Papa Clemente XIII
Clemente XIII Papa | |
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al secolo Carlo della Torre di Rezzonico | |
Anton Raphael Mengs, Ritratto di papa Clemente XIII (1758), olio su tela; Bologna, Pinacoteca Nazionale | |
Età alla morte | 75 anni |
Nascita | Venezia 7 marzo 1693 |
Morte | Roma 2 febbraio 1769 |
Sepoltura | Città del Vaticano, Basilica di San Pietro |
Ordinazione presbiterale | 23 dicembre 1731 |
Nominato vescovo | 11 marzo 1743 da Benedetto XIV |
Consacrazione vescovile | Basilica dei Santi XII Apostoli (Roma), 19 marzo 1743 dal papa Benedetto XIV |
Creato Cardinale |
20 dicembre 1737 da Clemente XII (vedi) |
Cardinale per | 31 anni, 1 mese e 13 giorni |
Incarichi ricoperti prima dell'elezione |
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Informazioni sul papato | |
248° vescovo di Roma | |
Elezione al pontificato |
6 luglio 1758 Conclave del 1758 |
Consacrazione | 16 luglio 1758 |
Fine del pontificato |
2 febbraio 1769 (per decesso) |
Durata del pontificato |
10 anni, 6 mesi e 27 giorni |
Predecessore | papa Benedetto XIV |
Successore | papa Clemente XIV |
Extra | Encicliche Papa Clemente XIII Anni di pontificato |
Cardinali | 52 creazioni in 7 concistori |
Proclamazioni | Venerabili Beati Santi |
Eventi | Nessun Giubileo indetto |
Collegamenti esterni | |
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Papa Clemente XIII, al secolo Carlo della Torre di Rezzonico (Venezia, 7 marzo 1693; † Roma, 2 febbraio 1769) è stato il 248º vescovo di Roma e papa italiano dal 1758 alla sua morte.
Biografia
Per approfondire, vedi la voce Conclave del 1758 |
Nato da una famiglia veneziana di recente nobiltà (il padre era di una famiglia di ricchi commercianti genovesi di origini lombarde, i Della Torre, trasferitisi a Venezia, dove avevano comprato il titolo nobiliare), da Giovanni Battista e Vittoria Barbarigo, fu educato dai gesuiti a Bologna.
Ricoperse diversi e importanti incarichi nella Curia. Vescovo di Padova a partire dal 1743, divenne cardinale nel 1737 e poi Papa il 6 luglio 1758: nello stesso anno la famiglia Rezzonico celebrava il matrimonio di Ludovico Rezzonico con una rappresentante della potente famiglia Savorgnan. Clemente XIII fu famoso per il suo nepotismo.
Nonostante la mitezza e affabilità del suo carattere retto e moderato, pudico fino all'eccesso (fece ricoprire tutte le statue classiche del Vaticano con le note foglie di fico) e generoso con il suo vasto patrimonio privato, il suo pontificato venne disturbato da contese perpetue circa la richiesta di soppressione dei gesuiti che provenivano dai circoli dell'Illuminismo francese. Clemente mise l'Encyclopédie di D'Alembert e Diderot nell'Indice dei libri proibiti. Altra e inaspettata resistenza all'Encyclopédie giunse dalle corti di Spagna, Portogallo e del Regno delle due Sicilie.
Nel 1758 il ministro riformatore di Giuseppe I del Portogallo, il marchese di Pombal, espulse i gesuiti dal Portogallo e li spedì in massa a Civitavecchia, come "dono per il Papa". Nel 1760 il Pombal rispedì a casa anche il nunzio pontificio e richiamò l'ambasciatore portoghese. Il libello intitolato Breve relazione rappresentava i gesuiti come creatori di un regno virtualmente indipendente in America del Sud, sotto la loro sovranità, nel quale tiranneggiavano gli indios, il tutto nell'interesse della loro insaziabile ambizione e avarizia. Le tesi erano false, ma la causa dei gesuiti ne usciva danneggiata.
