Conclave del 1455




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Durata | dal 4 all'8 aprile 1455 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 15 (6 assenti) | ||
Decano | Giorgio Fieschi | ||
Camerlengo | Ludovico Scarampi Mezzarota | ||
Protodiacono | Prospero Colonna | ||
Eletto Papa |
Alfonso de Borja y Cabanilles Callisto III | ||
Precedente |
Conclave del 1447 | ||
Successivo |
Conclave del 1458 eletto Enea Silvio Piccolomini Pio II | ||
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Il conclave del 1455 venne convocato a seguito della morte del papa Niccolò V e si concluse con l'elezione del papa Callisto III.
Situazione generale
Fu il primo conclave dei cinque che si tennero nel Palazzo Apostolico[1][2] e anche il primo che permise di eleggere il papa con una pratica desunta dal senato romano nel quale, dopo uno scrutinio senza esito il cardinale elettore poteva cambiare il suo voto verso qualsiasi cardinale ricevente dei voti[3].
La sconfitta del cardinale greco Basilio Bessarione, un potenziale candidato di compromesso tra la fazione dei Colonna e quella degli Orsini, fu la riprova dell'antipatia nei confronti della chiesa orientale, come l'ostilità verso i preti con la barba, secoli dopo lo Scisma d'Oriente. Sebbene il canone occidentale vietasse la barba ai preti dall'XI secolo, la questione continuò ad essere discussa anche nel XVI secolo[4].
Le due principali fazioni dei cardinali erano divise tra i seguaci di Prospero Colonna e Latino Orsini; tra i papabili figuravano: Barbo, Scarampi Mezzarota, Capranica, Orsini e Bessarione[5]. Capranica ricevette la pluralità nei primi tre scrutini; Orsini e i cardinali francesi si mobilitarono contro il Capranica perché era vicino a Colonna[5].
Il 6 aprile, domenica di Pasqua, le fazioni cominciarono a considerare i candidati neutrali[5]. Basilio Bessarione ricevette così otto voti prima che il cardinale Alain de Coëtivy intervenisse a screditare il cardinale greco, sottolineando la sua appartenenza alla Chiesa Ortodossa Orientale[5][6][7][8]. Bessarione non fece alcun tentativo per difendersi dimostrando il suo disinteresse nell'essere eletto[5]. Tuttavia il cardinale umanista rimase un forte candidato per il conclave successivo, quello del 1464[9].
Si sa che i primi scrutini del lunedì successivo furono disorganizzati; ad esempio il non cardinale Antonio de Montefalcone ricevette almeno un voto[5]. I cardinali de Coëtivy e Scarampi Mezzarota spinsero per l'elezione di Borgia finché prevalse il martedì successivo[5]. Il cuore dei due terzi della maggioranza era probabilmente composto dai cardinali francesi, spagnoli e veneziani: Scarampi Mezzarota, de Coëtivy, Barbo, Orsini, d'Estaing, de Carvajal, Cerdá y Lloscos, Rolin e Torquemada; il voto di Isidoro di Kiev o di Calandrini, o di entrambi, fu probabilmente richiesto come molto probabilmente Borgia non votò per se stesso; quasi certamente non ricevette i voti di Colonna, Capranica e di Bessarione[5].
Collegio cardinalizio all'epoca del conclave
Presenti in conclave
Assenti in conclave
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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