Museo Diocesano di Osimo
Museo Diocesano di Osimo | |
Pietro di Domenico da Montepulciano, Polittico con Madonna con Gesù Bambino tra angeli e santi (1418), tempera su tavola | |
Categoria | Musei diocesani |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Marche |
Regione | Marche |
Provincia | Ancona |
Comune | Osimo |
Diocesi | Arcidiocesi di Ancona-Osimo |
Indirizzo |
Piazza Episcopio, 3 60027 Osimo (AN) |
Telefono | +39 071 7231808 |
Fax | +39 071 7236174 |
Posta elettronica |
info@duomodiosimo.it museo.osimo@diocesi.ancona.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Arcidiocesi di Ancona-Osimo |
Tipologia | arte sacra, archeologia |
Contenuti | arredi sacri, ceramiche, dipinti, lapidi, libri a stampa, metalli, paramenti sacri, sculture, strumenti musicali, statuine di presepio, suppellettile liturgica |
Servizi | archivio storico, biblioteca, fototeca, visite guidate |
Sistema museale di appartenenza | Sistema Museale della Provincia di Ancona |
Sede Museo | Palazzo Vescovile |
Datazione sede | XII secolo |
Data di fondazione | ottobre 1998 |
Il Museo Diocesano di Osimo (Ancona), allestito all'interno del Palazzo Vescovile, è stato inaugurato nell'ottobre del 1998 per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Concattedrale di San Leopardo (XII - XIII secolo) e dal territorio diocesano.
Il Museo è sede distaccata del Museo Diocesano di Ancona.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale si sviluppa in quindici sale espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal X al XX secolo.
Sala I - Paleocristiano
Nella sala, attraverso le opere, è possibile ripercorrere la storia delle origini del Cristianesimo ad Osimo e conoscere la figura del primo vescovo, san Leopardo, vissuto tra la fine del IV e l'inizio del V secolo. Di particolare rilievo:
- Lamina di san Leopardo (VII - VIII secolo), conservata entro un Reliquiario (XVIII secolo), in rame dorato e argento, opera di Gian Andrea Lazzarini: questa è una legatura di evangeliario rinvenuta nel sepolcro del Santo.
- Lastra tombale di san Vitaliano (VIII secolo), in pietra, di ambito longobardo.
- San Leopardo (1763), olio su tavola, di Giovanni Maspani.
- Formella con Martirio di san Fiorenzo, san Sisinio e san Diocleziano (inizio XVIII secolo), in terracotta, di anonimo coroplasta marchigiano.
Sala II - Medioevo
La sala documenta lo sviluppo e la fioritura artistica medievale nel territorio diocesano. A questo periodo risalgono:
- Leoni stilofori (XII - XIII secolo), in marmo, provenienti dall'ambone della Concattedrale.
- Polittico con Madonna con Gesù Bambino in trono tra angeli, san Leopardo, san Nicola da Bari, santa Caterina d'Alessandria e sant'Antonio abate; Crocifissione di Gesù Cristo; San Fiorenzo, san Vittore, san Vitaliano e san Benvenuto (1418), tempera su tavola, di Pietro di Domenico da Montepulciano, proveniente dalla Concattedrale.[1]
- Croce processionale (metà XV secolo), in argento e bronzo dorato, di Pietro Vannini.
Sala III - IV, Umanesimo e Rinascimento
La cultura e l'arte dell'Umanesimo e Rinascimento sono sintetizzati attraverso i dipinti presenti in queste due sale:
- Polittico con Storie di Gesù Cristo (1547), olio su tavola, di Battista Franco detto il Semolei, commissionato dalla Confraternita del SS. Sacramento per la Concattedrale.
- Madonna con Gesù Bambino (1561), olio su tavola, di Siciolante Girolamo da Sermoneta. [2]
- Trittico con Crocifissione, Storie di sant'Anna e di altri santi (fine XVI secolo), tempera su tavola, del pittore cretese Georghi Klontzas.
- Natività di Maria Vergine e Annunciazione (inizio XVII secolo), olio su tavola, di Guido Reni.
