirolese, Natività di Gesù (XVI secolo), legno policromo dorato

Nella sala sono conservate le sculture lignee, tra le quali di particolare interesse storico-artistico:

Sezione II - Presepi

La collezione dei presepi, disposta in tre sale inaugurate nel Natale del 1988, è composta da 280 presepi, provenienti da 56 paesi del mondo. Gran parte della raccolta è stata donata da mons. Lorenzo Frana e arricchita successivamente da altre donazioni di privati. Tra i numerosi pezzi esposti ce ne sono alcuni degni di nota:

Sezione III - Archeologia tessile

La sezione, costituita da quattro sale, venne aperta al pubblico nel Natale del 1985 per volere di mons. Alessandro Recanati, ed espone macchinari per la lavorazione della lana, databili dal XVIII al XIX secolo. L'obiettivo di questa sezione è di far conoscere la tessitura e la sua centralità nella storia e nello sviluppo economico di Gandino. Si possono ammirare:

  • Orditoio (XVIII secolo).
  • Due telai (XIX secolo): uno a tessitura semplice dotato di ratiera e uno dotato di macchina a Jacquard.
  • Collezione di pettini da tessitura, tra i quali anche un raro esemplare in giunco.
  • Garzatrice con cardi vegetali.
  • stenditoi che anticamente consentivano l’asciugatura dei panni lana.
  • Piegatrice meccanica di origine mitteleuropea.
  • Macchine per l’orlatura.
  • Campionario della ditta Radici Senior (1877 - 1952).

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Editore Touring, Milano 2005, pp. 124 - 125 ISBN 9788836536535
  • Rete Diocesana dei Musei Ecclesiastici (a cura di), I Musei della Diocesi di Bergamo, Editore Silvana , Cinisello Balsamo (MI) 2012, pp. 30 - 37
Voci correlate
Collegamenti esterni