Settimana Santa ad Adrano
Settimana Santa ad Adrano | |
Scena della Diavolata | |
Sacra rappresentazione Riti della Settimana Santa | |
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Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo |
Chiamata anche | Diavolata o Diavulazzi di Pasqua |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Provincia | Catania |
Comune | Adrano |
Luogo specifico | Vie e piazze del centro storico |
Diocesi | Catania |
Periodo | Primavera |
Data mobile | Domenica delle Palme - Domenica di Pasqua |
Data d'istituzione | 1728 |
Organizzata da | Comune di Adrano |
Tradizioni religiose | Sacre rappresentazioni, processioni |
Tradizioni folcloristiche | {{{tradizioni folcloristiche}}} |
Informazioni |
Tel. +39 095 7606111 Fax +39 095 7692771 |
Collegamenti esterni Sito web | |
La Settimana Santa ad Adrano (Catania) rievoca annualmente, dal 1728, nella città siciliana la passione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo.
Descrizione
La Settimana Santa adranita si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione, che hanno il proprio culmine nella nella sacra rappresentazione della Diavolata (detta anche dei Diavulazzi di Pasqua) e dell'Angelicata.
Domenica delle Palme
Nella Domenica delle Palme si tiene la sacra rappresentazione della Via Crucis, a cura dell'Associazione del Rosario, che ha il suo momento principale nella scena della Crocifissione di Gesù Cristo.
Giovedì Santo
Il Giovedì Santo si svolge la suggestiva processione con la statua di Gesù Cristo alla colonna (XVII secolo), in legno policromo, posta su un fercolo, portato a spalle da alcuni uomini che procedono a passi lenti, con quella strana andatura di tre passi avanti e due indietro, facendo a volte vacillare il simulacro. La processione è accompagnata da una dolce e struggente musica.
Il corteo, guidato dal clero e dalle confraternite adranite, contraddistinte dai propri stendardi processionali, prende avvio dalla Chiesa di San Sebastiano e si snoda lungo le vie del centro storico, visitando le varie chiese, dove sono allestiti i sepolcri, per giungere a notte tarda nella Chiesa Madre.
Venerdì Santo
Processione della Madonna addolorata
La mattina del Venerdì Santo, alle ore 7.00, si svolge la processione, accompagnata da una commovente musica, con la statua della Madonna addolorata, portata a spalla da numerose ragazze.
La scultura processionale è opera del Colella di Lecce ed è ispirata al dipinto di Maria Vergine sul Golgota (1876), olio su tela, di Giuseppe Guzzardi, conservata nel Santuario di Maria Ausiliatrice.
Processione di Gesù Cristo morto
La sera del Venerdì Santo, alle ore 20.00, si tiene la processione con la statua di Gesù Cristo morto (detto U Lizzanti), portato a spalla per le vie del centro storico dai giovani universitari con il tradizionale copricapo a punta, accompagnato dalle autorità civili e dalle confraternite, che indossano le mozzette con il proprio colore. Lungo il percorso, i fedeli eseguono in coro uno struggente canto funebre.
Domenica di Pasqua
La mattina della Domenica di Pasqua, alle ore 11.00, vengono portate in processione per le vie del centro storico, le tre statue di Gesù Cristo salvatore, della Madonna e dell’Angelo (l'incontro avverrà dopo le sacre rappresentazioni della Diavolata e dell’Angelicata.
Nel frattempo, al centro della piazza Umberto I viene montato un grande palcoscenico, dove sono allestite due scenografie raffiguranti:
Diavolata
Nella tarda mattinata, alle ore 12.00, si svolge la sacra rappresentazione della Diavolata (detta anche i Diavulazzi di Pasqua), alla quale segue l'Angelicata, che con la precedente forma il testo teatrale de La Risurrezione, scritto nel 1752 da don Anselmo Laudani.
I cinque protagonisti della Diavolata sono:
- Lucifero, capo dei diavoli, ossia la Morte (eterna nemica dell'uomo) che indossa un costume rosso da scheletro;
- Belzebù, il diavolo, signore delle mosche, vestito di nero;
- Astarot, il diavolo che guida le sue 40 legioni, con un costume nero;
- Umanità (o Anima), simbolo della speranza, impersonato da una bambina, vestita di bianco;
- San Michele Arcangelo, avversario del demonio, interpretato da un bambino che indossa una tunica bianca con le ali.
Spettacolare l'entrata in scena dei diavoli che appaiono al pubblico attraverso una botola circondati da fumo e fiamme.
I diavoli cercano di convincere l'Umanità a restare dannata, poiché il cadavere di Gesù Cristo, che è risorto, non è più nel sepolcro, ma interviene san Michele Arcangelo, sconfiggendo definitivamente Lucifero. In sintesi, la Diavolata rappresenta il trionfo del Bene sul Male, dopo una serie di battaglie, conflitti e discussioni. Tutto è basato sulla parola e sui versi, che vede la sua conclusione nel momento in cui san Michele Arcangelo costringe i diavoli a pronunciare la frase:
« | Viva Maria! » |
Angelicata
Alla Diavolata segue l'Angelicata, una sacra rappresentazione che costituisce la seconda parte del dramma del Laudani, ma che viene messo in scena solo dal 1980. Di questa seconda parte non risulta storicamente chiara la destinazione e le modalità della maeesa in scena. Il dramma narra l'incontro tra la Madonna e Gesù Cristo risorto, il quale la proclama Regina del Cielo.
La Diavolata e l'Angelicata, da alcuni anni, vengono replicate anche la sera (alle ore 20.00), con effetti suggestivi resi da un'artistica illuminazione ambientale.
‘A Paci
Al termine della sacra rappresentazione, intorno alle ore 14.00, davanti alla Chiesa di Santa Chiara, avviene l'incontro tra le due statue della Madonna e di Gesù Cristo risorto, la cosiddetta ‘A Paci (in italiano, la "Pace"): Maria Vergine, che già dalla mattina era alla ricerca del Figlio risorto, finalmente lo incontra, tocca la sua piaga ed un Angelo annuncia all'umanità la redenzione degli uomini.
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