Benedetto Veterani
Benedetto Veterani Cardinale | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Urbino 18 ottobre 1703 |
Morte | Roma 12 agosto 1776 |
Sepoltura | Roma, nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | mai nominato |
Consacrazione vescovile | mai consacrato |
Creato Cardinale |
26 settembre 1766 da Clemente XIII (vedi) |
Cardinale per | 9 anni, 10 mesi e 16 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Benedetto Veterani (Urbino, 18 ottobre 1703; † Roma, 12 agosto 1776) è stato un cardinale italiano.
Biografia
Nacque a Urbino, primogenito dei sei figli del conte Antonio Veterani e della contessa Lisabetta Boni, della famiglia patrizia dei conti di Montecalvo.
Formazione e attività prelatizia
Dopo i primi insegnamenti in famiglia, il padre lo mandò, insieme ai due fratelli, alla celebre scuola degli Scolopi di Urbino, dove si distinse nello studio del latino, filosofia e teologia; conseguì il dottorato in utroque iure, sia diritto canonico che civile presso l'Università di Urbino. Terminati gli studi, ricevette gli ordini sacri e proseguì gli studi giuridici a Roma dove aveva ottenuto un posto al Collegio Piceno. Divenne segretario del capitolo della Patriarcale Basilica Vaticana, aiutante di studio dell'avvocato Guerra e successivamente del sub-datario Xaverio Giustiniani [1].
Il cardinale Domenico Riviera, suo parente, lo nominò uditore personale nel 1733 e fu suo conclavista nell'elezione papale del 1740; in quell'occasione conobbe e divenne buon amico del cardinale Pierre-Guérin de Tencin, che lo raccomandò al nuovo papa Benedetto XIV. Agente di Fabriano nel 1741 divenne Cameriere segreto partecipe di Sua Santità, canonico della Patriarcale Basilica Vaticana il 21 settembre 1743. Nel 1753 fu delegato pontificio di portare la berretta rossa al nuovo cardinale Giovanni Francesco Stoppani, Presidente della Legazione di Urbino a Pesaro. Fu promotore della fede e collaboratore dell'Avvocato Concistoriale Giuseppe Ascevolini, da Bertinoro nel luglio 1754, consultore della S.C. dei Riti; Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica di Giustizia e di Grazia il 24 settembre 1755 e poi elettore del Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia.
Aveva sempre provato grande affetto e ammirazione per la Compagnia di Gesù e, sperando nel loro appoggio, divenne un assiduo visitatore del padre generale Lorenzo Ricci. Con l'elezione al soglio pontificio del cardinale Carlo Rezzonico seniore, col nome di Clemente XIII, molto vicino ai gesuiti, fu nominato assessore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione alla fine di settembre del 1759. Subito dopo fu decorato della croce di grazia del Sovrano Ordine di Malta.
Cardinalato
Promosso cardinale con l'appoggio della Compagnia di Gesù, venne creato cardinale diacono da Clemente XIII nel concistoro del 26 settembre 1766; ricevette il cappello rosso quattro giorni dopo e la diaconia dei Santi Cosma e Damiano il 1º dicembre 1766. Assegnato a diverse SS. CC., fu protettore di Mondolfo, località vicino a Urbino e Abate commendatario di San Nicola di Ferrara da gennaio 1767, prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti da aprile dello stesso anno fino alla morte; abate commendatario di San Sisto a Jesi e di San Pietro in Vincoli a Ravenna.
Partecipò al conclave del 1769 che elesse papa Clemente XIV e a quello del 1774-1775 che elesse papa Pio VI. Persa quasi totalmente la vista, a causa delle sue infermità e debolezza d'animo non gli fu permesso di prendere parte ai concistori e alle congregazioni, rimanendo recluso nella sua stanza. Era noto per la solidità della sua dottrina e per il suo aiuto ai poveri.
Morte
Morì a Roma all'età di 72 anni il 12 agosto 1776 alle ore 21, di febbre alta e dissenteria, dopo aver ricevuto i sacramenti della Chiesa. Il corpo fu imbalsamato, vestito con l'abito cardinalizio ed esposto nell'antica camera del palazzo dove abitava. La salma fu trasferita in carrozza, accompagnata dal curato di San Biagio della Pagnotta, sua parrocchia, nella chiesa filippina di Santa Maria in Vallicella, dove ebbero luogo anche i funerali e fu tumulato, alla presenza del Sacro Collegio dei Cardinali e del papa, che impartì l'assoluzione finale. La messa funebre venne celebrata dal cardinale Leonardo Antonelli. Nel suo testamento ordinò la celebrazione di mille messe in suffragio della sua anima.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Assessore della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione | Successore: | |
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Ludovico Valenti | 24 settembre 1759 - 26 settembre 1766 | Leonardo Antonelli |
Predecessore: | Cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano | Successore: | |
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Cornelio Caprara | 1º dicembre 1766 - 12 agosto 1776 | Antonio Maria Doria Pamphilj |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti | Successore: | |
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Antonio Andrea Galli, C.R.L. | 1º aprile 1767 - 12 agosto 1776 | Giacinto Sigismondo Gerdil, B. |
Note | |
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Bibliografia | |
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Collegamenti esterni | |
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Voci correlate | |
- Assessori della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione
- Cardinali diaconi dei Santi Cosma e Damiano
- Prefetti della Congregazione dell'Indice
- Abati commendatari di San Nicola
- Abati commendatari di San Sisto
- Abati commendatari di San Pietro in Vincoli
- Presbiteri italiani
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