Cristoforo Clavio
Christophorus Clavius, S.J. Presbitero | |
---|---|
Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Bamberga 25 marzo 1538 |
Morte | Roma 12 febbraio 1612 |
Ordinazione presbiterale | 1564 |
Christophorus Clavius, meglio noto in Italia come Cristoforo Clavio (Bamberga, 25 marzo 1538; † Roma, 12 febbraio 1612), è stato un presbitero, matematico e astronomo tedesco, noto soprattutto per il suo contributo alla definizione del calendario gregoriano.
Biografia
Nato in Germania, quasi nulla si sa della sua giovinezza (a partire dall'anno di nascita, che potrebbe essere anticipato al 1537). Non è certo nemmeno il vero nome: secondo alcuni, Christophorus Clavius sarebbe la latinizzazione di Christoph Clau (o Christoph Klau). Secondo altri, potrebbe essere una semplice traduzione di Christoph Schlüssel (che in tedesco significa chiave, come clavis in latino).
Nel 1555 entrò nell'ordine dei Gesuiti e l'anno successivo fu inviato all'Università di Coimbra, dove i gesuiti avevano fondato un loro collegio. Nei corsi universitari eccelse nelle discipline matematiche e nel 1560 eseguì osservazioni astronomiche su una eclissi solare totale che lo indussero a indirizzarsi agli studi astronomici. Questo stesso anno si trasferì a Roma dove compì i suoi studi in teologia presso il Collegio Romano; nel 1564 fu ordinato sacerdote. In quello stesso anno iniziò a insegnare argomenti matematici al Collegio Romano, insegnamento che - con l'eccezione di un soggiorno biennale a Napoli - condurrà fino alla fine dei suoi giorni.
Clavius divenne il più autorevole matematico dei gesuiti e in quanto tale scrisse un gran numero di testi che ebbero una elevata influenza. Sono di Clavius una versione degli Elementi di Euclide (1574), una delle più autorevoli del suo tempo, un commento alla Sfera di Giovanni Sacrobosco (1581), libri di aritmetica pratica, di geometria, di algebra e sull'astrolabio.
Nel 1579 fu nominato Primo Matematico nella Commissione pontificia per la riforma del calendario giuliano. La definizione del nuovo calendario ottenne grande successo e fu adottata nei paesi cattolici nel 1582 per ordine del Papa Gregorio XIII.
Come astronomo seguì il modello geocentrico del sistema solare, il modello ortodosso suffragato dall'opera di Claudio Tolomeo, opponendosi al modello eliocentrico proposto da Copernico. Egli riconobbe però i problemi del modello tolemaico. All'inizio del XVII secolo fu uno dei più autorevoli astronomi e Galileo gli fece visita nel 1611 per discutere con lui le osservazioni da lui eseguite con il telescopio.
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|