In Francia il Parlamento di Parigi, con il suo retroterra fortemente alto-borghese e le simpatie gianseniste, diede il via alla pressione per ottenere l'espulsione dei gesuiti nella primavera del 1761 e pubblicò estratti dagli scritti gesuiti, gli Extraits des assertions che, mutilati e presi fuori del loro contesto, fornirono munizioni per gli anti-gesuiti. Anche se una congregazione di vescovi riuniti a Parigi nel dicembre 1761 raccomandò di non intraprendere azioni, Luigi XV promulgò un ordine reale che permetteva alla Compagnia di Gesù di restare nel regno, a patto che certi cambiamenti essenzialmente liberalizzanti all'interno dell'istituzione soddisfacessero il Parlamento, con un vicario-generale dei Gesuiti francesi che doveva essere indipendente dal Generale a Roma. All'arrêt del 2 agosto 1762, con il quale il Parlamento soppresse i gesuiti in Francia, imponendo condizioni inaccettabili, Clemente replicò con una protesta contro l'invasione dei diritti della Chiesa e annullò l'arrêt. I ministri di Luigi XV non potevano permettere una tale abrogazione della legge francese e Luigi infine espulse i gesuiti nel novembre 1764.
Nel problema della Compagnia di Gesù si inserì anche le dispute tra i governi europei e la Santa Sede sorti dopo la messa all'indice del catechisomo di François-Philippe Mésenguy.
Clemente appoggiò caldamente l'ordine con una Bolla Pontificia, l'Apostolicum Pascendi del 7 gennaio 1765, che respingeva le critiche ai gesuiti come calunnie e lodava l'utilità dell'ordine. Questa venne ignorata ampiamente: entro il 1768 i gesuiti erano stati espulsi dalla Francia, dalle Due Sicilie e dal ducato di Parma. In Spagna sembrarono essere al sicuro, ma Carlo III, conscio delle logoranti contese della Francia borbonica, decise per la prevenzione. La notte tra il 2 e il 3 aprile 1767, tutte le case dei gesuiti in Spagna vennero circondate, gli occupanti arrestati e imbarcati con i vestiti che avevano addosso, su navi dirette a Civitavecchia. La lettera del Re a Clemente XIII prometteva che la sua indennità di 100 piastre pro capite all'anno sarebbe stata ritirata a tutto l'Ordine, se chiunque di essi avesse osato scrivere qualcosa a propria difesa o criticando i motivi dell'espulsione, motivi che egli si rifiutò di discutere, sia al momento che in futuro.
Più o meno lo stesso destino li attendeva nei territori borbonici del duca di Parma e Piacenza, consigliato dal ministro liberale Guillaume du Tillot. Nel 1768 Clemente emise una forte protesta (Monitorium) contro la politica del governo parmense. La questione dell'investitura di Parma arrivò ad aggravare i problemi di Clemente. I re borbonici presero le parti dei loro parenti, prendendo Avignone, Benevento e Pontecorvo e unendosi in una richiesta perentoria per la soppressione totale dei gesuiti (gennaio 1769). Portato agli estremi, Clemente acconsentì a convocare un concistoro per considerare le mosse da fare, ma alla vigilia del giorno stabilito per l'incontro morì (2 febbraio 1769), non senza sospetti di avvelenamento (del quale, comunque, non esistono prove).
Dal Registro Annuale, del 1758:
« | Clemente XIII fu "l'uomo più onesto del mondo; un ecclesiastico esemplare; dai valori più puri: devoto, saldo, istruito, diligente" » |
Opere
Encicliche
Per approfondire, vedi la voce Elenco delle encicliche#Clemente XIII (1758-1769) |
Papa Clemente XIII scrisse 6 encicliche tra il 1758 e il 1768.
Onorificenze
Gran Maestro dell'Ordine Supremo del Cristo | |
Concistori tenuti da Clemente XIII per la creazione di nuovi cardinali
Concistoro dell'11 settembre 1758
Cardinale riservato "in pectore"[1]:
Concistoro del 2 ottobre 1758
- (2) Antonio Maria Priuli, vescovo di Vicenza († 26 ottobre 1772);
- (3) François-Joachim de Pierres de Bernis, canonico del capitolo della cattedrale metropolitana di Lione
(† 3 novembre 1794).
