Rodolfo Acquaviva d'Aragona

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Rodolfo Acquaviva d'Aragona
Vescovo
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Ritratto di mons. Rodolfo Acquaviva, Galleria dei nunzi, convento dei Cappuccini, Lucerna
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte circa 37 anni
Nascita Napoli
1635 ca.
Morte Roma
12 maggio 1672
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 1623
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Nominato vescovo 12 marzo 1668
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Consacrazione vescovile 3 aprile 1668 dal card. Carlo Pio di Savoia
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a Cardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato


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Eventi
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Erede
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Rodolfo Acquaviva d'Aragona (Napoli, 1635 ca.; † Roma, 12 maggio 1672) è stato un vescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Nacque a Napoli attorno al 1635 da una nobile famiglia di conti napoletani.

Avviato alla carriera curiale divenne referendario della Segnatura Apostolica e governatore.

Papa Clemente IX lo nominò arcivescovo titolare di Laodicea il 12 marzo 1668 e il 3 aprile seguente ricevette la consacrazione episcopale dalle mani del cardinal Carlo Pio di Savoia iuniore. Gli fu quindi affidata la nunziatura di Lucerna carica che tenne per un biennio.

Presso i cantoni cattolici confederati dovette occuparsi, pur senza riuscire a dirimerla, della controversia che già aveva coinvolto il suo predecessore Federico Baldeschi Colonna, controversia che coinvolgeva il capitolo della cattedrale di san Nicola a Frigurgo e il vescovo di Jean-Baptiste de Strambino,[1] primo vescovo di Losanna insediatosi definitivamente a Friburgo. Nel 1668 si assicurò una posizione influente a Friburgo confermando il commissario apostolico Heinrich Fuchs, nominato nel 1663 dall'allora nunzio Federico Borromeo iuniore, nonostante le resistenze di vescovo, clero e Stato. Sospese dalle loro funzioni gli abati di Hauterive, Saint-Maurice e Wettingen, riuscendo a imporre che questi venissero nominati direttamente dalla Santa Sede. Contribuì a rafforzare la sfiducia dei cantoni cattolici verso i Defensionali[2] del 1668 (accordi di aiuto reciproco stipulati tra i cantoni confederati).

Nel 1670 dimissionò dall'incarico e rientrò a Roma dove morì due anni dopo.

Genealogia episcopale

Predecessore: Vescovo titolare di Laodicea di Frigia Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Giulio Spinola 12 marzo 1668 - 12 maggio 1672 Albert Ernst von Wartenberg (Ch) I
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Predecessore: Nunzio apostolico per la Svizzera Successore: Emblem Holy See.svg
Federico Baldeschi Colonna 15 aprile 1668 - agosto 1670 Odoardo Cibo I
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Federico Baldeschi Colonna {{{data}}} Odoardo Cibo
Note
  1. Pierre Surchat, Dizionario storico della Svizzera, Strambino, Jean-Baptiste de.
  2. Benoît de Montmollin Dizionario storico della Svizzera Defensionali
Bibliografia