Prospero Colonna (XV secolo)

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Prospero Colonna
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte circa 53 anni
Nascita Roma
1410 ca.
Morte Roma
24 marzo 1463
Sepoltura Basilica dei Santi XII Apostoli (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Creazione
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Creato
Cardinale in segreto
24 maggio 1426 da Martino V (vedi)
Pubblicato
Cardinale
8 novembre 1430 da Martino V (vedi)
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Cardinale per 32 anni, 4 mesi e 16 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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Incarichi ricoperti
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Prospero Colonna (Roma, 1410 ca.; † Roma, 24 marzo 1463) è stato un cardinale italiano.

Biografia

Prospero Colonna nacque a Roma attorno al 1410 da Lorenzo Onofrio Colonna e Sveva Caetani. Era nipote di papa Martino V da parte del padre e il fratello di Antonio, principe di Salerno e Odoardo, duca dei Marsi.

Ministero sacerdotale e primi incarichi

Non si hanno alcune informazioni particolari sugli Ordini sacri ricevuti dal cardinale. I primi incarichi ecclesiastici li ricoprì da Notaio apostolico e Canonico del capitolo della Cattedrale di Saint Lambert di Liegi nel 1421 del quale dovette cedere il titolo per riottenerlo nuovamente nel 1426. Dal giugno 1424 al dicembre 1434 fu Arcidiacono di Canterbury.

Cardinalato

Fu creato cardinale e riservato in segreto per la giovane età nel concistoro del 24 maggio 1426 da papa Martino V e pubblicato nel concistoro dell'8 novembre 1430 col titolo daiconale di San Giorgio in Velabro. Dal 1430 assunse in commenda l'Abbazia di Casamari a Veroli in provincia di Latina nel Lazio.

Primo conclave e concilio

Partecipò al conclave del 1431 che elesse papa Eugenio IV, il quale, il 15 maggio 1431, lo depose e scomunicò insieme con i fratelli che Prospero Colonna aveva tacitamente sostenuto per questioni di possesso di svariate proprietà immobiliari e per l'eredità lasciata dallo zio pontefice. Fu assolto da ogni colpa imputatagli e riammesso dal pontefice il 12 settembre 1431. L'anno successivo, però, i parenti del Colonna si unirono al condottiero Niccolò Fortebraccio[1] contro Eugenio IV e anch'egli fu di nuovo scomunicato il 9 ottobre 1433. Il 17 novembre 1434 si recò a Basilea presso il Concilio dove rimase almeno un anno e non mancò di appellarsi ai padri contro il pontefice, denunciandone la persecuzione contro i Colonna. In seguito si riconciliò con Eugenio IV poiché li ritroviamo insieme nel 1438 quando il Concilio fu trasferito a Ferrara.

Nel settembre 1437 raggiunse l'anzianità diaconale con la nomina a Cardinale protodiacono e nel 1439 ricoprì l'incarico di Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio.

Secondo conclave

Durante il Conclave del 1447 il candidato più in vista era il cardinale Prospero Colonna, ma la sua appartenenza ad una famiglia così potente nell'Urbe, cosa che poteva indispettire le famiglie rivali, quali quella degli Orsini, fece decadere la sua nomina. Il 6 marzo 1447 il cardinale annunciò la nomina di Tommaso Parentucelli col nome pontificale di papa Nicolò V. La sua apparizione in pubblico per quest'annunzio fece spargere la voce che fosse lui l'eletto. Ciò provocò, secondo la consuetudine, il saccheggio della sua casa, cui non si poté rimediare quando fu chiarito l'equivoco. Incoronò il nuovo papa il 19 marzo successivo.

Interessi extra-ecclesiastici

Si interessò molto di archeologia e nel 1446, dopo aver fatto eseguire lavori ai piedi del tempio del Sole[2], patrocinò e organizzò il recupero dal lago di Nemi[3] di due navi romane che sfortunatamente si deteriorarono per l'operazione e per il cambiamento ambientale.

Sede vacante, terzo e quarto conclave e secondo concilio

Nel 1449, a causa della peste, seguì il papa prima nei dintorni di Rieti, poi a Spoleto, a Montefalco e a Fabriano. Ritornò a Roma il 13 giugno.

Quando Federico III d'Asburgo fu incoronato da Niccolò V a Roma il 19 marzo 1452, Prospero Colonna assistette il pontefice durante la Messa solenne e il 24 marzo 1452 accompagnò il nuovo imperatore alla frontiera degli Stati della Chiesa nel suo viaggio da Roma verso Napoli.

