Aldo Forzoni

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Aldo Forzoni
Vescovo
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battezzato
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 79 anni
Nascita Montevarchi
18 agosto 1912
Morte Massa
7 dicembre 1991
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa [[{{{aPR}}}]]
Ordinato diacono 29 giugno 1939
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale Fiesole, 31 maggio 1940
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Nominato vescovo 14 maggio 1953 da Pio XII
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile 9 agosto 1953 da mons. Giovanni Giorgis
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Elevazione a Patriarca
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Creazione
a Cardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Segretario {{{segretario}}}
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Extra Anni di pontificato

Ordinazioni

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Aldo Forzoni (Montevarchi, 18 agosto 1912; † Massa, 7 dicembre 1991) è stato un Vescovo italiano.

Biografia

Nacque il 18 agosto 1912 nella cittadina toscana di Montevarchi nella Diocesi di Fiesole. Pur custodendo sin da giovane la vocazione al sacerdozio non poté entrare in seminario se non in età avanzata rispetto ai suoi compagni dovendo provvedere alla famiglia che viveva una situazione non molto agiata.

Formazione e ministero sacerdotale

Il 31 maggio 1940 fu ordinato presbitero dopo aver concluso gli studi nel seminario di Fiesole. Ricevette l'imposizione delle mani dal vescovo diocesano, Mons. Giovanni Giorgis. Fu inviato inizialmente come Viceparroco presso le parrocchie di Fiesole, Gaville, San Giovanni Valdarno dove rimase per tutto il tempo della seconda guerra mondiale. Divenne poi parroco della Collegiata di Montevarchi suo paese natale. Qui rimase per otto anni.

Ministero episcopale

Ancora giovanissimo, il 14 maggio 1953 fu scelto da papa Pio XII come vescovo di Gravina e Irsina, terra assai lontana fisicamente e culturalmente dalla sua Toscana. Fu consacrato nella sua parrocchia dal vescovo diocesano Giovanni Giorgis. Nel mese di settembre iniziò il suo servizio apostolico.

Successivamente, nel 1961 fu trasferito alla diocesi di Diano-Teggiano (oggi diocesi di Teggiano-Policastro) nella circoscrizione metropolitana di Salerno.

Nel 1970 fu chiamato a svolgere il ministero episcopale nella terra di Toscana con la nomina a pastore della diocesi di Apuania (dal 1986 diocesi di Massa, dal 1988 diocesi di Massa Carrara-Pontremoli). Qui promosse il rinnovamento della catechesi e l'annuncio della fede in particolare con i convegni residenziali e la missioni. Volle che l'annuncio del Vangelo fosse dato in ogni modo decidendo di fondare una TV diocesana -TeleMontimare-[1]. Con paternità si prese cura delle famiglie, del seminario e delle vocazioni.[2]

Nel 1983 fu colpito da un grave ictus che compromise la sua capacità di comunicare verbalmente, proprio lui che era stato un fervido predicatore e di camminare se non con l'aiuto di qualcuno che lo sorreggesse; il silenzio forzato e la pazienza furono compagni di viaggio degli ultimi anni della sua vita e del suo ministero episcopale. La Santa Sede provvide a inviare in suo aiuto un Vescovo coadiutore affidando il compito del governo diocesano al neo eletto vescovo di Pontremoli, Mons.Bruno Tommasi.

Iniziava così un tempo nuovo anche per le due Chiese locali, Apuania e Pontremoli, già in questo modo unite nella persona del Vescovo pontremolese che governava anche Massa con il diritto di successione alla sede apuana. L'unione delle due diocesi avverrà infatti nel 1988 contestualmente all'accettazione della rinuncia di Mons.Forzoni. Scriveva salutando la diocesi a conclusione del suo mandato: « Sarete sempre presenti nel mio cuore perché continuerà a pregare affinché: La famiglia torni a essere più feconda, vi rendi l'amore, la pace e la giustizia; gli anziani siano sempre di esempio con la loro saggezza; i giovani, educati cristianamente al dovere e al sacrificio, siano sempre pronti a dare tutto per Cristo e per la Chiesa; i malati e i sofferenti particolarmente cari al mio cuore, sappiano accettare con generosità la volontà di Dio; i sacerdoti siano sempre sale della terra e luce del mondo. Diletti Figli e Figlie, Vi ho voluto bene, ci vogliamo bene, perché vi prego di perdonare le mie manchevolezze. La Madonna Vi accarezzi il cuore. Io Vi benedico.»[3]

Un ulteriore terribile sofferenza colpì il Vescovo negli ultimi mesi della sua vita terrena: un incendio nella sua camera ne ustionò gran parte del corpo portandolo alla morte. Morì a Massa nel Seminario dove aveva trasferito la sua residenza abbandonando il palazzo vescovile. Era la vigilia della festa dell'Immacolata, il 7 dicembre 1991. Le sue spoglie riposano nella cripta della Cattedrale di Massa.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Vescovo di Gravina e Irsina Successore: BishopCoA PioM.svg
Giovanni Maria Sanna, O.F.M.Conv. 14 maggio 1953-30 novembre 1961 Giuseppe Vairo I
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X
con
con
Giovanni Maria Sanna, O.F.M.Conv. {{{data}}} Giuseppe Vairo
Predecessore: Vescovo di Diano-Teggiano Successore: BishopCoA PioM.svg
Felicissimo Stefano Tinivella, O.F.M. 30 novembre 1961-23 aprile 1970 Umberto Luciano Altomare I
II
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con
con
Felicissimo Stefano Tinivella, O.F.M. {{{data}}} Umberto Luciano Altomare
Predecessore: Vescovo di Apuania Successore: BishopCoA PioM.svg
Carlo Boiardi 23 aprile 1970-30 settembre 1986 - I
II
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con
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Carlo Boiardi {{{data}}} -
Predecessore: Vescovo di Massa Successore: BishopCoA PioM.svg
- 30 settembre 1986-23 febbraio 1988 - I
II
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con
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- {{{data}}} -
Note
  1. TeleMontimare su massimoemanuelli.com. URL consultato il 11 agosto 2022
  2. Il Corriere Apuano, 04/12/2020
  3. Saluto di Commiato alla Diocesi, Massa 22 febbraio 1988
Collegamenti esterni