Sala V - VIII, Riforma Cattolica
Nelle quattro sale è illustrata l'attuazione della Riforma cattolica nel territorio diocesano, sia attraverso i documenti storici che artistici, fra i quali si segnalano:
- Pietà tra san Vitaliano e san Girolamo (prima metà del XVII secolo), olio su tela, attribuito a Giovanni Lanfranco.
- Gesù Cristo crocifisso tra san Carlo Borromeo, sant'Eusebio, san Biagio e sant'Apollonia (prima metà del XVII secolo), olio su tela, attribuito a Ernst Van Schaick
- Costituzioni capitolari del cardinale A.M. Gallo (inizio XVII secolo), in pergamena miniata.
- Reliquiario della santa Croce (metà del XVII secolo), in argento dorato, di Lorenzo Bernini, donata dal cardinale Girolamo Verospi alla Concattedrale.
- Pala d'altare con Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Giacomo e san Filippo (1585), olio su tela, di Simone de Magistris, proveniente dalla Concattedrale, commissionata dal vescovo Cornelio Fermani.
- Madonna con Gesù Bambino in trono tra san Rocco, san Giovanni evangelista, sant'Antonio da Padova e san Luigi IX di Francia (seconda metà XVI secolo), olio su tela, della scuola di Simone de Magistris.
- San Giuseppe da Copertino (prima metà XVIII secolo), olio su tela, di Ludovico Mazzanti
- Madonna addolorata e due angeli (1712), olio su tela, di Giuseppe Chiari, commissionata dal cardinale Ferdinando D'Adda, per il Monastero delle Cappuccine.
Sala IX - Liturgia Eucaristica
Dopo il Concilio di Trento, la liturgia, sottolinea la dimensione sacrificale della messa, mettendo in evidenza la centralità dell’Eucarestia nella vita cristiana. Nella sala sono esposti i paramenti ed oggetti per la celebrazione della Messa Pontificale e per il culto eucaristico. Di rilievo:
- Tabernacolo monumentale (XVII - XVIII secolo), in legno intagliato.
- Messale (1576) editato a Venezia presso il Franciscum Rampazetum.
Sala X - Liturgia della Lode
Questa sala è dedicata alla liturgia della lode, espressa con la parola e con il canto. Di particolare interesse storico-artistico:
- Organo positivo ad ala (XVII secolo), di anonimo organaro.
- Privilegi concessi da papa Innocenzo XIII al Capitolo della Concattedrale (1721), in pergamena.
- Graduale (XVIII secolo), editato Venezia dalla "Balleoniana".
Sala XI - Piccolo Tesoro
La sala presenta il piccolo Tesoro della Concattedrale, costituito da pregevoli opere ed oggetti, tra i quali si notano:
- Reliquiario di santa Tecla (XVIII secolo), in argento.
- Madonna con Gesù Bambino e san Giovannino (prima metà del XVIII secolo), olio su tela, di Trevisani Francesco.
Sala XII - Fede e cultura
Nel Settecento, l'attenzione alla cultura porta ad Osimo all'istituzione del Collegio Campana, alle ricerche storico-critiche sulla Chiesa Osimana, agli studi sul diritto. La realtà locale è arricchita da personaggi illustri e da vescovi illuminati dei quali in questa sala si conserva la documentazione. Si noti:
- Ritratto del vescovo Pompeo Compagnoni (fine XVIII secolo), olio su tela.
Sala XIII - Preghiera e lavoro
Nella sala è presentata l'intensa e vivace vita dei molti monasteri maschili e femminili della diocesi. Di particolare pregio:
- Statuine del presepio (XVIII secolo).
Sala XIV - Fede e carità
La sala documenta come la fede non può essere disgiunta dalla carità, creando varie iniziative a favore dei poveri: mense, orfanotrofi, ospedali, istituti di beneficenza e di educazione. Di rilievo:
- Il cardinale Cybo in preghiera davanti all'altare di san Benvenuto (XVIII secolo), olio su tela.
Sala XV - Ottocento
Nell'Ottocento, dopo il passaggio delle Marche al Regno d'Italia, la fede della comunità locale si esprime nella devozione a Maria Vergine ed ai santi. Si noti:
- San Nicola da Tolentino (1859), olio su tela, di Giovanni Orsi.
- Paliotto (1880), in metallo argentato e dorato.