Concistoro del 24 settembre 1759
- (4) Ferdinando Maria de Rossi, patriarca titolare di Costantinopoli dei Latini, vice-gerente di Roma († 4 febbraio 1775);
- (5) Ignazio Michele Crivelli, arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia, nunzio apostolico in Austria († 29 febbraio 1768);
- (6) Ludovico Merlini, arcivescovo titolare di Atene, delegato apostolico di Urbino († 12 novembre 1762);
- (7) Filippo Acciaiuoli, arcivescovo titolare di Petra, nunzio apostolico in Portogallo († 24 o 4 luglio 1766);
- (8) Luigi Gualterio, arcivescovo titolare di Mira, nunzio apostolico in Francia († 24 luglio 1761);
- (9) Girolamo Spinola, arcivescovo titolare di Laodicea di Frigia, nunzio apostolico in Spagna († 22 luglio 1784);
- (10) Antonio Maria Erba-Odescalchi, arcivescovo titolare di Nicea Prefetto del Palazzo Apostolico († 28 marzo 1762);
- (11) Sante Veronese, vescovo di Padova († 1º febbraio 1767);
- (12) Ludovico Valenti, vescovo di Rimini assessore Congregazione della Romana e Universale Inquisizione († 18 ottobre 1763);
- (13) Giuseppe Maria Castelli, tesoriere generale della Camera Apostolica commendatario dell'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia († 9 aprile 1780);
- (14) Pietro Francesco Bussi, decano dei revisori delle cause presso il Palazzo Apostolico († 10 settembre 1765);
- (15) Gaetano Fantuzzi Gottifredi revisore delle cause presso il Palazzo Apostolico († 1º ottobre 1778);
- (16) Giuseppe Agostino Orsi, O.P., Maestro del sacro palazzo apostolico († 13 giugno 1761);
- (17) Pietro Girolamo Guglielmi segretario della S. C. Congregazione per i Vescovi e i Regolari († 15 novembre 1773);
- (18) Giuseppe Alessandro Furietti, segretario della S.C. del Concilio († 14 gennaio 1764);
- (19) Pietro Paolo de Conti, segretario della S.C. del buon governo († 14 dicembre 1770);
- (20) Nicolò Maria Antonelli, segretario della S.C. de Propaganda Fide († 25 settembre 1767);
- (21) Lorenzo Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli, O.F.M. Conv., consultore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione eletto papa con il nome di Clemente XIV il 19 maggio 1769 († 22 settembre 1774);
- (22) Giovanni Costanzo Caracciolo, uditore generale presso la Camera Apostolica († 22 dicembre 1780);
- (23) Nicola Perrelli, tesoriere generale della Camera Apostolica († 24 febbraio 1772);
- (24) Marcantonio Colonna juniore, Prefetto dei sacri palazzi apostolici († 4 dicembre 1793);
- (25) Andrea Corsini, protonotario apostolico pronipote di papa Clemente XII († 18 gennaio 1795).
Concistoro del 23 novembre 1761
- (26) Buenaventura de Córdoba Espínola de la Cerda , patriarca delle Indie Occidentali († 6 maggio 1777);
- (27) Christoph Anton von Migazzi von Waal und Sonnenthurn, arcivescovo di Vienna († 14 aprile 1803);
- (28) Antoine Clériade de Choiseul-Beaupré, arcivescovo di Besançon (Francia) († 7 gennaio 1774);
- (29) Jean-François-Joseph de Rochechouart de Faudoas, vescovo di Laon (Francia)(† 20 marzo 1777);
- (30) Franz Christoph von Hutten, vescovo di Spira (Germania) († 20 aprile 1770);
- (31) Enrichetto Virginio Raffale Francesco Natta, O.P., vescovo di Alba († 29 giugno 1768);
- (32) Giovanni Molin, vescovo di Brescia († 14 marzo 1773);
- (33) Louis-César-Constantin de Rohan-Guémené-Montbazon, principe vescovo di Strasburgo († 11 marzo 1779);
- (34) Baldassarre Cenci juniore canonico della Basilica di San Pietro, segretario della Consulta († 2 marzo 1763);
- (35) Cornelio Caprara, governatore di Roma e vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa († 5 aprile 1765).
