Pedro Portocarrero
Pedro Portocarrero y Manuel de Villena Vescovo | |
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Nascita | Villanueva del Fresno 1545 |
Morte | Cuenca 20 settembre 1600 |
Sepoltura | Convento di Nuestra Señora de Gracia, Jerez de los Caballeros |
Nominato vescovo | 20 marzo 1589 da papa Sisto V |
Consacrazione vescovile | Convento di Santa Maria Magdalena (Madrid), 4 giugno 1589 dal card. Gaspar de Quiroga y Vela |
Incarichi ricoperti | |
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Pedro Portocarrero y Manuel de Villena (Villanueva del Fresno, 1545; † Cuenca, 20 settembre 1600) è stato un vescovo spagnolo.
Cenni biografici
Di nobile famiglia, nacque a Villanueva del Fresno intorno al 1545 da Cristóbal Osorio Portocarrero, signore di Montijo, e María Manuel de Villena, sua moglie, dei signori di Cheles, signora dell'imperatrice Isabella di Castiglia. I suoi fratelli, tra gli altri, erano Juan, che fu il primo conte di Montijo, cavaliere dell'Ordine militare di Santiago e maggiordomo del re; Cristóbal, che nel 1606 sarebbe succeduto nella casa quando il maggiore morì senza prole, e Alfonso Portocarrero, cavaliere dell'Ordine militare di Calatrava, che servì sotto gli ordini di Don Juan de Austria e morì eroicamente nella battaglia di Poqueira (1569), durante la ribellione delle Alpujarras.
Primi anni di vita
Studiò diritto canonico nell'università di Salamanca, licenziandosi in utroque iure', e fu rettore tre volte di questa università. In seguito, fu canonico di Siviglia, oidor della Cancelleria Reale di Valladolid, reggente dell'Audiencia di Galizia e governatore di questo regno dal 1571 al 1579. Membro del Consiglio Reale, consigliere della Suprema Inquisizione dal 2 maggio 1581 e commissario generale della crociata (1585-1589).
Nel 1577, essendo governatore della Galizia e reggente, agì come visitatore dell'università di Santiago de Compostela: le sue conclusioni sarebbero presto servite a redigere nuove Costituzioni; tra il 1593 e il 1595, essendo già vescovo, fu incaricato dal re Filippo II di Spagna di effettuare una meticolosa visita dell'università di Alcalá, le riforme che propose furono ratificate in un decreto reale datato l'8 gennaio 1603.
Ministero episcopale
Nel 1589 fu nominato vescovo di Calahorra, ricevette l'ordinazione episcopale a Madrid il 4 giugno di quell'anno, nel convento di Santa Maria Maddalena per Imposizione delle mani del cardinal Gaspar de Quiroga y Vela, co-consacranti mons. Sebastián Pérez (Ch), vescovo di Osma, e mons. Diego de la Calzada (Ch), vescovo titolare di Salona e vescovo ausiliare della sede primaziale. Prese possesso nella cattedrale di Calahorra il 21 maggio dell'anno successivo. Nell'ottobre del 1592 il re Filippo II di Spagna era a Logroño e si recò nella collegiata di Santa María la Redonda, dove il vescovo lo ricevette con il capitolo collegiale.
Nel 1594 fu promosso alla sede di Cordova. Al momento della nomina Portocarrero era ad Alcalá de Henares, in visita a questa università.
Nel 1597 fu trasferito a Cuenca. Risiedeva all'epoca nella corte, a causa della sua posizione di inquisitore generale, e in suo nome prese possesso a Cuenca il suo vicario mons. Tomás de Baeza Polanco, il 13 agosto di quell'anno. Entrò nella sua diocesi solo nel 1599: dopo aver cessato di dirigere l'Inquisizione.
Inquisitore Generale
Nel 1596 fu nominato inquisitore generale da Clemente VIII, su proposta di Filippo II. Entrò in carica il 7 giugno, carica che tenne sino al 1599, quando si dimise in seguito all'ascesa al trono di Filippo III di Spagna. Il nuovo re, con un desiderio di riforma, desiderava rinnovare gli alti dignitari della monarchia nominati dal padre. Su richiesta del tribunale di Madrid, lo stesso papa che aveva nominato Portocarrero inquisitore, dispensandolo dal risiedere nella sua sede, emise una bolla che, secondo le disposizioni del Concilio di Trento, lo obbligava a rientrare in sede.
Obbedì all'ordine di rientrare in diocesi, nella quale non era entrato fino ad allora, ma il clima di Cuenca e il dispiacere di essere retrocesso dalla corte accorciarono i suoi giorni. Il 19 ottobre 1599 entrò nella cattedrale di Cuenca, e morì in questa città il 20 settembre 1600. Non lasciò testamento, ma aveva devoluto i suoi beni fondando, tra gli altri, a una grande opera pia di doti per gli orfani e trovatelli.
La salma fu traslata nella città di Jerez de los Caballeros e tumulata nel convento di Nuestra Señora de Gracia, delle suore clarisse, fondazione e patronato della famiglia.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Diego Espinosa Arévalo
- Cardinale Gaspar de Quiroga y Vela
- Vescovo Pedro Portocarrero y Manuel de Villena
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Calahorra | Successore: | |
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Antonio Manrique, O.F.M. Obs. (Ch) | 20 marzo 1589 - 12 gennaio 1594 | Pedro Manso Zuñiga (Ch) |
Predecessore: | Vescovo di Cordova | Successore: | |
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Fernando de la Vega Fonseca (Ch) | 12 gennaio 1594 - 28 maggio 1597 | Francisco Reinoso Baeza (Ch) |
Predecessore: | Vescovo di Cuenca | Successore: | |
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Juan Fernández Vadillo (Ch) | 28 maggio 1597 - 20 settembre 1600 | Andrés Pacheco (Ch) |
Predecessore: | Inquisitore generale di Spagna | Successore: | |
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Jerónimo Manrique de Lara | 10 gennaio 1596 - 26 settembre 1599 | Fernando Niño de Guevara |
Note | |
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Bibliografia | |
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