Conclave del 1774-1775




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![]() Papa Pio VI | |||
Durata | dal 5 ottobre 1774 al 15 febbraio 1775 | ||
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Luogo | Palazzo Apostolico (Vaticano) | ||
Partecipanti | 44 (11 assenti) | ||
Scrutini | 265 | ||
Decano | Fabrizio Serbelloni | ||
Vice Decano | Giovanni Francesco Albani | ||
Camerlengo | Carlo Rezzonico | ||
Protodiacono | Alessandro Albani | ||
Veto | Re di Spagna Carlo III | ||
Eletto Papa |
Giovanni Angelo Braschi Pio VI | ||
Precedente |
Conclave del 1769 | ||
Successivo |
Conclave del 1799-1800 Pio VII | ||
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Il Conclave del 1774-1775 venne convocato a seguito della morte di Clemente XIV del 22 settembre 1774. Svoltosi a Roma si tenne nel Palazzo Apostolico dal 5 ottobre 1774 al 15 febbraio 1775, vide l'elezione al soglio pontificio di Giovanni Angelo Braschi, che assunse il nome di Pio VI.
Quadro generale
Papa Clemente XIV, malato durante la maggior parte del suo pontificato e costantemente sottoposto a uno stress straordinario a causa della questione dei gesuiti, soffriva di febbre ricorrente. Mercoledì 21, alle ore 19, ricevette l'Estrema Unzione, alla presenza dei cardinali e dei capi degli ordini religiosi. Morì giovedì 22 settembre 1774, alle ore 8:00 al'età di 69 anni.
Il re di Francia e il suo ministro, il conte di Vergennes, volevano evitare a tutti i costi un papa che ribaltasse la soluzione finale della questione gesuita. La fazione antifrancese era guidata dal sottodecano del Collegio Cardinalizio, il cardinale Giovanni Francesco Albani, che era difensore degli interessi imperiali presso la corte di Roma. L'ambasciatore spagnolo, José Moñino conte di Florida Blanca era molto favorevole al cardinale Pallavicini, poiché era stato nunzio a Madrid: Il cardinale de Bernis, con l'ambasciatore spagnolo, cercò di favorine una rapida elezione per mettere fuori gioco gli Zelanti[1].
Il conclave e l'elezione
Il Conclave iniziò martedì 5 ottobre 1774 e durò 134 giorni. Ventisette cardinali entrarono in conclave il primo giorno, anche se il numero raggiunse successivamente quarantatré, di cui due morirono prima che il conclave si concludesse con successo.
Dopo mesi di stallo fu evidente la necessità di trattative per giungere a un accordo tra Corona e Zelanti preoccupati invece di difendere il papato da interferenze e interessi dei sovrani . Il 2 febbraio José Moñino conte di Florida Blanca informò il marchese di Pombal che nessuno degli Zelanti sarebbe stato preso in considerazione. Il 12 febbraio 1775 il cardinale Bernis ebbe un colloquio con il cardinale Braschi, in cui ribadì le esigenze degli spagnoli. Il 15 febbraio Braschi venne eletto all'unanimità dopo che era riuscito a far convergere su di se il consenso del Collegio cardinalizio.
Pio VI fu consacrato vescovo il 22 febbraio 1775 dal cardinale Giovanni Francesco Albani, vescovo di Porto, e incoronato subito dopo, dal cardinale protodiacono Alessandro Albani. Prese possesso della Basilica Lateranense, sua chiesa cattedrale, il 30 novembre 1775[2].
Collegio cardinalizio
Al conclave parteciparono 44 dei cianquantacinque cardinali:
- Cardinale Decano: Fabrizio Serbelloni (n. 4 novembre 1695, † 7 dicembre 1775);
- Sottodecano: Giovanni Francesco Albani, (n. 26 febbraio 1720, † 15 settembre 1803);
- Camerlengo: Carlo Rezzonico (n. 25 aprile 1724, † 26 gennaio 1799);
- Cardinale Protodiacono: Alessandro Albani (n. 15 ottobre 1692, † 11 dicembre 1779);
- Governatore del conclave: Giovanni Archinto (n. 10 agosto 1736, † 9 febbraio 1799);
- Prefetto delle cerimonie pontificie: Francesco Gaetano Diversini,
Cardinali partecipanti
Cardinali assenti
Note | |
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Bibliografia | |
Collegamenti esterni | |
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