Concistoro del 18 luglio 1763
- (36) Simone Buonaccorsi, votante del Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia, segretario della S.C. dei Vescovi e dei Regolari († 27 aprile 1776);
- (37) Andrea Negroni, protonotario apostolico, uditore dei Tribunali della Segnatura Apostolica († 17 gennaio 1789).
Concistoro del 21 luglio 1766
- (38) Giovanni Ottavio Bufalini, arcivescovo titolare di Calcedonia, Prefetto del Palazzo Apostolico († 3 agosto 1782);
- (39) Giovanni Carlo Boschi, arcivescovo titolare di Atene, Prefetto del Palazzo Apostolico († 6 settembre 1788).
Concistoro del 26 settembre 1766
- (40) Ludovico Calini, patriarca titolare di Antiochia dei Latini precettore dell'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia († 9 dicembre 1782);
- (41) Niccolò Serra, arcivescovo titolare di Mitilene, uditore generale presso la Camera Apostolica († 14 dicembre 1767);
- (42) Niccolò Oddi, S.J., arcivescovo di Ravenna († 25 maggio 1767);
- (43) Antonio Branciforte Colonna, arcivescovo titolare di Tessalonica, governatore di Urbino († 31 luglio 1786);
- (44) Lazzaro Opizio Pallavicino, arcivescovo titolare di Lepanto, Nunzio apostolico in Spagna († 23 febbraio 1785);
- (45) Vitaliano Borromeo, Arcivescovo titolare di Tebe, nunzio apostolico in Austria († 7 giugno 1793);
- (46) Pietro Colonna Pamphili, arcivescovo titolare di Colossi, nunzio apostolico in Francia († 4 dicembre 1780);
- (47) Giuseppe Simonetti, arcivescovo titolare di Petra, segretario della S.C. dei Vescovi e dei Regolari († 4 gennaio 1767);
- (48) Urbano Paracciani Rutili, arcivescovo di Fermo († 2 gennaio 1777);
- (49) Filippo Maria Pirelli, arcivescovo titolare di Damasco, segretario della S.C. del Concilio († 10 gennaio 1771);
- (50) Enea Silvio Piccolomini Rustichini, Governatore di Roma e vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa († 18 novembre 1768);
- (51) Saverio Canali, tesoriere generale della Camera Apostolica († 20 marzo 1773);
- (52) Benedetto Veterani, assessore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione († 12 agosto 1776).
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
Successione degli incarichi
Predecessore: | Abate commendatario di Summaga | Successore: | |
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Giovanni Alberto Badoer | 17 maggio 1714-6 luglio 1758 | Carlo Rezzonico juniore |
Predecessore: | Cardinale diacono di San Nicola in Carcere | Successore: | |
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Antonio Banchieri | 27 gennaio 1738-15 maggio 1747 | Mario Bolognetti |
Predecessore: | Prefetto dell'Economia della Congregazione di Propaganda Fide | Successore: | |
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? | 17 dicembre 1740-11 marzo 1743 | Prospero Colonna di Sciarra |
Predecessore: | Vescovo di Padova | Successore: | |
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Giovanni Minotto Ottoboni | 11 marzo 1743-6 luglio 1758 | Sante Veronese |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli | Successore: | |
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Carlo Leopoldo Calcagnini | 15 maggio 1747-17 febbraio 1755 | Luigi Mattei |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Marco | Successore: | |
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Angelo Maria Querini, O.S.B. | 17 febbraio 1755-6 luglio 1758 | Daniele Dolfin |
Predecessore: | Papa | Successore: | |
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Papa Benedetto XIV | 6 luglio 1758 - 2 febbraio 1769 | Papa Clemente XIV |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Abati commendatari di Santa Maria Maggiore di Summaga
- Cardinali diaconi di San Nicola in Carcere
- Prefetti dell'Economia della Congregazione di Propaganda Fide
- Vescovi di Padova
- Cardinali presbiteri di San Marco
- Presbiteri ordinati nel 1731
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1743
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Benedetto XIV
- Concistoro 20 dicembre 1737
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Clemente XII
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- Cardinali creati da Clemente XIII