Lorenzo Ricci
Lorenzo Ricci, S.J. Presbitero | |
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Età alla morte | 72 anni |
Nascita | Firenze 2 agosto 1703 |
Morte | Roma 24 novembre 1775 |
Vestizione | 1718 |
Professione religiosa | Roma, 15 agosto 1736 |
Lorenzo Ricci (Firenze, 2 agosto 1703; † Roma, 24 novembre 1775) è stato un presbitero e preposito generale italiano, 18º preposito della Compagnia di Gesù, ultimo prima della soppressione dell'ordine nel 1773.
Cenni biografici
Nacque a Firenze il 2 agosto (secondo altre fonti il 1º agosto) 1703, in una delle più antiche e importanti famiglie della Toscana. Figlio secondogenito di sei figli di Guido ed Elisabetta Gianni.
Dopo aver frequentato con profitto il ginnasio dei Gesuiti di Prato, Ricci entrò nell'ordine il 16 novembre 1718 intraprendendo il noviziato presso il collegio sant'Andrea di Roma.
Insegnò lettere a Siena. Tornato nel Collegio Romano vi fece la professione religiosa il 15 agosto 1736. In questo collegio fu poi professore di teologia per otto anni. Divenne padre spirituale di quel collegio nel 1751 e fu annoverato anche fra gli Arcadi.
Nel 1755 fu nominato segretario generale della Compagnia e il 21 maggio 1758 fu eletto preposito generale al secondo scrutinio con 63 voti a favore su 87.
Il 3 maggio di quell'anno morì papa Benedetto XIV e quando il 6 luglio fu eletto suo successore Clemente XIII, il nuovo generale gli si presentò porgendogli l'atto di ubbidienza sua e di tutta la Compagnia. Il nuovo pontefice fu acerrimo difensore della Compagnia e non si piegò nemmeno a introdurre quelle modifiche alle sue costituzioni che, secondo alcuni, avrebbero potuto salvarla nelle lotte di cui era oggetto. Il papa diede audacemente una nuova pubblica approvazione della Compagnia con la bolla Apostolicum Pascendi del 15 gennaio 1765. La benevolenza del papa acuì, presso le corti europee accecate dall'assolutismo, quell'ostinata inimicizia che doveva trovare la sua conclusione sotto il successivo papa Clemente XIV.
Quando il 16 agosto 1773 fu intimato al Ricci il breve Dominus ac redemptor, con cui la Compagnia era soppressa, Ricci fu tenuto agli arresti domiciliari, prigioniero nel Collegio Inglese e poi imprigionato a Castel sant'Angelo il 23 settembre. Molto più tardi fu sottoposto a interrogatori, nei quali ebbe parte importante l'accusa di aver nascosto o fatto riparare all'estero beni dell'ordine; ma l'accusa non risultò fondata.
Nemmeno alla morte di Clemente XIV riebbe la libertà. Anche il nuovo pontefice Pio VI, contro la sua volontà ma forzato dalle corti borboniche, lo tenne prigioniero.
Poco tempo prima di morire, padre Ricci protestò che la Compagnia non aveva dato motivo alla soppressione e che egli non credeva di essersi meritato l'imprigionamento, ma che nonostante queste ingiustizie perdonava i suoi nemici.
Morì nella prigione di Castel sant'Angelo il 24 novembre 1775. Le esequie, volute dal pontefice in forma ufficiale, si tennero nella chiesa di san Giovanni dei Fiorentini e il corpo fu inumato a fianco dei suoi predecessori nella chiesa del Gesù.
Predecessore: | Preposito Generale della Compagnia di Gesù | Successore: | |
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Luigi Centurione | 1758 - 1773 | Tadeusz Brzozowski |
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