Antonio Branciforte Colonna
Antonio Branciforte Colonna (Palermo, 28 gennaio 1711; † Agrigento, 31 luglio 1786) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nato a Palermo in una nobile famiglia, era figlio di Giuseppe Branciforte, principe di Scordia e di Anna Maria Naselli e Fiorito, dei principi d'Aragona. Fu destinato dalla sua famiglia allo stato ecclesiastico e inviato a Roma. Qui fu ospitato dalla ricca famiglia siciliana dei Colonna di Borgo, di cui divenne erede a metà del secolo, aggiungendo al proprio cognome Colonna e acquisendo una grande fortuna che presto ha in gran parte sperperato. Anche il suo cognome è indicato come Branciforti e come Colonna Branciforte.
Formazione e attività prelatizia
Studiò alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici di Roma dal 1730, poi, all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia canonico che civile, il 1° febbraio 1736.
Referendario dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia, 21 novembre 1737. Reggente della Cancelleria Apostolica, 1751. Nel 1752 fu nominato nunzio straordinario in Francia per portare al neonato figlio maggiore del Delfino e di Maria Giuseppina di Sassonia, Luigi, duca di Borgogna, la fascia benedetta. Il nunzio straordinario giunse in Francia nel luglio del 1752 e vi rimase per più di un anno, essendo stato accolto con molta simpatia alla corte borbonica; a causa di una malattia del bambino, la cerimonia delle fasce poté aver luogo solo il 19 giugno 1753. Mentre si trovava in Francia, monsignor Branciforte sperava di ottenere la nunziatura ordinaria a Parigi dopo la partenza del nunzio Carlo Francesco Durini nel 1753; cercò di dimostrare le sue doti di diplomatico nei suoi dispacci riportando al Segretario di Stato notizie politiche e militari che fu in grado di apprendere. Ma le sue aspettative furono deluse perché, mentre tornava in Italia, scoprì che papa Benedetto XIV aveva deciso di nominarlo nunzio apostolico a Venezia. Ricevette gli ultimi due ordini minori il 21 dicembre 1753, il suddiaconato il 23 dicembre 1753 e il diaconato il 1º gennaio 1754. Ordinato presbitero il 2 febbraio 1754.
Episcopato
Eletto arcivescovo titolare di Tessalonica l'11 febbraio 1754. Consacrato il 17 febbraio 1754 a Roma nella Chiesa di Sant'Ignazio dal cardinale Joaquín Fernández de Portocarrero, assistito da Giorgio Maria Lascaris (ch), vescovo titolare di Zenopoli, e da Giovanni Girolamo Gravina (ch), vescovo di Patti. Assistente al soglio pontificio, 27 febbraio 1754. Nunzio a Venezia, 2 aprile 1754. Prima di partire per Venezia fu nominato abate commendatario dell'Abbazia della Santissima Trinità della Magione a Palermo. Il 7 settembre 1754 il senato veneziano approvò un decreto riguardante la giurisdizione ecclesiastica che mise in crisi i rapporti tra la repubblica e la Santa Sede. Durante la crisi, durata quattro anni, il cardinale si mostrò un ufficiale mediocre e poco preparato sul piano politico; la crisi fu infine risolta da papa Clemente XIII, un veneziano. Presidente dello Stato di Urbino, 10 dicembre 1759; lasciò Venezia alla fine di febbraio del 1760 e occupò l'incarico fino alla sua promozione al cardinalato.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 26 settembre 1766, con breve apostolico datato 3 ottobre 1766; ricevette la berretta rossa il 2 aprile 1767 e il titolo di Santa Maria in Via il 6 aprile 1767. Ascritto alle Sacre Congregazioni della Consulta, dei Riti, della Disciplina dei Regolari, e delle Acque. Poiché non godeva di grande favore presso papa Clemente XIII, preferì ritirarsi in Sicilia, dove il 10 aprile 1768 fu festeggiato dal clero e dalla nobiltà palermitana.
Partecipò al conclave del 1769, che elesse papa Clemente XIV. Legato a Bologna per un triennio, il 26 giugno 1769, ne prese possesso per mezzo di un procuratore, mentre si trovava a Roma, il 17 novembre 1769. Fece il suo ingresso solenne in città il 3 dicembre successivo; la sua legazione fu prorogata per un altro triennio il 13 marzo 1775.
Svolse la maggior parte dei compiti di rappresentanza, lasciando il peso dell'amministrazione al vice-legato Ignazio-Gaetano Boncompagni-Ludovisi, che in seguito gli succedette; l'ultima presenza documentata nella legazione, il 17 luglio 1777. Partecipò al conclave del 1774-1775, che elesse papa Pio VI. Confermato nella legazione per un altro triennio, il 13 marzo 1775. Presentato per la sede di Agrigento, in Sicilia, dal re Ferdinando IV di Napoli il 25 febbraio 1766; preconizzato da papa Pio VI, con titolo personale di arcivescovo, il 15 aprile 1776.
Dopo un lungo soggiorno a Napoli, che durò per gran parte del 1777, si recò in Sicilia, entrando nella sua diocesi nel 1778. Ma risiedette raramente nella sua diocesi, preferendo rimanere per lunghi periodi a Palermo presso il principe di Scordia, suo fratello, al fine di mantenere contatti amichevoli con il viceré a beneficio della Santa Sede nella controversia giurisdizionale. Per questo motivo, il Cardinale, pur professando una sincera sottomissione all'autorità papale, si mostrò disposto ad accettare alcune istanze del governo a favore dell'allargamento dei poteri giudiziari dell'episcopato; la sua posizione fu considerata eccessiva e non giustificata a Roma.
Morte
Morto il 31 luglio 1786 ad Agrigento. Esposto e sepolto nella cattedrale di Agrigento.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Sigismund von Kollonitz
- Cardinale Mihály Frigyes von Althan
- Cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón, S.J.
- Cardinale Joaquín Fernández de Portocarrero
- Cardinale Antonio Branciforte Colonna
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tessalonica | Successore: | |
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Celestino Galiani, O.S.B. Coel. | 11 febbraio 1754 - 26 settembre 1766 | Marcantonio Marcolini |
Predecessore: | Nunzio apostolico nella Repubblica di Venezia | Successore: | |
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Martino Ignazio Caracciolo | 2 aprile 1754 - 10 dicembre 1759 | Francesco Carafa della Spina di Traetto |
Predecessore: | Presidente della Legazione di Urbino | Successore: | |
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Ludovico Merlini | 10 dicembre 1759 - 26 settembre 1766 | Pasquale Acquaviva d'Aragona |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Via | Successore: | |
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Pietro Francesco Bussi | 6 aprile 1767 - 31 luglio 1786 | Girolamo della Porta |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | |
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Lazzaro Opizio Pallavicini | 26 giugno 1769 - 17 luglio 1777 | Ignazio-Gaetano Boncompagni-Ludovisi |
Predecessore: | Vescovo di Agrigento (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Antonio Lanza, C.R. | 15 aprile 1776 - 31 luglio 1786 | Antonio Cavaleri |
Voci correlate | |
- Referendari dei Tribunali della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia
- Vescovi di Tessalonica
- Nunzi apostolici per la Repubblica di Venezia
- Abati commendatari della Santissima Trinità della Magione
- Presidenti della Legazione di Urbino
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Via
- Legati pontifici di Bologna
- Vescovi di Agrigento
- Presbiteri ordinati nel 1754
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1754
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Joaquín Fernández de Portocarrero
- Concistoro 26 settembre 1766
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