Partecipò al conclave del 1455 che elesse papa Callisto III che incoronò il 20 aprile 1455 davanti alla Basilica di San Pietro.

Alla morte di Callisto III fu uno dei cardinali a cui fu affidato il governo della Chiesa, deputato dal papa morente o forse dal Sacro Collegio durante la Sede vacante. Partecipò, quindi, al conclave del 1458 che elesse il cardinale Enea Silvio Piccolomini col nome pontificale di Pio II, candidato del duca di Milano Francesco Sforza. Il voto di Prospero Colonna fu decisivo per l'elezione del nuovo papa sebbene anche lui fosse favorito. Incoronò il nuovo papa il 3 settembre 1458 davanti alle porte della patriarcale basilica vaticana.

Accompagnò il papa a Mantova il 22 gennaio 1459 dove partecipò al Concilio di Mantova (Dieta). Due giorni dopo la conclusiva bolla papale del 14 gennaio 1460 lasciò Mantova e, accompagnato il pontefice a Ferrara, si recò a Venezia dove, insieme i fratelli, gli fu conferito il Patriziato veneto[4].

Ultimi anni

Con i cardinali Alain de Coëtivy e Bessarione costituì una commissione incaricata dell'inchiesta preparatoria alla canonizzazione di Santa Caterina da Siena, che si concluse nel 1461.

Dall'agosto 1458 al 24 marzo 1463 fu arciprete della patriarcale Basilica Lateranense e protettore degli umanisti, come Leone Battista Alberti[5]. Possedeva una vasta e ricca biblioteca. Dal 1º gennaio 1462 al 24 marzo 1463 arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Morte

Morì il 24 marzo 1463 a Roma. Fu sepolto nella Basilica dei Santi XII Apostoli (Roma).

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale diacono di San Giorgio in Velabro Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlos Jordán de Urriés y Pérez Salanova 8 novembre 1430-24 marzo 1463 Raffaele Riario I
II
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VI
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VIII
IX
X
con
con
Carlos Jordán de Urriés y Pérez Salanova {{{data}}} Raffaele Riario
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: CardinalCoA PioM.svg
Lucido Conti 9 settembre 1437-24 marzo 1463 Rodrigo Borgia I
II
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con
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Lucido Conti {{{data}}} Rodrigo Borgia
Predecessore: Camerlengo del Collegio cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Domenico Capranica 1º gennaio 1439-1º gennaio 1440 Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun. I
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con
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Domenico Capranica {{{data}}} Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
Predecessore: Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano Successore: Roma Basilica S Giovanni.jpg
Domenico Capranica dopo il 14 agosto 1458-24 marzo 1463 Latino Orsini I
II
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con
Domenico Capranica {{{data}}} Latino Orsini
Predecessore: Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore Successore: Santa maria maggiore 051218-01.JPG
Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun. 1º gennaio 1462-24 marzo 1463 Giuliano della Rovere I
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con
con
Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun. {{{data}}} Giuliano della Rovere
Note
  1. Niccolò Fortebraccio, detto Niccolò della Stella (138923 agosto 1435) nobile e condottiero italiano. Ricevette una condotta dai Visconti del Ducato di Milano, nel 1433 mosse contro Roma e nell'agosto di quell'anno dette l'assalto a Ponte Milvio insieme ad altri ribelli del pontefice Eugenio IV.
  2. Il tempio del Sole è stato un tempio della città di Roma, dedicato dall'imperatore Aureliano al dio Sol Invictus nel 275, per sciogliere il voto fatto in occasione della sua conquista di Palmira nel 272.
  3. Il lago di Nemi è un piccolo lago vulcanico della provincia di Roma sui Colli Albani nel territorio dei Castelli Romani.
  4. Il Patriziato veneziano costituiva uno dei tre corpi sociali in cui era suddivisa la società della Repubblica di Venezia, assieme ai cittadini e ai foresti (forestieri). Patrizio era il titolo nobiliare spettante ai membri dell'aristocrazia al governo della città di Venezia e della Serenissima. Il titolo era abbreviato, davanti al nome, dalla sigla N.H. (Nobil Homo), assieme alla variante N.D. (Nobildonna).
  5. Leon Battista Alberti (Genova, 14 febbraio 1404 – Roma, 25 aprile 1472), architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo e musicologo. Fu una delle figure artistiche più poliedriche del Rinascimento.
Collegamenti esterni