Conclave del 1769




| |||
![]() Papa Clemente XIV | |||
Durata | dal 15 febbraio al 19 maggio 1769 | ||
---|---|---|---|
Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 46 (11 assenti) | ||
Scrutini | 179 | ||
Decano | Carlo Alberto Guidobono Cavalchini | ||
Vice Decano | Federico Marcello Lante Montefeltro della Rovere | ||
Camerlengo | Carlo Rezzonico juniore | ||
Protodiacono | Alessandro Albani | ||
Segretario del conclave | Muzio Gallo | ||
Eletto Papa |
Gian Vincenzo Antonio Ganganelli Clemente XIV | ||
Precedente |
Conclave del 1758 | ||
Successivo |
Conclave del 1774-1775 Pio VI | ||
Collegamenti esterni (EN) Scheda su Salvador Miranda (EN) Scheda su Chatolic Herarchy |
Il conclave del 1769 venne convocato a seguito della morte di Clemente XIII del 2 febbraio 1769. Svoltosi a Roma si tenne nel Palazzo Apostolico dal 15 febbraio al 19 maggio 1769, vide l'elezione al soglio pontificio di Gian Vincenzo Antonio Ganganelli che assunse il nome di Clemente XIV.
Quadro generale
Papa Clemente XIII morì al Quirinale la sera del 2 febbraio 1769 alle ore 5:15, all'età di 75 anni, vessato fino alla fine dalle richieste dei ministri di Napoli, Spagna e Francia. La questione principale del conclave fu la richiesta da parte di alcuni stati europei di scioglimento della Compagnia di Gesù. Benedetto XIV (1740-1758) aveva già risposto alle denunce del Portogallo ordinando un'indagine sui gesuiti da parte del patriarca di Lisbona, cardinale Saldhana. Il suo successore, Clemente XIII, Rezzonico, si era opposto più volte, ma anche la Francia aveva abolito la Compagnia con regio decreto (1º dicembre 1764). Nel 1767 i gesuiti erano stati espulsi dalla Spagna, da Napoli, dalla Sicilia e, nel 1768, da Parma.
Il conclave
Il Conclave iniziato mercoledì 15 febbraio alla presenza di solo ventisette cardinali, su un totale di cinquantasette, fu seriamente condizionato da monarchi borbonici e gli ambasciatori delle corti europee compilarono elenchi di candidati accettabili o meno. Giovedì 16 febbraio, dopo la messa celebrata dal Sottodecano Lante della Rovere, vescovo di Porto, ebbe luogo il primo scrutinio. Chigi fu il più votato [1] e sarebbe potuto diventare papa, se non fosse stato amico dei Gesuiti. Domenica 30 aprile il numero dei cardinali presenti salì a quarantasei. Gli zelanti, in opposizione alle Corti, sostennero i cardinali Pozzobonelli e Colonna [2]. Dal 16 maggio un'intesa sembrava vicina: il cardinale Rezzonico aveva cominciato a parlare di Ganganelli come possibile papa, considerato dal cardinale Albani amico degli spagnoli [3]. I rappresentanti delle Corone avevano compreso che nessuno dei loro candidati, Sersale e Cavalchini, poteva essere eletto papa, a causa del veto virtuale posto da Fantuzzi e Colonna.
L'elezione
Lorenzo Ganganelli fu eletto papa la mattina del 19 maggio 1769 all'unanimità (45-1). L'annuncio pubblico dell'elezione avvenne poco prima di mezzogiorno. Domenica 28 maggio il nuovo papa fu consacrato vescovo dal sottodecano del Collegio cardinalizio, cardinale Federico Lanté della Rovere. L'incoronazione ebbe luogo nella Basilica di San Pietro domenica 4 giugno 1769, con l'imposizione della tiara sul capo del papa da parte del cardinale protodiacono Alessandro Albani.
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 46 dei cianquantasette cardinali:
- Cardinale Decano: Carlo Alberto Guidobono Cavalchini (n. 26 luglio 1683, † 7 marzo 1774);
- Sottodecano: Federico Marcello Lante Montefeltro della Rovere, (n. 18 aprile 1695, † 3 marzo 1773);
- Camerlengo: Carlo Rezzonico juniore (n. 25 aprile 1724, † 26 gennaio 1799);
- Cardinale Protodiacono: Alessandro Albani (n. 15 ottobre 1692, † 11 dicembre 1779);
- Governatore del conclave: Giovanni Battista Rezzonico (n. 1º giugno 1740, † 21 luglio 1783);
- Prefetto delle cerimonie pontificie: Francesco Gaetano Diversini.
Cardinali partecipanti
Cardinali assenti
Note | |
| |
Bibliografia | |
| |
Collegamenti esterni | |
|